Rilanciamo a seguire l’intervento fatto da Laura Baiano, responsabile del Lavoro Giovani della Federazione Campania del Partito dei CARC, tenuto lo scorso 10 marzo in occasione del Congresso regionale del Partito.
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Salve a tutti, compagne e compagni,
sono Laura Baiano, Responsabile Federale del Lavoro Giovani e Segretaria della sezione flegrea del P.CARC.
Ci troviamo in una situazione in cui noi giovani delle masse popolari siamo sempre più lasciati a noi stessi. Siamo la categoria più colpita dalla crisi del capitalismo: la generazione cresciuta nella sua fase acuta e terminale, la prima generazione che deve seriamente fare i conti con la crisi ambientale, con la disoccupazione e il precariato.
Noi siamo quelli buoni per morire ammazzati sui cantieri dell’alternanza scuola lavoro, o quelli costretti alla disperazione che ci porta ad ammazzarci per il senso di inadeguatezza, di colpa, di sentirsi sempre indietro: indietro con gli esami, indietro con la ricerca di lavoro, indietro con la costruzione del progetto che ci eravamo immaginati per la nostra vita e che cozza che con il mondo marcio col quale ci troviamo a fare i conti.
Non siamo noi il problema, il problema è il sistema capitalista!
E allora qual è l’alternativa? L’unica alternativa è prenderci in mano la nostra vita diventando i protagonisti della costruzione di una società diversa. Allende diceva “Essere giovani e non essere rivoluzionari è una contraddizione perfino biologica.” e nella storia dell’umanità, infatti, i giovani sono sempre stati i protagonisti delle grandi svolte e rivoluzioni. Siamo molto di più e molto più forti di quello che la borghesia e i suoi messaggi di morte vogliono farci credere: pensiamo agli ultimi anni.
I giovani sono quelli che durante la pandemia si sono organizzati nelle Brigate di Solidarietà per contrastare gli effetti sociali ed economici dell’emergenza. Siamo quelli che hanno occupato scuole e università contro le chiusure e i prolungamenti della DaD; siamo quello che hanno lottato contro una misura ingiusta e classista come il Green Pass; siamo quelli che alzano la bandiera dell’antifascismo per cacciare il governo meloni dalle nostre università e dal paese togliendola di mano ai farabutti dell’antifascismo padronale del PD. Siamo quelli che sono scesi in piazza a fianco dei lavoratori della GKN di Firenze, del CALP di Genova e di tutti i lavoratori in lotta contro la chiusura delle aziende. Siamo quelli che hanno a cuore il futuro del pianeta e si mobilitano contro gli effetti che questo sistema ha sull’ambiente e sulla salute di noi tutti.
Le premesse del nostro futuro le stiamo già costruendo e tanto più ne diventeremo coscienti e promotori, tanto più diventeremo una forza capace di vincere.
Per questo l’intervento tra i giovani delle masse popolari per il Partito dei CARC è fondamentale. Nel corso degli anni abbiamo individuato due filoni:
1) spingere gli studenti ad organizzarsi nella propria scuola e università, a formare Organismi Giovanili che individuano e impongono dal basso queste soluzioni rispetto ai problemi che vivono. Lo facciamo con l’obiettivo di “fargli fare una scuola di comunismo”, ovvero portare i membri di quell’organismo a capire che al di là della singola vertenza devono imparare a governare i processi e diventare un punto di riferimento dentro e fuori dalle scuole. Questo vuol dire imparare ad agire da Nuove Autorità, contendere l’esercizio del potere alle autorità borghesi.
2) il secondo filone è la propaganda del socialismo, l’appello che facciamo ai giovani a formarsi alla concezione comunista del mondo come strumento per leggere la realtà e per trasformarla e ad entrare nelle fila del P.CARC, per diventare protagonisti della lotta di classe nel nostro paese.
Questo lavoro lo facciamo non solo partecipando alle lotte e alle mobilitazioni studentesche, ma sviluppando un intervento ordinario e costante fuori le sms e università.
Per questo mio intervento lo rivolgo ai giovani del P.CARC e a quelli che non lo sono. Siate i promotori e protagonisti di questo percorso, siate curiosi e affamati di conoscenza. Siate rivolta ma siate soprattutto la nuova società che prende forma. Siate rivoluzionari. Il P.CARC dà a ciascuno di voi la possibilità di diventare gli uomini e le donne nuovi di cui c’è bisogno.
Mi rivolgo, inoltre, ai rappresentanti delle organizzazioni comuniste qui presenti, perché intervenire tra i giovani delle masse popolari per i comunisti non è solo un compito di fase ma è una responsabilità verso il futuro. Facciamolo insieme! Andiamo con le nostre bandiere davanti le scuole e le università, a suonare la riscossa e propagandare ai giovani il nuovo futuro possibile. La rinascita del movimento comunista passa dai giovani, perché il futuro è dei giovani e il futuro è il comunismo.