In occasione del 78° anno dalla liberazione del nostro paese dai nazifascisti vogliamo portare il nostro contributo per promuovere l’organizzazione delle masse popolari e fare un passo avanti nel sentiero che porta al comunismo.
La crisi del sistema capitalista sta avanzando spedita e nelle mani della borghesia imperialista la prospettiva per le masse popolari è quella della guerra e della distruzione. Di questo parlano tutti, gli stessi responsabili borghesi.
“Crisi climatica, crisi politica, crisi economica, …” sono le parole che da trent’anni vengono utilizzate per descrivere la realtà che ci circonda. Pochi però parlano dell’altra faccia della crisi, quella della rivoluzione socialista.
Davanti alla guerra, alla miseria e alla disperazione, come i partigiani di allora vediamo un’altra strada, quella della liberazione del paese dagli occupanti – oggi in giacca e cravatta – che ci permette di avanzare nell’istaurazione del socialismo.
Dobbiamo rispondere ad ogni singolo attacco della borghesia organizzandoci, lottando e facendoci portatori degli insegnamenti dei partigiani che qui nel nostro territorio diedero la vita per la Resistenza convinti di una nuova società senza capitalismo e sfruttamento.
Giovani e giovanissimi, ragazzi e ragazze, misero da parte il disfattismo promosso dalla borghesia e si arruolarono nelle fila delle Brigate Garibaldi, nei Gruppi d’Azione Patriottica e nelle Squadre d’Azione Patriottica, nei Gruppi di Difesa delle Donne, nel Fronte della Gioventù e nelle altre organizzazioni di liberazione.
Un giovane come Aligi Barducci, meglio noto come “Il Potente”, era uno di loro. Nato nel 1913 e cresciuto nel quartiere della Pignone di Firenze da famiglia proletaria, divenuto militare a trent’anni, rifiutò di combattere al fianco dei fascisti per diventare comandante in capo delle brigate partigiane che hanno operato a Firenze dal ’43.
Oltre ad essere audace, Aligi aveva ottime capacità militari e un grande rapporto con i suoi partigiani che guidava animandoli ideologicamente e moralmente contro i nazifascisti.
Un pezzo di storia da ricordare correttamente.
In questo periodo il Partito Democratico e la sua banda scimmiottano l’antifascismo cercando di rifarsi la faccia ma è bene ricordare che l’antifascismo è lotta contro lo sfruttamento e la sopraffazione, per la sovranità popolare, per la democrazia e per la pace fra i popoli e non strumento di propaganda per continuare ad affamare e reprimere le masse popolari.
Noi siamo contro il governo della guerra e della sudditanza alla UE e alla NATO, dello smantellamento delle aziende, della privatizzazione dei servizi pubblici, del carovita e dell’eliminazione del Reddito di Cittadinanza, dei rigassificatori e della devastazione ambientale, delle stragi di migranti, della repressione, della mano libera alle organizzazioni fasciste,
PER “la pace, il pane e la libertà”, per estendere i servizi pubblici e gestirli in funzione delle esigenze delle masse, per tutelare e migliorare l’ambiente in cui viviamo, per liberare il nostro paese da sfruttatori e oppressori, per un sistema di relazioni sociali corrispondente alle esigenze delle masse popolari, democratico ed ecocompatibile.
PER la pace. Cioè per sottrarre il nostro paese dal giogo della NATO e della UE.
PER il pane. Cioè per assicurare a ogni adulto un lavoro utile e dignitoso.
PER la libertà. Cioè per rompere il sistema politico delle Larghe Intese e per il protagonismo delle masse popolari
organizzate.
La Settimana Rossa, dal 25 aprile al 1 maggio, sarà una settimana di riscossa e di conquista.
Con questo spirito vi invitiamo a partecipare il:
- 21 aprile alle ore 18.30 all’iniziativa “Le radici del conflitto in Ucraina” presso la Casa del Popolo il Campino
- 24 aprile alle ore 18.30 alla lettura del giornale mensile Resistenza presso la Casa del Popolo il Campino
- 25 aprile dalle ore 15 al presidio e corteo in Piazza Santo Spirito organizzato dal movimento antifascista fiorentino
- 27, 28 e 29 aprile in tutta la mattinata al presidio sotto l’ospedale di Careggi organizzato da Ogni Giorno è Primo Maggio
- 29 aprile alle ore 18 all’iniziativa “Tre secoli di storia della classe operaia di Sesto Fiorentino” presso l’Unione Operaia di Colonnata
- 1° maggio dalle ore 15 al presidio in Piazza dell’Isolotto organizzato da Ogni Giorno è Primo Maggio
Per un nuovo 25 Aprile!
La Sezione di Firenze Rifredi