La legge dei padroni protegge i padroni!

“L’imputato è sempre debole davanti al magistrato inquirente. Ma paradossalmente le persone più potenti sono quelle più intimorite davanti al magistrato”.

Questa è una delle ultime dichiarazioni di Carlo Nordio, il ministro della giustizia del governo Meloni che, in un videomessaggio inviato all’Unione delle Camere penali – il sindacato degli avvocati penalisti – in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, si è complimentato con la categoria perché impegnata a “difendere sempre il debole”.

Ma chi è il debole per Nordio?

 “Non è solo il diseredato, il povero e l’emarginato”. Secondo il ministro della Giustizia, infatti, i veri “deboli” sono i ricchi, i potenti del paese. “L’ho visto in quarant’anni di lavoro come pm”, ha detto. “Imputati di reati gravi con un certificato penale abbastanza ricco nemmeno si presentavano all’interrogatorio, mentre imputati ricchi e potenti tremavano come foglie e non dormivano da giorni perché avevano molto da perdere davanti al magistrato”. Insomma, i più bisognosi di tutela per Nordio non sono quelli che non hanno mezzi per difendersi, ma quelli che ne hanno in abbondanza.

Il primo della lista di Nordio deve essere sicuramente Silvio Berlusconi, che con l’ultima sentenza del tribunale di Milano è stato assolto con formula più ampia e piena possibile dall’accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo Ruby ter.

Per la legge dunque l’ex premier, fondatore di Mediaset non avrebbe mai pagato, alle ragazze ospiti di Arcore, fior di quattrini per mentire durante i processi Ruby e Ruby bis in merito a festini e serate.

La giustizia è una questione di classe!

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  • Maggio 2016: La Corte di Cassazione conferma le pene stabilite dalla Corte d’Appello di Torino, condannando l’amministratore delegato e cinque dirigenti della ThyssenKrupp per omicidio colposo plurimo, incendio colposo e omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro che hanno causato la morte di 7 operai nello stabilimento di Torino nella notte tra i 5 e il 6 dicembre 2007. Per Harald Espenhahn (condannato a nove anni di reclusione) e Gerald Priegnitz (condannato a sei anni) è stata chiesta l’estradizione in Italia, ma questa è stata dichiarata non ammissibile in quanto sono entrambi di cittadinanza tedesca. Quindi ancora non hanno scontato alcuna pena.
  • Luglio 2020: Assolto il camionista che il 14 settembre 2016 ha travolto e ucciso il sindacalista dell’USB Abd Elsalam durante un picchetto davanti ai cancelli della Gls. Durante le mobilitazioni successive alla morte di Abd sono stati invece denunciati alcuni manifestanti per lancio di oggetti e resistenza a pubblico ufficiale che sono stati condannati a quattro mesi di reclusione.
  • Gennaio 2021: la Corte di Cassazione declassa la strage di Viareggio del 29 giugno 2009 a “disastro ferroviario”, giustificando la necessità del profitto a ogni costo e lasciando impuniti i responsabili.
  • Maggio 2022: Attilio Fontana incassa anche il proscioglimento per il caso camici anti covid dopo non aver pagato nemmeno un giorno per aver fatto carte false per evitare l’istituzione della zona rossa nella bergamasca per compiacere Confindustria e dopo aver firmato la circolare per mandare i malati di Covid “a bassa intensità” nelle Rsa a fronte della mancanza di posti letto nelle strutture ospedaliere. Anzi, attualmente è stato rieletto presidente della regione Lombardia, mentre i compagni che si sono rivendicati il significato politico della scritta “Fontana assassino” comparsa su un muro di Milano nel maggio 2020, espressione dei sentimenti della maggioranza delle masse popolari lombarde che stava subendo gli effetti della gestione criminale della pandemia, sono sotto processo.
  • Gennaio 2023: Per l’omicidio di Luana d’Orazio, operaia di ventidue anni morta a Prato nel maggio 2021, stritolata dall’orditoio a cui lavorava e a cui erano state disattivate le barriere di sicurezza antinfortunistica, è arrivata la sentenza. Tre anni di reclusione per i due imputati, Mirko Caniglia e Fabio Mostacci, accusati semplicemente per il reato di abbandono di incapace, con l’aggravante della morte conseguente all’abbandono stesso della vittima.

Questi sono solo alcuni esempi che mostrano come la classe dominante fa e interpreta le sue leggi per mantenere il proprio dominio e il proprio potere. Il tutto a scapito dei lavoratori e del resto delle masse popolari che hanno invece bisogno di leggi che tutelino i loro interessi come la legge anti delocalizzazioni, proposta dal Collettivo di Fabbrica della Gkn di Campi Bisenzio (Fi) a difesa del tessuto produttivo del paese e dei posti di lavoro. Non solo, nel nostro paese esistono già leggi che garantiscono interessi comuni. Un esempio è l’esito del referendum sull’acqua pubblica del 12 e 13 giugno 2011, con cui milioni di persone decisero per l’abrogazione parziale di una norma relativa alla tariffa dell’acqua che la rendeva un servizio esente dai giochi di profitto. Mai applicata ed elusa con mille sotterfugi. O ancora la legge 194 che disciplina l’aborto, tutt’oggi inaccessibile alle donne delle masse popolari in gran parte degli ospedali pubblici per la presenza di obiettori di coscienza, che invece in molti casi non si fanno scrupoli a praticare l’Ivg nelle strutture private o in maniera clandestina.

La classe operaia e le masse popolari hanno bisogno di un governo che dia forma e forza di legge alle misure loro necessarie. Un governo che le attui secondo le indicazioni degli organismi operai e popolari, per fare fin da subito ciò che la borghesia e la magistratura non hanno fatto e non hanno alcun interesse a fare: cacciare dal paese capitalisti, speculatori e affaristi che continuano a delocalizzare e smantellare il nostro apparato produttivo, che non investono neanche un centesimo nella manutenzione degli impianti mandando a morire operai che sono costretti a tutto per poter vivere; che fanno profitto speculando sulle privatizzazioni del servizio pubblico. Serve ribellarsi alla deriva verso la quale la classe dominante sta pontando il nostro paese.

Serve andare avanti uniti per il governo di blocco popolare, verso il socialismo!

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