Gli operai della Baker Hughes ormai da una settimana stanno portando avanti la loro vertenza a sostegno di un lavoratore che con una scusa (un diverbio con un collega) è stato licenziato dall’azienda per “giusta causa”. Ma la giusta causa degli operai non è quella dei padroni!
Gli operai si sono sin da subito in solidarietà del loro compagno hanno deciso di uscire dalla fabbrica, portando la loro lotta tra i quartieri della città chiamando alla solidarietà i suoi abitanti. Hanno fatto appello alla solidarietà di tutte le realtà organizzate del territorio.
Si sono presi la parola durante la conferenza stampa organizzata dal Movimento 5 stelle a Secondigliano, spingendo amministratori locali e parlamentari a mettersi a servizio della loro lotta.
Hanno costruito così una rete di solidarietà intorno alla fabbrica: una rete costruita pezzo dopo pezzo col contributo e delle esperienze di lavoratori e abitanti del quartiere.
La lotta della Baker Hughes di Casavatore è la dimostrazione della forza di cui è capace la classe operaia quando si organizza e chiama alla mobilitazione il resto delle masse popolari. Per questo la loro vertenza – oltre all’obiettivo di reintegrare l’operaio licenziato – deve essere un ‘occasione per costruire sin da subito un collettivo di lavoratori dentro l’azienda, in modo da non disperdere quanto costruito in questi giorni, essere più forti dentro e fuori dalla fabbrica per rimandare al mittente ogni attacco padronale e repressivo.
Questa la strada per sviluppare tutto il potenziale della vertenza in corso e darsi gli strumenti per lottare per migliori condizioni di lavoro, di salario e imporre tutte le misure che servono agli operai e alle masse popolari.
Per ogni licenziamento e sopruso portato avanti dai padroni in fabbrica non c’è giusta causa che tenga. L’unica giusta causa è quella dei lavoratori che si battono per i propri diritti, per ricostruire un paese distrutto da anni di privatizzazioni e svendita alle multinazionali, per imporre le misure e le leggi che servono agli operai e alle masse popolari. L’unica giusta causa è la costruzione di una società fatta dai lavoratori per i lavoratori.
Oggi pomeriggio alle ore 16:00 saremo in piazza Plebiscito, dove gli operai saranno in presidio in occasione del tavolo prefettizio che hanno strappato per discutere con la azienda e sindacati dei fatti accaduti, per attuare fino in fondo la parola d’ordine “NESSUN LAVORATORE DEVE ESSERE LICENZIATO”.
Chiamiamo tutte le realtà organizzate del territorio a essere lì, a mostrare ancora una volta che UNITI SI VINCE!