In occasione della Festa dei lavoratori del Primo Maggio, i compagni delle Sezioni Toscane e della Segreteria Federale interverranno a varie iniziative e cortei organizzati sul territorio. In particolare segnaliamo questi appuntamenti, ai quali invitiamo tutti i compagni a prendere parte:
- – Sesto Fiorentino (FI) – corteo cittadino, concentramento in Piazza Ginori, ore 10:00
- – Sesto Fiorentino (FI) – Festa all’Istituto Ernesto De Martino, ore 15:00
- – Firenze – mobilitazione di Ogni Giorno è il Primo Maggio in piazza dell’Isolotto, ore 15:30
- – Lari (Pisa) – Nona edizione del Primo Maggio a Lari, ore 11:00
- – Pistoia – corteo cittadino
PROMUOVERE E ORGANIZZARE LA RESISTENZA OPERAIA E POPOLARE! COSTRUIRE LA NUOVA CLASSE DIRIGENTE!
La vittoria della guerra di Liberazione dal nazifascismo è stato il punto più alto raggiunto dalla classe operaia italiana. La borghesia ne è uscita con le ossa rotte, ma ha approfittato dei limiti del PCI caduto in mano ai revisionisti moderni per interrompere questa importante esperienza delle masse popolari organizzate e riprendere in mano il paese con il sostegno e il plauso del Vaticano. Oggi serve una nuova liberazione nazionale, serve far vivere ogni giorno lo spirito del Primo Maggio!
Il governo Meloni ha vinto le elezioni opponendosi, formalmente, a Draghi e cavalcando il malessere delle masse, ma più va avanti il suo mandato, più si smaschera e rende ben visibile a tutti la sua linea reazionaria, attuazione alla lettera della stessa agenda Draghi che tanto contestava. Ha continuato l’opera di sottomissione dell’Italia all’imperialismo USA e al suo braccio armato della NATO, facendoci diventare il trampolino di lancio per la guerra imperialista con l’articolo 11 della Costituzione diventato carta straccia; lascia liberi di agire padroni nostrani e multinazionali che erodono diritti e chiudono aziende ogni giorno: alla faccia della sovranità nazionale!
Il 25 aprile e il Primo Maggio sono nel DNA di ogni lavoratore e di ogni proletario, per il progresso e l’emancipazione di classe che hanno rappresentato: esperienze del genere non si cancellano! Sta a noi partigiani di oggi riprendere quella strada, forti di quella esperienza, mobilitarci per cacciare il governo Meloni: pace, pane e lavoro è ancora la via da seguire fino alla vittoria!
Dal nord al sud dell’Italia i sommovimenti sono all’ordine del giorno. La crisi del sistema capitalista, oltre a dissanguare economicamente le masse popolari, ci porta verso la guerra. La classe dominante si appella all’unità nazionale, come fece quando milioni di giovani furono mandati ad ammazzarsi nella prima e nella seconda guerra mondiale, con la benedizione di papi e vescovi. Ma oggi i portuali di Genova e Trieste si rifiutano di caricare le armi, il Collettivo di fabbrica della GKN ha occupato lo stabilimento facendo dei piani di riconversione, i disoccupati di Napoli lottano per un lavoro utile e dignitoso e per mantenere il Reddito di Cittadinanza, a Piombino Camping CIG lotta contro la chiusura della ex Lucchini da più di 8 anni. La classe operaia, dal 1° maggio 1886, non si tira più indietro e dà battaglia ai padroni e alla loro repressione!
Per vincere questa vera e propria guerra, fatta di 4 omicidi sui luoghi di lavoro ogni giorno, serve cacciare il governo Meloni e uscire dalla NATO; serve che le organizzazioni operaie si coordinino con quelle popolari e di giovani per darsi l’obiettivo comune di formare un loro governo, un governo di emergenza che ponga fine al corso disastroso delle cose in cui ci sta trascinando la crisi irreversibile del sistema capitalista.
Serve riprendere la strada intrapresa dai CLN del 1945, dai Consigli di Fabbrica degli anni ‘70, quando gli operai gestivano la produzione e difesero gli impianti dai nazifascisti prima e dagli Agnelli di turno poi, si riversarono nella società per occuparsene. Per far vivere ogni giorno lo spirito e la lotta del Primo Maggio serve organizzare e mobilitare i disoccupati per un lavoro utile e dignitoso, serve spingere le organizzazioni sindacali a fare mobilitazioni al passo con i tempi (il sindacato francese CGT ne è un esempio).
I comunisti devono legarsi strettamente a questo sommovimento per portare fino in fondo e insieme alla classe operaia il compito storico dei partigiani e dei Consigli di Fabbrica: prendere in mano il governo del paese e avanzare nella lotta per fare dell’Italia un nuovo paese socialista.
Cacciare il governo Meloni!
Fuori l’Italia dalla NATO!
W il Primo Maggio e tutti i lavoratori e le lavoratrici!
La Federazione Toscana del P.CARC