Invitiamo tutte le forze politiche, comitati e associazioni che vogliono costruire un futuro diverso per la nostra città e per il nostro paese a partecipare al volantinaggio contro gli omicidi sui posti di lavoro che il Partito dei CARC promuove ai cancelli dell’Iveco in via Fiume a Brescia mercoledì 10 maggio 2023, a partire dalle ore 6:30.
In particolare chiediamo di partecipare alla coalizione: “Movimento 5 Stelle, Unione Popolare, PCI” e al candidato sindaco Alessandro Lucà, per il quale abbiamo fatto dichiarazione pubblica di voto e sostegno con il comunicato Elezioni amministrative: lavoro, ambiente, salute, casa e pace. Convergere sulla lista anti larghe intese.
In quel comunicato e nell’incontro che ne è seguito con alcune delle forze a sostegno della candidatura di Lucà, abbiamo sostenuto la necessità di promuovere non solo programma ma anche azioni radicali, iniziative, assemblee, presidi, volantinaggi tesi a sostenere e rafforzare l’organizzazione dei lavoratori e delle masse popolari!
É tempo che le parole d’ordine non siano solo discusse e declamate, ma vengano attuate! É tempo di rompere con i riti e le consuetudini a cui i partiti borghesi ci hanno abituati: una forza politica che si pone come alternativa ai partiti delle Larghe Intese deve dimostrarlo non solo per ciò che dici ma principalmente per ciò che fa e promuove! Altrimenti per cosa ci si differenzia? Perché le masse popolari dovrebbero dare la loro fiducia a partiti e coalizioni che si limitano a denunciare il cattivo presente ma poco (o, per alcuni, nulla) fanno per cambiarlo? Come pensiamo di conquistare il voto di quegli astenuti che oggi sono la maggioranza, che non votano perché sfiduciati, soprattutto dopo l’esperienza del M5s al governo, dal poter cambiare le cose ANCHE attraverso l’intervento alle elezioni?
Nel 2022 Brescia è stata la capitale delle morti sul lavoro e i primi dati del 2023 sono sulla stessa linea.
Il sindaco di una città è responsabile della salute dei cittadini, deve utilizzare tutto quanto in suo potere per favorire l’organizzazione e la formazione dei lavoratori sul tema della sicurezza nelle aziende, le ispezioni sui posti di lavoro, il monitoraggio della salute degli operai e delle loro condizioni di lavoro, deve denunciare e promuovere su larga scala il boicottaggio di quei padroni e aziende che non rispettano la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Un sindaco, un eletto, una coalizione e un fronte che vuole essere anti-sistema e contro le Larghe Intese deve sostenere le masse popolari organizzate che via via prendono in mano la gestione delle aziende, delle scuole e dei territori, fino a imporre un proprio governo, un governo di emergenza popolare che attui fino in fondo la parola d’ordine del “lavoro utile e dignitoso per tutti”, ponga fine all’invio di armi e alla sudditanza dagli imperialisti USA-NATO, prenda le misure necessarie per far fronte alla crisi ambientale, ricostruisca la sanità e l’istruzione pubblica.
Per quanto si voglia pensare ad eventi fortuiti, gli incidenti sul lavoro portano con sé le responsabilità di padroni che non applicano le norme previste in materia di sicurezza sul lavoro che in Italia già esistono, accorgimenti che se attuati ridurrebbero gli infortuni e le morti sul lavoro quasi allo zero. I padroni del nostro paese, come degli altri paesi capitalisti, se ne fregano della vita dei lavoratori, eludono i costi di messa in sicurezza degli impianti per aumentare i loro profitti.
Non possiamo più limitarci alla denuncia del cattivo presente, ma dobbiamo “vendicare” le oltre 3 morti quotidiane sui posti di lavoro lavorando ancora di più alla formazione di organizzazioni operaie e organizzazioni popolari nelle aziende capitaliste e pubbliche che attuino direttamente i loro protocolli di sicurezza, senza aspettare ispettori del lavoro, ormai ridotti al lumicino.
In questo senso un ruolo può e deve assumerlo anche chi si candida ad amministrare la nostra città sostenendo coloro che dall’Iveco alla Metra, dalla Pasotti alla Fonderia di Torbole, dai cantieri alle acciaierie stanno cercando una strada per organizzarsi contro gli omicidi, gli infortuni e la salute sul lavoro.
Invitiamo, inoltre, tutti i candidati e la cittadinanza a partecipare anche al presidio promosso dal sindacato USB che si svolgerà presso il tribunale di Brescia dalle ore 10, sempre il 10 maggio, in occasione dell’interrogatorio a Conte e Speranza, per la gestione criminale della pandemia in Italia e, in particolare, in Lombardia.
Il governo Conte 2 (M5s-PD) e la giunta Fontana-Gallera si piegarono alle richieste di Confindustria per non decretare le zone rosse in Lombardia perché la produzione non si poteva fermare. Furono gli operai con gli scioperi spontanei ad imporre la chiusura delle aziende nella prima ondata del Covid-19 per la mancanza di sicurezza e dei dispositivi di protezione,per garantire un minimo di tutela parziale della salute e della vita dei lavoratori e delle loro famiglie.
BASTA MORTI SUL LAVORO! ORGANIZZARSI PER LA SALUTE e LA SICUREZZA IN OGNI LUOGO DI LAVORO!
Sezione P.CARC-BRESCIA