Più di 1.500 persone sono scese in piazza a manifestare per la sanità pubblica il 18 agosto. È successo a Carrara (MS), dove comitati e cittadini hanno organizzato una fiaccolata per opporsi allo smantellamento del Monoblocco “A. Sicari”.
“Il Monoblocco, ovvero l’ospedale di Carrara che già nel 2015 è passato ad essere un centro polispecialistico privo però di punti di primo soccorso, adesso è a rischio dismissione totale a causa di alcune difformità – del tutto risolvibili – riscontrate dai vigili del fuoco nella struttura. Infatti Amministrazione Comunale, Asl e Regione (che sono a conoscenza delle problematiche da sempre, ma niente hanno fatto per porvi rimedio…) le prendono a pretesto per chiudere la struttura e dirottare (leggi smantellare) i servizi verso altri ospedali, come il Noa (Nuovo Ospedale Apuano, ndr) di Massa, perennemente in sovraccarico fin dal giorno della sua apertura. Sono pretesti belli e buoni, come descrive bene l’architetto Claudia Bienaimé: chiudere un ospedale perché, per esempio, gli estintori non sono posizionati all’altezza giusta è come demolire una casa perché non ci piace il colore dell’intonaco!” (dal Comunicato della Federazione Toscana del P.CARC del 16 agosto 2023).
La partecipata manifestazione, alla cui testa c’era il Comitato Primo soccorso e urgenza, ha visto la presenza, oltre ad alcuni militanti del P.CARC, di tantissimi cittadini di Carrara e non solo, di comitati, associazioni, lavoratori, esponenti di istituzioni locali e dei compagni della lista Massa Insorge di cui abbiamo scritto a più riprese sul nostro giornale. Presenti anche alcuni esponenti di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia che, in barba alla richiesta dei promotori di non esporre simboli politici, si sono presentati con le loro bandiere. Giustamente sono stati contestati e di fatto estromessi dal corteo, salvo poi lagnarsi sui giornali locali di essere stati aggrediti in particolare dal P.CARC, cosa peraltro falsa. La dura (per loro) realtà è che hanno semplicemente raccolto dalla piazza ciò che hanno seminato in questi anni: i partiti delle Larghe Intese (di cui fa parte anche il Pd, oltre ai partiti di centro destra) sono stati e sono ancora i capifila degli attacchi alla sanità pubblica e agli altri diritti e conquiste delle masse popolari, per questo prendono sputi in faccia!
Ma, al di là delle strumentalizzazioni che la classe dominante ha provato a fare – senza riuscirci – sulla manifestazione, la verità è che la fiaccolata ha avuto un’eco nazionale e ha mostrato chiaramente la volontà delle masse popolari della zona di manifestare e organizzarsi per proseguire nella lotta per la difesa dei loro diritti. E, in solidarietà alla mobilitazione di Carrara, il 31 agosto i comitati locali hanno organizzato una manifestazione a Livorno in difesa della sanità pubblica della loro città, anch’essa sotto attacco.
Pure i compagni di Massa Insorge, che nei giorni precedenti hanno fatto appello anche ai cittadini massesi per indurli a partecipare alla manifestazione, sono intervenuti mettendo in collegamento lo smantellamento del Monoblocco con la lotta per la riapertura del cosiddetto “ospedale vecchio” di Massa di cui abbiamo scritto sullo scorso numero del giornale.
La mobilitazione dal basso per una sanità pubblica, gratuita e di qualità riveste un ruolo di particolare importanza nella provincia apuana, dove si è passati dal 2017 a oggi da 970 a 315 posti letto disponibili…
Da Carrara al resto del paese la parola d’ordine è una e una soltanto: organizzarsi per farla finita con le politiche delle Larghe Intese e contro le speculazioni sulla salute dei cittadini!