La Federazione Toscana del Partito dei CARC aderisce, partecipa e invita a partecipare alla manifestazione No Giani Day di sabato 21 gennaio a Pisa (concentramento alle 14:00 in Piazza Vittorio Emanuele II), organizzato dal coordinamento “Movimenti Toscani per la Libertà” (MTL).
La manifestazione di sabato si inserisce nel contesto di una regione come la Toscana che è sempre più preda delle speculazioni della classe dominante: grandi opere inutili e dannose, inquinamento ambientale, costruzione di infrastrutture giganti e spesso già obsolete. Con l’aggravante che il tutto viene spesso fatto con soldi pubblici, con le tasse e le estorsioni legalizzate alle masse popolari!
La lista delle malefatte del governatore regionale Eugenio Giani e delle opere che ha approvato o di cui lui stesso si è fatto promotore è lunga… Solo per citare le principali: rigassificatore di Piombino, aeroporto di Peretola a Firenze, progetto di base militare a Coltano, progetto di gassificatore a Empoli, nuove centrali geotermiche in Amiata, ecc. È altrettanto evidente, però, che il problema non riguarda solamente l’amministrazione Giani. La questione è più generale e attiene precisamente alla gestione criminale della società da parte della classe dominante e dai governi delle Larghe Intese. Draghi, Meloni, Giani… ma quale differenza?
La pandemia da Covid-19 ha mostrato su larga scala come la borghesia non abbia nessuna soluzione alla crisi terminale del sistema capitalista e come, sull’onda di una gestione emergenziale che ormai è diventata la norma, ne approfitti per portare più a fondo gli attacchi ai diritti e alle conquiste delle masse popolari, alimentando le speculazioni dei capitalisti italiani e stranieri. Prima la pandemia, poi la guerra… quale sarà la prossima emergenza?
È questo l’appiglio con cui la classe dominante sta usando i soldi del PNRR (che, giova ricordarlo, dovevano servire a “rimettere in sesto” la sanità pubblica, la scuola, ecc.) per fare i suoi porci comodi, per autorizzare in tempi brevi e senza controlli grandi opere inutili, dannose e pericolose! Vessa le masse popolari con bollette salatissime, per giustificare la costruzione del rigassificatore a Piombino per “renderci indipendenti dal gas russo” (e così renderci altrettanto dipendenti da quello americano, che inquina di più e costa il quadruplo); alimenta il problema dell’inquinamento e dei rifiuti per costruire inceneritori mascherati come il gassificatore di Empoli; utilizza la “sicurezza nazionale” come paravento per ampliare le basi militari disseminate in tutta la regione e costruirne di nuove come a Coltano. E l’elenco potrebbe continuare…
Ma è vero anche che dovunque le Larghe Intese e i loro governi provano a speculare, ecco che lì nasce un focolaio di lotta, sorgono e si rafforzano decine di comitati cittadini, ambientali, organizzazioni popolari o di lavoratori. Ovunque Giani, la Meloni o chi per loro intervengono, ecco che suscitano inevitabilmente la mobilitazione e organizzazione dal basso delle masse popolari che hanno imparato, per esperienza diretta, a diffidare delle loro belle parole che si rivelano essere sempre e inevitabilmente calci nei denti per i proletari. E così centinaia di comitati da nord a sud, come quelli che hanno dato vita alla manifestazione del No Giani Day, crescono e cominciano a coordinarsi per opporsi alle misure che devastano i territori e l’ambiente e portano solamente profitto ai capitalisti e alle multinazionali.
Le masse popolari hanno dimostrato innumerevoli volte di essere in grado più e meglio della borghesia di fare piani e utilizzare le risorse a disposizione per il benessere della società e non solamente per riempire le tasche di privati e speculatori italiani e stranieri, della mafia e del Vaticano. Lo hanno dimostrato gli operai della GKN di Campi Bisenzio, con il loro piano per il polo pubblico della mobilità sostenibile che può salvare i posti di lavoro esistenti, crearne di nuovi e produrre nell’interesse della comunità. Lo ha dimostrato il coordinamento Camping CIG nel 2019 con il piano i lavori di pubblica necessità per Piombino e così via. Perché le masse popolari sono le uniche che hanno interesse a far procedere la società verso uno sviluppo positivo, sono le uniche che vogliono e hanno bisogno di misure davvero di emergenza per far fronte agli effetti della crisi. Per farlo, però, rivendicare le misure che servono alla classe dominante porta a poco. Il punto è organizzarsi e coordinarsi per avere la forza di imporle, a partire da quello che già oggi i comitati, i lavoratori, gli studenti, i cittadini possono fare.
