Il 14 e 15 maggio si voterà a Pisa per le elezioni amministrative 2023. In questa fase di campagna elettorale si stanno scontrando, di facciata, i partiti delle Larghe Intese (Partito Democratico, Lega, Fratelli d’Italia e affini), ovvero coloro che, sia da destra che da sinistra, si sono susseguiti, da quarant’anni a questa parte, nel governare il nostro paese adottando la stessa politica fatta nella pratica di lacrime e sangue per le masse popolari, portando avanti lo stesso programma per lo smantellamento dell’apparato produttivo, la demolizione di diritti e conquiste, la privatizzazione dei servizi e dei beni pubblici, la militarizzazione dei territori e la devastazione ambientale.
Per far fronte a questo scempio è nata una coalizione a sostegno della candidatura a sindaco di Francesco Auletta, consigliere comunale uscente dell’opposizione, che negli ultimi dieci anni insieme alla lista Una Città in Comune si è distinto per il proprio protagonismo e attivismo nelle principali lotte, vertenze e rivendicazioni di lavoratori, abitanti dei quartieri popolari, studenti, movimenti politici, sindacali, tematici.
La sezione di Pisa del Partito dei CARC sostiene la candidatura a sindaco di Francesco Auletta e invita a votarlo gli operai, il resto dei lavoratori di aziende pubbliche e private, i lavoratori autonomi, gli studenti, e il resto degli abitanti della città; come consigliere comunale, diamo indicazione di voto per Simone Casella, membro della sezione locale del Partito e candidato con il PRC nella lista di Unione Popolare.
Simone è un giovane operaio che da anni prende parte alle numerose lotte del nostro territorio a partire da quelle contro la militarizzazione del territorio e l’abbandono dei quartieri popolari come S. Ermete e La Cella. Il compagno si è contraddistinto per il suo attivismo nella promozione della solidarietà di classe (agli operai Piaggio, AVR, Geofor, indotto ENI di Livorno) e nelle principali vertenze sindacali, in particolare quella della Worsp (azienda di vigilanza che opera in appalto a Cisanello) che, proprio per questo, un anno e mezzo fa è stato oggetto di repressione aziendale nel proprio posto di lavoro fino al licenziamento. Ma, a testa alta, sta proseguendo la lotta per il suo reintegro e la difesa dei diritti del resto dei colleghi.
Simone sa cosa vuol dire ritrovarsi, come giovane proletario, a lavorare all’interno del mondo degli appalti, a vivere nella precarietà in un contesto di privatizzazione crescente dei servizi pubblici essenziali (dall’istruzione, alla salute), di devastazione ambientale e tendenza alla guerra. Sa anche che non possiamo aspettarci soluzioni dai vertici politici del nostro paese e da quelli della nostra città, da una classe che vive sfruttandone un’altra, ma che la principale forza che possiamo trarre sta nei lavoratori e nel resto delle masse popolari che si organizzano per far fronte agli effetti più devastanti della crisi, per difendere i propri diritti, lottano per imporre ciò che serve nel proprio territorio e permettere ad ognuno una vita dignitosa.
Sostenere la candidatura per il Consiglio Comunale di Simone Casella, dunque, significa dare una spallata alle Larghe Intese, significa mettere al centro il protagonismo delle masse popolari e valorizzare tutte quelle esperienze di organizzazione e mobilitazione che dovranno diventare nuova classe dirigente perché solo i lavoratori e il resto delle masse popolari sanno quali siano i veri interessi della collettività.
Significa portare a un livello superiore di lotta e organizzazione l’esperienza politica di Una Città In Comune e di Unione Popolare e rendere ingovernabile alle Larghe Intese la gestione degli sporchi affari che imbastiscono alle spalle delle masse popolari (vedi la costruzione della base di Coltano in segreto e condivisa da Giani e Conti), significa cominciare a metter mano alla urgente riorganizzazione della Sanità pubblica, significa arginare la deriva della situazione negli appalti della logistica e avviare la reinternalizzazione dei servizi pubblici (dall’aeroporto alle mese fino all’università
Facciamo delle elezioni amministrative 2023 a Pisa un’esperienza di rottura con le amministrazioni asservite ai poteri forti delle banche, di Confindustria, della Chiesa, della NATO e dell’UE: è un’occasione per alimentare il protagonismo popolare e operaio, per favorire la nascita, il moltiplicarsi e il coordinamento delle organizzazioni operaie e popolari in ogni azienda, quartiere e scuola, per cominciare a imporre dal basso una nuova amministrazione della città.
Sezione di Pisa del Partito dei CARC