Indicazioni di voto del P.CARC per le elezioni regionali del Lazio 2023 del 12 e 13 febbraio 2023
Domenica 12 e Lunedì 13 febbraio si vota nel Lazio per il rinnovo del Consiglio Regionale e del Presidente della Regione.
Già con il comunicato diffuso il 27 gennaio abbiamo descritto la situazione politica in cui si collocano queste elezioni regionali, gli schieramenti in campo nonché le tendenze negative che hanno impedito la confluenza delle forze anti-larghe intese in un unico fronte elettorale. E’ anche a causa di questi limiti che i poteri forti della regione e le loro marionette elettorali, anzitutto il duo Rocca – D’Amato, hanno avuto campo libero per fare una campagna elettorale di mirabolanti promesse, invenzioni e balle a non finire, ergendosi a paladini delle stesse conquiste sociali che le larghe intese da decenni a questa parte demoliscono. Nonostante lo sforzo profuso i Rocca e i D’Amato sebbene comporranno la maggioranza del prossimo Consiglio Regionale (in compagnia del M5S a fargli la fronda) lo faranno da minoranza nella regione, nelle città, nei territori. Come nelle elezioni politiche del 25 settembre ’22 anche in queste elezioni regionali un partito ben più numeroso si affermerà a livello elettorale. Sono gli elettori malcontenti del sistema di larghe intese che nel Lazio nel corso dei decenni ha chiuso ospedali e ambulatori uno dopo l’altro, ha partecipato alla svendita ai privati dei servizi pubblici, ha dimostrato collusione con le multinazionali che depredano l’apparato produttivo e con gli speculatori che devastano l’ambiente e il territorio. La massiccia astensione al voto sarà anche in questa occasione la forma in cui si esprimerà spontaneamente una protesta segnata però da sfiducia e scoraggiamento nelle proprie capacità di lottare e vincere contro il personale politico al servizio dei guerrafondai NATO-UE, del Vaticano, delle associazioni padronali, delle organizzazioni criminali.
Unire e coalizzare le formazioni politiche anti-larghe intese è la via maestra da seguire per trasformare questa protesta oggi scoraggiata e sfiduciata che si esprime nell’astensione in un movimento di riscossa che renda impraticabile il teatrino elettorale per i partiti delle larghe intese e che valorizzi l’operato di Amministrazioni Locali d’Emergenza per alimentare la lotta per imporre un Governo di Blocco Popolare nel nostro paese.
Vanno in questa direzione le nostre indicazioni di voto per le prossime elezioni regionali nel Lazio dove invitiamo a votare le liste anti-larghe intese che presenteranno proprie liste, dunque il Partito Comunista Italiano con Sonia Pecorilli candidata Presidente e Unione Popolare con Rosa Rinaldi candidata Presidente.
Entrambe le liste presentano numerosi candidati provenienti e attivi nei movimenti operai e popolari, nelle lotte sociali, ecc. Entrambe le liste concorrono sulla base di programmi elettorali analoghi nei contenuti e chiaramente contrapposti ai programmi anti-popolari degli schieramenti delle larghe intese. Al punto che solo ragioni di reciproco settarismo e spirito di concorrenza, come abbiamo descritto nel nostro comunicato del 27 gennaio, hanno impedito a queste due liste di confluire in un’unica coalizione elettorale che avrebbe senz’altro avuto maggiori possibilità di eleggere dei rappresentanti rispetto a quelle che le due formazioni hanno oggi, dopo aver scelto di correre in concorrenza l’una con l’altra. La condotta irresponsabile dei vertici delle due formazioni ostacola, anziché favorire, l’elezione di oppositori anti-larghe intese in Consiglio Regionale e alimenta anche nella base dei due partiti il settarismo e la concorrenza che oggi segnano i rapporti tra i vertici.
Dunque per quanto riguarda la Presidenza della Regione Lazio invitiamo a votare o per Sonia Pecorilli di PCI o per Rosa Rinaldi di Unione Popolare.
Per quanto riguarda i candidati al Consiglio Regionale nella circoscrizione romana invitiamo:
– chi è orientato verso Unione Popolare, ad esprimere preferenza per i candidati Francesca Anna Perri (compagna di PaP ed esponente d’avanguardia della lotta in difesa del servizio sanitario nazionale) e Marco Carroccia (compagno del PRC ed esponente del circolo PRC “Longo” di Cinecittà con cui il P.CARC collabora in molte iniziative territoriali),
– chi è orientato verso PCI, ad esprimere preferenza per la candidata Lucia Addario (operaia comunista e dirigente del circolo PCI dei Monti Prenestini – Casilina) e per il candidato Fabrizio Giannese (con il quale abbiamo cooperato nell’organizzazione della riuscita manifestazione del 30 dicembre ’22 per il centenario dell’URSS).
Per quanto riguarda i candidati al Consiglio Regionale nella circoscrizione di Frosinone invitiamo:
– chi è orientato verso Unione Popolare, ad esprimere preferenza per i candidati Luigi Mingarelli (delegato sindacale USB nei Vigili del Fuoco e dirigente del PRC di Ceccano),
– chi è orientato verso PCI, ad esprimere preferenza per due dei candidati di questa lista in questa circoscrizione.
Per le circoscrizioni di Latina (dove PCI e Unione Popolare non hanno raccolto le firme per presentare candidati al consiglio regionale ma è possibile votare il rispettivo candidato Presidente) e di Rieti e Viterbo (territori in cui come P.CARC non siamo presenti) vale l’indicazione di votare sbarrando o il simbolo di PCI o il simbolo di Unione Popolare.
In coerenza con il nostro lavoro per creare le condizioni della costruzione di un vasto fronte anti-larghe intese non esprimiamo un’indicazione unilaterale per l’una o per l’altra lista. Di proposito utilizziamo le nostre indicazioni di voto per alimentare il dibattito contro deviazioni e errori nel campo delle forze anti-larghe intese.
Compagni non c’è tempo da perdere! Urge superare lo stallo che vede i vertici delle principali formazioni politiche, sindacali, associative del campo anti-larghe intese riprodurre abbastanza sistematicamente, negli appuntamenti politici decisivi, le solite e sterili dinamiche settarie e concorrenziali. Queste dinamiche non portano alcun beneficio alle masse popolari che come nelle elezioni regionali del Lazio rischiano fortemente di non eleggere alcun rappresentante anti-larghe intese e non ne portano neppure alle singole organizzazioni poichè le sconfitte non seminano entusiasmo e crescita. Il futuro del nostro paese sempre più minacciato dallo spettro della guerra in cui ieri Draghi e oggi Meloni ci trascinano al solo scopo di saziare le richieste degli imperialisti NATO-UE, impone un cambio di rotta!
Sta anzitutto alle forze comuniste il compito e la responsabilità di alimentare il movimento per la confluenza del fronte anti-larghe intese che è necessario e urgente costruire in ogni terreno della lotta di classe, per rafforzare e coordinare la rete degli organismi operai, popolari, tematici esistenti nel territorio, per iniziare a far sorgere dal basso, dal movimento delle organizzazioni operaie e popolari, le nuove autorità pubbliche che devono prendere in mano il governo del paese.
Su questa “posta in gioco” chiamiamo al dibattito e al confronto e ci assumiamo il compito di organizzare specifici momenti di approfondimento.
Segreteria Federale Lazio del Partito dei CARC