Alcuni compagni ci hanno segnalato un interessante articolo pubblicato su www.lantidiplomatico.it in cui si denunciano una serie di operazioni condotte dai media di regime internazionali e nazionali (si parla di colossi come Google, Facebook, Twitter, ecc.) per cancellare il ruolo dell’Unione Sovietica nella liberazione dell’Europa dal nazifascismo. Lo hanno fatto durante il giorno della memoria, il 27 gennaio, eliminando ogni riferimento a quanto avvenne realmente in quei giorni, ovvero al fatto che fu l’URSS a liberare Auschwitz e interrompere le barbarie che al suo interno si perpetravano.
Qual è la verità che cercano di nascondere?
Il 27 gennaio 1945 avvenne la liberazione di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa. Si tratta di uno dei momenti finali di una campagna in cui non solo l’Armata Rossa difese con successo il proprio paese dagli eserciti di Hitler e Mussolini – foraggiati più o meno direttamente per anni dagli imperialisti americani ed europei e dal Vaticano con lo scopo di “soffocare il bambino finché è nella culla”, come amava dire quel gentiluomo di Winston Churchill – ma passò al contrattacco fino a spezzare quei regimi e alimentare in tutto il mondo la nascita di altri paesi socialisti come le Repubbliche popolari dell’Europa dell’Est prima e la Cina poi.
In questo cammino, che nel 1945 si fermò a Berlino innalzando la bandiera rossa sul Reichstag, i soldati sovietici liberarono gran parte dei campi di concentramento nazisti dove vennero uccisi milioni di persone, in particolare ebrei. Questa è la verità che cercano continuamente di annacquare e intossicare i tanti buffoni di corte e mistificatori al soldo degli imperialisti, che dei lager conoscevano l’esistenza da tempo ma si erano sempre ben guardati dall’intervenire. Questa è la verità e oggi – prendendo a pretesto la guerra per procura in Ucraina – la Russia viene esclusa dalle cerimonie di celebrazione da parte dei solerti funzionari polacchi del muso di Auschiwitz; quegli stessi che hanno provato a più riprese a chiudere il loro stesso museo.
Ma chi si inventa tutte queste balle?
Tutta la produzione di immagini, notizie, storielle, video e strumenti simili attiene al primo pilastro del regime di controrivoluzione preventiva. Con questo regime la borghesia imperialista tenta di impedire che la mobilitazione delle masse popolari, spinta dal corso delle cose, sfoci nella mobilitazione rivoluzionaria. Ogni pilastro su cui il regime di controrivoluzione preventiva si basa, però, è un’arma a doppio taglio per la borghesia e le masse popolari possono rivoltargliela contro.
Difendere la nostra storia non basta… serve un nuovo assalto al cielo!
Qual è la principale delle verità che la borghesia cerca continuamente di nascondere? Le masse popolari del nostro paese e di tutto il mondo se vogliono costruire un futuro di pace, prosperità e verità devono fare piazza pulita di tutti gli sfruttatori e del loro sistema economico, politico e sociale:il capitalismo. Devono compiere una missione mai compiuta prima nella storia, fare la rivoluzione socialista in un paese imperialista.
Per fare questo non basta combattere contro ogni tentativo da parte dei media di regime di travisare la storia e camuffarla a uso e consumo dei loro padroni. L’aspetto decisivo è studiare la storia di chi ci ha preceduto per ricavarne giusti insegnamenti e una guida per l’azione di oggi. Una guida per suonare la carica del nuovo assalto al cielo.
NON un uomo, non un soldo, non un’arma, non un lembo di terra per le guerre degli imperialisti USA e della NATO.
NESSUN sacrificio per mandare armi al governo di Kiev che usa la popolazione ucraina come carne da macello pur di assecondare le manovre di guerra degli imperialisti USA contro la Federazione Russa.
CACCIARE il governo Meloni servo della NATO e della UE, CACCIARE il governo della guerra, del carovita, dei licenziamenti e delle delocalizzazioni, della privatizzazione dell’acqua, dello smantellamento dei servizi pubblici, della devastazione ambientale, della repressione.
PER una nuova Liberazione, PER imporre un governo di emergenza delle masse popolari organizzate!
PER portare a compimento l’opera dei nostri partigiani e della gloriosa Armata Rossa che nel 1945 liberò tutta l’Europa e il mondo dalla barbarie nazista!
Questa la strada su cui i singoli e le organizzazioni del movimento comunista del nostro paese sono chiamati a confrontarsi, organizzarsi e lottare!
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Tratto da www.lantidiplomatico.it
Giornata della Memoria. Il vergognoso tentativo di Google di riscrivere la storia
Moltissimi utenti, nella giornata della memoria, che ha visto incredibilmente esclusa la Russia dalle celebrazioni ad Auschwitz, hanno cercato di approfondire la storia attraverso una ricerca su Google. Ed è arrivata la sorpresa, (anzi le sorprese), tra l’incredulità generale, facendo diventare virale sui social la conferma incrociata. Facebook, Telegram e Twitter pullulano di screenshot dei primi risultati, fino al pomeriggio. Cos’è successo?
Nessun risultato alla ricerca: “l’armata Rossa ha liberato Auschwitz”. Google avverte che “sembra che i risultati mostrati cambino rapidamente. Se si tratta di un argomento nuovo, a volte può essere necessario del tempo prima che fonti affidabili pubblichino informazioni”
E quindi:
“Controlla la fonte: è considerata attendibile su questo argomento?”
“Torna più tardi: tra qualche ora o giorno altre fonti potrebbero avere ulteriori informazioni su questo argomento”
Un argomento nuovo? Dopo 78 anni non ci sono fonti attendibili? Proprio nel giorno della memoria? Eppure fino a ieri si apriva una lunghissima tendina di informazioni storiche e articoli. Ma non è finita.
Dopo qualche ora abbiamo riprovato in tanti, spinti da curiosità, a ripetere la ricerca con le stesse parole.
E in cima alle fonti proposte da Google (proprio come prima notizia da “fonte considerata attendibile” ) troviamo un articolo de L’inchiesta che attribuisce agli ucraini la liberazione (l’apertura dei cancelli) del campo di concentramento di Auschwitz.
A cosa si deve questa operazione di manipolazione? Ad un algoritmo inconsapevole? All’intelligenza artificiale o ad un preciso intervento su uno dei motori di ricerca più utilizzati nel mondo occidentale? Una volta si dovevano bruciare i libri, oggi agli Stati Uniti basta controllare l’algoritmo del principale motore di ricerca..
P.S. Ed anche sul sito del Museo di Auschwitz che ha negato l’invito alla delegazione russa, la “storia” viene riportata così.
Day of liberation / Liberation / History / Auschwitz-Birkenau
“Giorno della liberazione. I soldati della 60a Armata del primo fronte ucraino aprirono le porte del campo di concentramento di Auschwitz il 27 gennaio 1945. I prigionieri li hanno salutati come autentici liberatori. Era un paradosso della storia che i soldati che rappresentavano formalmente il totalitarismo stalinista portassero la libertà ai prigionieri del totalitarismo nazista. L’Armata Rossa ottenne informazioni dettagliate su Auschwitz solo dopo la liberazione di Cracovia, e non fu quindi in grado di raggiungere le porte di Auschwitz prima del 27 gennaio 1945.”
Pare che gli ucraini abbiano pure sconfitto Napoleone….