Abbassate le armi, alzate i salari!

Sabato 25 febbraio aderiamo e invitiamo i lavoratori di tutti i settori a partecipare alla manifestazione nazionale a Genova organizzata dal coordinamento dei lavoratori portuali di Usb, che ha proclamato per la stessa giornata uno sciopero di 24 ore per tutti i porti italiani (scarica il volantino in diffusione in piazza) Anche a Niscemi (CL) e a Cagliari sono previste mobilitazioni contro la guerra e le politiche di guerra del governo Meloni a cui aderiamo e invitiamo a partecipare. Per approfondire leggi il comunicato della Direzione Nazionale del Partito dei CARC Convergere a Genova, Niscemi e Cagliari il 25 febbraio | Partito dei CARC.

Oggi è il momento di dire basta. Oggi è il momento di indicare i nostri nemici di cui il Governo Meloni è il rappresentante nel nostro paese. In perfetta continuitĂ  con il precedente governo Draghi e con le forze politiche che lo sostenevano. L’opposizione alla guerra, alla vendita di armi non può che partire da noi, non può che partire dai lavoratori. Durante l’assemblea [del 28 gennaio ndr] abbiamo detto con forza che il percorso che ci porterĂ  al 25 febbraio dovrĂ  essere un percorso condiviso da tutti.

Quella imboccata dal Calp di Genova è una strada che ha già dimostrato come attraverso l’organizzazione e il coordinamento tra lavoratori è possibile contrastare e boicottare la guerra che l’Italia contribuisce a fomentare a fianco della Nato in Ucraina contro la Federazione russa. Lo ha dimostrato con lo sciopero dello scorso 31 marzo contro il traffico di armi, le misure dell’Unione europea e del governo Draghi che strozzavano, allora come ora, i proletari e le masse popolari del paese a suon di delocalizzazioni e carovita.

Con la mobilitazione del 25 febbraio il Calp di Genova segna un’altra tappa nella guerra giusta che la classe operaia e le masse popolari devono combattere contro la classe dominante del nostro paese e contro la guerra imperialista che continua ad alimentare!

Non un uomo, non un soldo per la guerra imperialista!

.

Lavoratori, per l’ennesima volta nel corso degli ultimi anni siete stati chiamati a sopportare privazioni, precarietà, perdita di diritti e sacrifici per una causa non vostra: mettere una toppa alla crisi dei padroni. Una crisi che hanno generato loro e che vorrebbero far pagare a voi!

La precarietà del sistema politico attuale non è un incidente, l’hanno generata le masse popolari che in ogni angolo del paese negli ultimi anni stanno resistendo alla crisi generale del capitalismo. In mille forme, operai e lavoratori, vi state chiedendo cosa fare, state resistendo alla crisi e vi state mobilitando. I più avanzati di voi si stanno legando al movimento comunista che rinasce nel nostro paese. Giorgia Meloni e il suo governo sono succubi dell’Unione Europea, della Nato, del Vaticano e delle organizzazioni criminali anche se a parole provano a dire il contrario. Ma per quanto un maiale provi a vestirsi la coda gli si vede lo stesso!

L’unico governo che potrà imporre fino in fondo gli interessi della classe operaia e del resto delle masse popolari non sarà un governo concesso dai padroni, sarà un governo che bisogna far ingoiare ai padroni!

La battaglia è già cominciata. Fate di ogni fabbrica, di ogni ufficio, scuola e luogo di lavoro un focolaio di lotta. Costituite comitati di lavoratori, stabilite collegamenti con altri, unitevi al movimento comunista che rinasce nel nostro paese per cacciare il governo Meloni. Tanto più la vostra rabbia si trasformerà in organizzazione e forza, tanto più il paese sarà ingovernabile per i nostri veri nemici!

Quello che dobbiamo costruire è un Governo di Blocco Popolare diretto dalla classe operaia e dai lavoratori mediante la vostra rete del nuovo potere: una rete fatta dai vostri comitati di fabbrica, dai vostri consigli dei lavoratori e dal resto delle vostre organizzazioni operaie e popolari.

Il Governo di Blocco Popolare segnerà un passo in avanti nella lotta allo sfruttamento, alla barbarie sociale, all’inquinamento e alla distruzione generati dalla crisi del sistema capitalista. Così faremo passi avanti nella lotta per il potere e per un nuovo modo di gestire la società, il socialismo.

Solo un sistema sociale diretto dai lavoratori può rendere liberi i lavoratori e il resto delle masse popolari. Questo sistema è il socialismo. Solo se conquisterete il potere per voi potrete realizzarlo. Solo con il socialismo potrete assicurarvi libertà, uguaglianza, dignità e giustizia.

Di questo e altro parleremo al VI Congresso del Partito dei CARC, il 1° aprile al Teatro dell’Anfitrione, Roma.

Rispondi

Iscriviti alla newsletter

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

I piĂą letti

Articoli simili
Correlati

Il 29 novembre è sciopero generale! Partecipiamo compatti e costruiamolo insieme

Scarica il Pdf Dopo che Cgil e UIL hanno proclamato...

Sull’esito delle elezioni in Liguria, Emilia Romagna e Umbria

Il Pd festeggia per la “vittoria” in Emilia Romagna...

Sciopero nazionale del personale sanitario, adesioni all’85%

Verso lo sciopero generale del 29 novembre