Massa insorge. La mobilitazione prosegue

Riaprire l’ospedale! Uno dei punti centrali della campagna elettorale della lista Massa Insorge è stato quello della sanità e, in particolare, la riapertura del San Giacomo e Cristoforo, il cosiddetto “ospedale vecchio” di Massa. Infatti, con la chiusura dell’ospedale di Massa, la tentata chiusura di quello di Carrara e l’apertura del Noa (Nuovo Ospedale Apuano, costruito tramite project financing e teoricamente riservato ai casi “acuti”) sono stati tagliati nella zona circa 600 posti letto ai quali vanno aggiunti quelli tagliati in Lunigiana, che oggi ricadono comunque sul Noa. Di fronte a queste carenze e nonostante le tante promesse fatte, la direttrice generale dell’Asl Maria Letizia Casani, il governatore della Regione Eugenio Giani e il sindaco di Massa Francesco Persiani hanno invece deciso di costruire un nuovo distretto sanitario a ridosso dei binari della stazione e lasciare andare in malora l’ex ospedale (perfettamente recuperabile, tant’è vero che nel 2020 fu riaperto per sopperire al sovraffollamento del Noa durante l’emergenza Covid).

Nonostante le elezioni amministrative si siano concluse, Massa Insorge e i solidali stanno continuando ad adoperarsi per la riattivazione dell’ospedale vecchio. L’8 giugno la lista ha diramato un appello all’opinione pubblica e alla cittadinanza a mobilitarsi e a partecipare all’assemblea (prevista per il 30 giugno e rimandata al 7 luglio causa allerta meteo) per la costruzione di una Consulta popolare permanente che si occupi della riapertura dell’ospedale.

Questo appello è stato portato anche il 20 giugno alla prima seduta del nuovo Consiglio comunale, tramite l’irruzione in sala dell’ex-candidato sindaco Marco Lenzoni e di una decina di altri compagni che hanno portato uno striscione con scritto “Riapriamolo” e hanno ribadito la contrarietà – loro e dei cittadini di Massa – alla costruzione del nuovo distretto sanitario truffa.

Il 23 giugno Massa Insorge ha organizzato un flash mob alla stazione, accogliendo pendolari, lavoratori e studenti, oltre che con dei volantini, con una rappresentazione goliardica ma verosimile di come sarebbe avere un distretto sanitario praticamente sui binari del treno.

Il 1° luglio l’ex candidato sindaco Lenzoni, infermiere già attaccato varie volte in passato per aver denunciato le inefficienze della sanità pubblica, è stato chiamato a comparire presso l’Ordine delle Professioni Infermieristiche (Opi) di Massa Carrara per una convocazione pre-procedimento disciplinare, per rendere conto di alcune condanne penali da lui subite. Questo nonostante l’Opi sappia benissimo che le condanne del compagno non hanno niente a che vedere con la sua professione…

Di tutta risposta, la mattina della convocazione è stato organizzato un presidio davanti alla sede dell’Opi, al quale hanno partecipato una ventina di solidali. L’Ordine ha assicurato a Lenzoni che l’indagine rientra in un controllo a campione fatto su un totale di 180 casellari giudiziari e che il fatto che sia uscito il suo è quindi un caso. Un caso quantomai sospetto, che sembra piuttosto un tentativo di intimidazione, date le tempistiche e la mobilitazione di Lenzoni per la riapertura dell’ospedale vecchio.

Parcheggi gratis! Il 24 giugno Massa Insorge, rispondendo a un appello fatto da Beppe Grillo alla manifestazione del 17 giugno a Roma, ha costituito le Brigate apuane di cittadinanza. La loro prima azione dimostrativa è consistita nell’indossare dei passamontagna e “incappucciare alcuni parchimetri del lungomare di Marina di Massa per protestare contro una iniqua, onerosa e indiscriminata vessazione dei residenti, costretti a versare da 90 a 120 euro a seconda della fascia costiera per parcheggiare sul nostro stesso lungomare, una tassa occulta che nel 2020 costava 20 euro e oggi è quadruplicata.” (dal Comunicato politico n. 1 delle Brigate apuane di cittadinanza).

Un’azione dimostrativa, appunto, che però ha destato l’attenzione del Prefetto di Massa, che il 28 giugno ha convocato una Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia per analizzare “i recenti fenomeni di dissenso politico manifestato al di fuori delle logiche democratiche”. Al riguardo, è stato stabilito di intensificare la presenza delle Forze di Polizia anche per cogliere in flagranza questi pericolosi criminali.

I tentativi di intimidazione, le riunioni di sicurezza urgenti, ecc. ci dicono una sola cosa: l’esperienza portata avanti da Massa Insorge, che mira a contrapporre alle istituzioni locali in mano alle Larghe Intese delle “istituzioni popolari” che non rispondano altro che alle masse popolari stesse, è un’esperienza da sviluppare e allargare! Costruire amministrazioni locali di emergenza che facciano gli interessi delle masse popolari, dagli ospedali ai parcheggi è una necessità impellente. Riprendiamoci i territori!

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