Al centro delle iniziative e del corteo la pretesa di verità e giustizia per le vittime della strage che ha provocato la morte di 9 detenuti all’interno del carcere l’8 marzo 2020, la solidarietà alla lotta di Alfredo Cospito e per l’abolizione dell’ergastolo e del 41bis.
Come P.CARC abbiamo partecipato alla due giorni e sosteniamo il processo di organizzazione e coordinamento della lotta anti-carceraria promosso dal Consiglio Popolare – Sciopero Italpizza, dal Comitato verità e giustizia per le vittime della strage del S. Anna e dallo sportello anti-carcerario di Modena. Durante il corteo del 12 marzo abbiamo raccolto delle interviste da alcune delle realtà presenti. Tra questi Nicoletta Dosio per i No Tav, il comitato Madri per il diritto di dissenso, il comitato Morire di Pena, Acad, il Si Cobas e Potere al Popolo.
La lotta contro il carcere e contro la repressione è parte della lotta di classe contro il sistema di guerra, miseria e oppressione che le classi dominanti conducono contro le masse popolari e contro chi i organizza per cambiare il corso delle cose! L’esperienza modenese è un modello da replicare per sviluppare solidarietà e coordinamento ovunque!