Per esempio organizzando ispezioni popolari nei cantieri delle grandi opere in costruzione o già completate, denunciando pubblicamente e a gran voce le cose che non vanno e organizzandosi da basso per cominciare a metterci mano; analizzando i costi delle bollette e autoriducendo l’importo da pagare (come sta iniziando a fare il coordinamento Noi Non Paghiamo), contro la speculazione incontrollata delle società di energia e il sostanziale avvallo di queste pratiche da parte del governo; oppure contravvenendo in modo sistematico e collettivo agli odiosi vincoli di fedeltà aziendale che, come abbiamo visto bene negli anni di pandemia del Covid, servono solo a tappare la bocca ai lavoratori affinché non denuncino le malefatte e le magagne dei loro posti di lavoro.
Sono questi solo alcuni esempi, primi passi da attuare per invertire il corso delle cose, per creare la base del coordinamento delle organizzazioni operaie e popolari che porti alla costruzione di un governo di emergenza del paese.
Scendiamo in piazza e organizziamoci per far fronte dal basso agli effetti più gravi della crisi!
Facciamo diventare ogni cantiere delle grandi opere inutili una barricata su esempio dei No Tav della Valsusa! Nessuna speculazione sul nostro territorio! Sono le masse popolari a dover decidere dove impiegare le risorse e come reperirle per mettere mano al dissesto del territorio, per rimettere in sesto i servizi pubblici e le infrastrutture necessarie, per creare posti di lavoro utili e dignitosi.
Né Giani, né Meloni, né Draghi! No ai governi delle Larghe Intese di ieri, di oggi e di domani!
P.CARC, Federazione Toscana
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Pubblichiamo qua sotto l’appello di lancio della manifestazione
NO GIANI DAY: IN PIAZZA CONTRO I MISFATTI DEL GOVERNATORE DELLA TOSCANA
Il coordinamento apartitico “Movimenti Toscani per la Libertà” (MTL), invita tutta la cittadinanza toscana, le aggregazioni sociali di qualunque tipo e la stampa al No Giani Day. L’iniziativa si terrà sabato 21 gennaio 2023 a Pisa, con concentramento alle 14.00 in piazza Vittorio Emanuele II, e corteo per le vie della città.
Ogni cittadino parteciperà senza simboli né loghi, per togliere il focus a divisioni e individualismi e dare risalto alle tematiche trattate e all’unità dei cittadini toscani.
Alla gestione scellerata della cosa pubblica a livello regionale, di cui il governatore Giani è l’ultimo, ma forse anche il principale di una lunga lista di rappresentanti, contrapponiamo le nostre proposte per la Toscana che vorremmo.
La nostra regione è vittima di una concentrazione di impianti inquinanti ad alto impatto ambientale e basi militari ad alto rischio, e a questa devastazione si aggiunge la gestione aziendalistica della sanità pubblica, piegata agli interessi dei colossi privati.
Noi chiediamo invece:
· La tutela del territorio e gli interventi di messa in sicurezza.
· Un rapporto armonioso con l’ambiente, quale fonte di vita e non di profitto.
· Una sanità efficiente per tutti, rispettosa della dignità e delle scelte dei pazienti.
· Una politica di vera pace, incentrata su dialogo e interazioni nonviolenti.
· La partecipazione attiva dei cittadini e la libertà di espressione e informazione.
Hanno già aderito al No Giani Day: CliVa – Toscana; CUB – Toscana; CARC – Toscana; Comitato Liberi Insieme per la Salute – Piombino; CO.S.AR (Comitato Sanitari Arezzo); L’Arengo – Firenze; Libera Scelta – Elba; Comitato “La Piazza” – Piombino; STOP GP Alta Valle del Tevere; Movimento per la Terra; Resistenza Siena; Extinction Rebellion – Firenze; No Mega Impianto Eolico Monte Giogo di Villore – Mugello; Reciproco Soccorso Rosignano; 9MQ (che effettuerà la diretta streaming).
Il coordinamento Movimenti Toscani per la Libertà