Da oltre un anno le ex Guardie Mediche non funzionano adeguatamente (70 medici a disposizione su 200) e da lungo tempo subiamo la carenza dei medici di famiglia e ospedalieri (più di 200), di circa 1000 infermieri, più amministrativi e OSS. Anche l’inutile accordo per le Guardie Mediche fatto da ATS a giugno con chi non rappresenta questi lavoratori, non ha portato affatto alla soluzione del problema. Subiamo poi Liste di Attesa di proporzioni addirittura pluriannuali (che spingono a rinviare le cure o a rivolgersi alla sanità privata) e l’aumento della spesa per farmaci, sempre più a carico dei malati per almeno 2000€ annui.
Migliaia di persone e interi territori si trovano nell’abbandono dell’assistenza e delle cure
Molti sindaci della provincia, a buon ragione lamentano i gravi disservizi. Nei fatti la direzione di ATS si configura come braccio operativo dei governi regionale e centrale per demolire la Sanità pubblica. In più di 15 anni i vari governi che si sono succeduti non hanno fatto altro che tagliare fondi: 51mld€ fino al 2025 che hanno portato alla riduzione di più di 50.000 operatori sanitari, di strutture ospedaliere, di attrezzature, di manutenzione, ecc. e all’aumento di fondi per la Sanità privata di marca Formigoni e soci delle varie compagnie di assicurazione, la realizzazione di scatole vuote come le Case e gli Ospedali di Comunità.
Non è vero che mancano medici e sanitari in generale, ma è vero che chi dirige oggi la struttura pubblica li fa scappare verso altri incarichi, aziende o addirittura all’estero alla ricerca di condizioni lavorative ed economiche più dignitose. Il ministero della Sanità è in grado di dare prospettiva di istruzione a solo 14.000 degli oltre 70.000 aspiranti annuali che chiedono di iscriversi alla facoltà universitaria di medicina, perché chiude ospedali e non assume personale per formarli. Se la situazione viene da lontano non è altro che frutto di un indirizzo politico deliberato e ATS Bergamo, per parte sua non fa nulla per contrastarlo: segue diligentemente la linea Bertolaso-Meloni di collaborazione tra Sanità pubblica e privata aprendo le Guardie Mediche alle aziende private. Trasformano la Salute in merce da vendere per far fare profitti!
COMMISSARIARE l’Azienda Territoriale Sanitaria
La ricostruzione di una sanità pubblica efficiente passa attraverso l’organizzazione e la mobilitazione popolare. Dare protagonismo in ogni aspetto della tutela della salute alle masse popolari e ai lavoratori favorendone l’organizzazione per prendere in mano la direzione delle strutture fino a quella del paese con un governo di emergenza popolare. Promuovere l’alleanza organizzativa e funzionale dei collettivi dei lavoratori (medici, infermieri, tecnici, operai, ecc.) con gli utenti e i cittadini, che sono i primi ad avere interesse alla cura della salute delle persone e del territorio!
Organizzarsi sui posti di lavoro e nei territori contro i disservizi e la privatizzazione della Sanità pubblica
Assunzioni stabili a copertura delle esigenze, educazione sanitaria popolare per costruire l’assistenza popolare territoriale, prevenzione e controllo nei territori e nelle aziende assegnata ai collettivi popolari e dei lavoratori che devono sovrintendere all’organizzazione e alla gestione della sanità pubblica, protezione e salvaguardia dell’ambiente, controllo sulla produzione e commercializzazione dei farmaci.
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