SE QUATTRO ORE VI SEMBRAN POCHEā¦.
Di motivi per scioperare 8 ore ce ne sono molti, generali e particolari in ogni fabbrica e zona! Per dare un futuro ai lavoratori e a tutte le masse popolari, per dare un futuro al nostro paese, dobbiamo farla finita
– con la chiusura, la delocalizzazione, la morte lenta delle aziende e la loro vendita a multinazionali āmordi e fuggiā,
– con il ricatto della precarietĆ e dei bassi salari, con lāeliminazione dei diritti strappati dai lavoratori quando il movimento comunista era forte in Italia e nel mondo,
– con la privatizzazione della sanitĆ , della scuola e degli altri servizi pubblici,
– con le grandi opere speculative, la devastazione dellāambiente e il cambiamento climatico,
– con la persecuzione degli immigrati poveri, la repressione poliziesca e padronale,
– con la partecipazione del nostro paese alle guerre USA-NATO, con la corsa agli armamenti, con il carovita e lāeconomia di guerra, con i diktat allāUE.
Lāunione fa la forza, ma dobbiamo unirci su obiettivi giusti e metodi di lotta efficaci, non cedere ai ricatti dei vertici FIM e UILM.Dal governo Meloni non cāĆØ da aspettarsi niente di buono. Ć il governo della guerra e del carovita, dei bassi salari e della precarietĆ , delle grandi opere speculative e della repressione. Ć un governo di fascisti che hanno perso il pelo ma non il vizio, di questurini incalliti, di razzisti in doppio petto. Bisogna solo cacciarlo via!
Serve uno sciopero di 8 ore, serve una mobilitazione decisa, servono assemblee, comitati di lotta, presidi, blocchi, occupazioni, picchetti!
ā¦ ORGANIZZARSI e PRENDERE LāINIZIATIVA
Se la direzione della FIOM non osa o al piĆ¹, come a Brescia, lascia libertĆ di scelta sulla durata dello sciopero, tocca alle RSU e i gruppi di operai combattivi prendere lāiniziativa. Come hanno fatto alla Electrolux di Susegana-TV e alla Tenaris di Arcore-MB.
āIn Tenaris ad Arcore i lavoratori hanno deciso che lo sciopero di 4 ore del prossimo 7 luglio diventa di 8 ore.
Le altre quattro ore vengono fatte per tutelare i lavoratori precari e per lottare per la stabilizzazione dei loro colleghi.
Gli operai stabili, quelli piĆ¹ garantiti si prendono in carico il futuro di quelli precari.
Il sindacato ĆØ solidarietĆ .
#BastaVitePrecarie “
Come hanno fatto a maggio di questāanno con gli scioperi a Pomigliano, nel 2020 con gli scioperi di marzo e di novembre, come hanno fatto con il movimento degli autoconvocati negli anni ā80 e con il movimento dei Consigli di Fabbrica negli anni ā70.
Il primo passo ĆØ organizzarsi in ogni posto di lavoro
1 Trova altri due o tre colleghi decisi a darsi da fare: usa ogni occasione e non partire dalla tessera sindacale.
2 Vedetevi (almeno allāinizio) fuori dallāazienda, lontano dallāocchio del padrone.
3 Studiate insieme la situazione: lo stato dellāazienda, i problemi piĆ¹ pressanti, i punti di forza su cui fare leva…
4 Decidete le iniziative da prendere, anche piccole, per raccogliere altri colleghi, difendersi con maggiore efficacia e costruire passo dopo passo rapporti di forza favorevoli.
5 Collegatevi con lavoratori, singoli e gruppi, di altre aziende, con altri comitati e movimenti popolari della zona.
Le organizzazioni dei lavoratori sono la premessa: per difendere lavoro e diritti, per cacciare il governo Meloni e sostituirlo con un governo di emergenza popolare che assegna a ogni adulto un lavoro utile e dignitoso, che affida a ogni azienda compiti produttivi secondo un piano nazionale, che distribuisce i prodotti alle famiglie e agli individui, alle aziende e ad usi collettivi.
Non sono i padroni a essere forti, sono i lavoratori che devono organizzarsi per far valere la loro forza! I padroni senza lavoratori non possono niente, i lavoratori organizzati senza padroni possono tutto e meglio!
Non importa in quanti si ĆØ allāinizio in unāazienda. Non importa quante sono le aziende in cui si inizia. Altri seguiranno, perchĆ© ogni attacco dei padroni dimostrerĆ che chi ha iniziato ha ragione.
Il Partito dei CARC sostiene e organizza ogni operaio che si mette su questa strada, che decide di prendere in mano il proprio futuro!