Rilanciamo il presidio di giovedì 23 marzo dalle ore 09:00 presso il Tribunale del Lavoro di Pisa, in sostegno al nostro compagno Simone Casella, in occasione della seconda udienza per il reintegro.
Simone era delegato Filcams presso l’istituto di vigilanza privata WORSP, ma è stato licenziato in tronco dall’azienda con la scusa di essersi allontanato dal posto di lavoro. In realtà si era allontanato di 50 metri dalla sua postazione per andare in supporto a un collega in difficoltà a causa di uno dei tanti problemi a cui i lavoratori erano sottoposti e che denunciavano da tempo insieme al sindacato.
Un vero e proprio licenziamento politico, atto a contrastare l’organizzazione che si stava creando all’interno e a intimidire il resto dei lavoratori, colpendo quello che maggiormente si era esposto per rivendicare i propri diritti e che era riuscito a strappare alcune importanti conquiste: giusto inquadramento lavorativo, contratti indeterminati, stipendi dignitosi, una turnazione più sostenibile.
Tuttavia, a un anno e passa dal licenziamento, parte degli accordi rimangono disattesi, diversi sono stati i tavoli di trattativa e i lavoratori hanno proseguito ulteriori forme di lotta fino allo sciopero degli straordinari a Natale 2021 con un’adesione del 90%. Queste situazioni non sono sporadiche ma all’ordine del giorno, soprattutto se guardiamo alla giungla degli appalti che nel nostro territorio sono inseriti in ogni ambiente, dal privato al pubblico, ai servizi essenziali e non, in particolare all’ospedale di Cisanello dove la WORSP opera. La formula è la medesima: recuperare forza-lavoro a minor costo possibile creando maggiore precarietà, maggior ricatto, maggiore guerra tra poveri.
Come Sezione di Pisa del P.CARC abbiamo dato voce al caso di Simone Casella, estendendo la solidarietà di classe che il compagno era solito praticare verso altri lavoratori (GKN e CSO di Firenze, appalti ENI di Livorno, Piaggio di Pontedera) e che ha potuto vedersi ricambiare nel momento in cui è stato attaccato: la solidarietà è importante non solo per chi la riceve ma anche per chi la dà!
È stato costruito un comitato per il suo reintegro e abbiamo alimentato ulteriormente la lotta e l’organizzazione, che è ciò di cui maggiormente hanno paura i padroni. Molte però sono le forme con cui viene esercitata la repressione nei luoghi di lavoro che rimangono sotto traccia: mancati rinnovi, ricatti, minacce, condizioni di lavoro peggiori per tutti coloro che soltanto osano alzare la testa. Ebbene, la lotta per il reintegro di Simone vuole essere d’esempio per tutti i lavoratori combattivi, facendo valere la forza dei lavoratori e del proprio ruolo sociale.
Negli scorsi mesi al compagno è stato proposto di candidarsi all’interno di una delle liste anti Larghe-Intese per le prossime elezioni amministrazione a Pisa, nello specifico all’interno di Unione Popolare, in sostegno alla candidatura a sindaco di Francesco Auletta (Una Città In Comune). Lo scorso anno Auletta ha contribuito a portare in Consiglio Comunale la vicenda di Simone, denunciando la condotta antisindacale dell’azienda e la condizione di sfruttamento all’interno del mondo degli appalti.
La candidatura del nostro compagno sarà occasione per mettere al centro temi fondamentali come quello del lavoro dignitoso e utile, della repressione aziendale, del lavoro povero e precario, la lotta alle esternalizzazioni, la salute pubblica, l’emergenza abitativa. Sarà una campagna di rottura che metterà al centro i veri interessi delle masse popolari, iniziando fin da subito a mettere in pratica i punti del programma, senza aspettare l’esito delle elezioni. Una campagna elettorale che veda protagonisti gli organismi operai e popolari che già sono attivi nella nostra zona, che serva a costruirne di nuovi, che indichi e metta in pratica misure d’emergenza per far fronte agli effetti più devastanti della crisi, che sia di slancio per sperimentare nuove forme di organizzazione e di gestione dal basso del proprio territorio, rendendo il paese ingovernabile alla classe dominante.
La terza udienza di Simone si tiene in piena campagna elettorale, invitiamo pertanto tutti i candidati e sostenitori delle liste anti Larghe Intese a partecipare al presidio, prendendo posizione e sostenendo la lotta per il suo reintegro e di tutti i lavoratori sfruttati e repressi.
Invitiamo anche tutti gli organismi operai e popolari, organizzazioni sindacali, forze politiche e di movimento, singoli lavoratori e singoli solidali a contribuire prendendo parte al presidio per organizzarci, coordinarci e rafforzare il nostro campo: quello dei lavoratori e del resto delle masse popolari contro le logiche padronali e il sistema che le sostiene.
P.CARC Sez. Pisa