Domenica 23 luglio si è tenuta a Campi Bisenzio una manifestazione a sostegno dei lavoratori del Sicobas, che da oltre 50 giorni stanno scioperando contro Mondo Convenienza per vedere riconosciuti i loro diritti.
La manifestazione ha raccolto la solidarietà verso i lavoratori e verso lo stesso comune di Campi Bisenzio, che si è espresso a favore dello sciopero e per questo motivo è stato letteralmente assediato dall’azienda, che ha mobilitato una schiera di caporali che ancora oggi sono in presidio permanente.
In quasi due mesi di sciopero a oltranza tanti sono stati i tentativi dei lavoratori e del sindacato di interloquire con l’azienda, chiedendo cose “minime” come l’introduzione di un marcatempo per conteggiare le ore di lavoro e avere pagata la trasferta giornaliera (come prevede la legge). Mondo Convenienza però continua a negare qualsivoglia confronto e nei fatti sta ricattando lavoratori, istituzioni e territorio.
La manifestazione di domenica, dunque, è stata una buona risposta, così come buona è stata la partecipazione e la risposta dei solidali. Erano infatti presenti alcuni dei principali collettivi di fabbrica del territorio; come il collettivo della ex GKN e quello dei lavoratori del Cartonificio Fiorentino di Sesto Fiorentino, oltre a realtà del sindacalismo di base (USB e COBAS); politiche; di movimento; ANPI e ARCI. Erano inoltre presenti alcuni consiglieri comunali, in particolare il gruppo consiliare di Sì Campi a Sinistra.
La posizione assunta dall’amministrazione comunale a favore dello sciopero è importante, e non era affatto scontata per una maggioranza che da pochi mesi governa il Comune. Tuttavia, sarebbe stato sicuramente più funzionale a rafforzare la lotta dei lavoratori e la posizione della stessa amministrazione una partecipazione ufficiale alla manifestazione, con tanto di fasce tricolore e gonfalone. Un atto ancor più dovuto di fronte a un attacco diretto di questa portata, a una sfida così arrogante e pericolosa dal punto di vista politico che mina l’autorità del Comune stesso, portata avanti con l’evidente copertura della prefettura (chi presidia il Comune ci è sembrato ben protetto, piuttosto che controllato, da parte della polizia).
Le organizzazioni operaie, i sindacati di base, gli organismi politici e i tanti soggetti scesi in piazza sono i pilastri su cui questa deve farsi forza, su cui deve basarsi per contrattaccare e respingere gli attacchi portati – tramite crumiri e caporali – da quella parte di Larghe Intese che ha tutto l’interesse a farla fuori. Infatti, la classe dominante deve eliminare ogni possibile intralcio allo sfruttamento indiscriminato nella logistica, alla speculazione sull’area ex GKN, al raddoppio dell’aeroporto di Peretola, alle scorrerie della Multiutility, deve far saltare, in un modo o nell’altro, le amministrazioni comunali che non le sono sottomesse: in sintesi, agiscono in ogni modo per avere mano libera in quei campi di valorizzazione del capitale a cui la nuova amministrazione comunale dice di opporsi e per il quale è stata eletta.
I tempi che viviamo sono “eccezionali” per l’aggravarsi della crisi generale del sistema capitalista, passiamo di emergenza in emergenza per la crescente incapacità della classe dominante di dirigere la società impostata secondo le sue regole, di cui le masse popolari e la classe operaia pagano le conseguenze. Si tratta di una china che sempre più evidentemente ci porta alla catastrofe economica, ambientale e sociale, che ci trascina verso la guerra imperialista.
Per far fronte a questa situazione di grave emergenza e appunto eccezionale, servono misure all’altezza se non si vuole essere travolti. I lavoratori di Mondo Convenienza, gli operai della GKN, i comitati contro il raddoppio di Peretola (che torneranno per l’ennesima volta in piazza il 30 settembre), gli operai del Cartonificio Fiorentino e tante altre organizzazioni operaie e popolari, i sindacati di base, mostrano che un destino fatto di chiusure e delocalizzazioni, di grandi opere inutili e nocive, di sfruttamento infinito non è affatto scritto!
Qualunque amministrazione comunale, come quella attuale di Campi Bisenzio, che intende rappresentare queste istanze ed essere nella pratica in controtendenza rispetto a quelle delle Larghe Intese, deve usare tutti i mezzi che ha a disposizione: economici, logistici e anche repressivi, come i vigili urbani e gli ispettori della ASL che attuano tutte le misure previste (dalle ganasce ai furgoni a prescrizioni, multe e sequestri). Sono esempi di cosa serve per rispedire al mittente i ricatti padronali come quello che Mondo Convenienza gli rivolge. Non deve esistere che un padrone si permette di violare platealmente il CCNL, le regole a tutela di salute e sicurezza, la fiscalità generale!
L’amministrazione comunale deve quindi mobilitare ogni istanza e ufficio pubblico per fare cessare questo stato di cose, e costringere Regione e Stato a muovere quelle di loro competenza: e sputtanarli se non lo fanno! Aziende come Mondo Convenienza devono fare la fine di Mondialpol, Geodis e Bartolini, messe sotto amministrazione giudiziaria per la caterva di plateali violazioni che inanellavano!
E’ urgente e necessario spingere in questa direzione per fare avanzare la causa dei lavoratori e delle masse popolari e la lotta di classe in generale, per porre basi sempre più allargate e solide al governo di emergenza che serve per cominciare a invertire il catastrofico corso delle cose e portare l’Italia fuori dal conflitto in Ucraina, per cominciare ad assegnare ad ogni adulto un lavoro utile e dignitoso e punire severamente i padroni che non rispettano le regole arrivando fino all’esproprio (questo significa far rispetare gli articoli 42 e 43 della Costituzione), per impedire la chiusura delle aziende. Queste sono alcune delle misure che una amministrazione comunale di emergenza deve prendere, che apre la strada alle altre che si formeranno.
La Federazione Toscana del P.CARC