Siamo entrati nel vivo della campagna elettorale per le elezioni regionali che si svolgeranno nei prossimi mesi. Nelle prossime settimane in particolare saranno ambiti di interesse nazionale le elezioni in Lombardia e Lazio, che si svolgeranno il 12-13 febbraio 2023. Queste hanno e avranno uno specifico valore nella politica nazionale e per quanto riguarda la stabilitร del governo Meloni.
Alcuni episodi avvenuti nella scorsa settimana in Lombardia mostrano bene la cifra non solo dello scollamento tra le masse popolari e tutti i candidati delle larghe intese, quanto della loro necessitร e volontร di farla finita con questi figuri!
Oltre a questo episodio, il 7 dicembre a piazza della Scala a Milano sindacati di base, associazioni, comitati e singoli riuniti nel Comitato Referendario NO CAROVITA e Noi Non Paghiamo si sono dati appuntamento per contestare la presenza della Meloni e della Von Der Lyen alla prima della scala e per lanciare un referendum popolare contro il carovita.
ร chiaro che tutti questi personaggi – da Fontana (Lega) fino alla Meloni, passando per la Moratti (ex FI e adesso terzo polo) – che da decenni affamano e uccidono le masse popolari piรน o meno in maniera aperta, vanno cacciati dal governo del paese e delle regioni, fino allโultima amministrazione comunale! Devono essere fermati nelle politiche di devastazione e morte che mettono in campo. In Lombardia la gestione criminale della pandemia ha precise responsabilitร attribuibili a Fontana e alla sua giunta, ma Majorino โ re del โvorrei ma non possoโ โ non ha fatto niente di diverso dal reggere il sacco a tutti quelli che hanno sulle spalle quelle responsabilitร .
Quello che serve sono amministrazioni che mettano un tetto ai prezzi, che coprano le bollette di chi non puรฒ piรน pagare con fondi pubblici, che rilancino il Reddito di cittadinanza con progetti comunali impiegando per un lavoro utile e dignitoso, che entrino nelle aziende private per farle funzionare e non morire, che invertano la rotta dei tagli alla sanitร e allโistruzione.
A fronte della situazione e di questo compito perรฒ tutte le forze politiche che si oppongono alle larghe intese sono attraversate da scossoni interni e da attriti che si manifestano nella concorrenza delle une contro le altre. Italia Sovrana e Popolare รจ implosa ed ha finito la sua corsa, Unione Popolare รจ intrecciata in questioni interne che somigliano a regolamenti di conti e gara a primeggiare piรน che alla costruzione di una forma organizzativa adeguata alla realtร emersa con le politiche del 25 settembre.
Quello di cui cโรจ bisogno, di cui le masse popolari hanno urgente bisogno, รจ che le forze come Unione Popolare funzionino da coordinamenti di forze e realtร e che tutte le altre organizzazioni e partiti antisistema rafforzino il legame per allargare lโunitร dโazione. Tutte queste forze devono cominciare ad agire da subito, congiuntamente, per sostenere comitati e organizzazioni a trovare soluzioni, contribuire con fondi, relazioni e strumenti รจ il modo per costruire un peso di queste forze nelle giunte. Un peso tale da rendere giunte e regioni ingovernabili alle larghe intese e al governo Meloni fino a imporre amministrazioni dโemergenza decise dai collettivi e comitati operai e popolari.
Lโincapacitร di presentarsi alle elezioni unite in unโunica coalizione anti sistema conferma i limiti emersi nelle scorse elezioni politiche ed รจ un segnale di debolezza da parte dei principali capi politici di queste forze. Facciamo sรฌ che la campagna elettorale sia lโoccasione per mettere in campo azioni radicali e congiunte. Le forze anti larghe intese devono agire in questa direzione ed esprimere esponenti capaci di farlo. Serve capire quali sono le azioni giuste da mettere in campo e superare le divisioni? Serve capire chi sono questi esponenti? Per capirlo non devono affaticarsi a combattere tra di sรฉ e lanciarsi tiri mancini, ma chiederlo alle masse popolari!
Chiedetelo alle masse popolari, nelle cittร , nei quartieri, nelle scuole e nelle aziende. Organizzate delle consultazioni popolari! Il Collettivo di Fabbrica della Gkn รจ riuscito ad organizzare un referendum per decidere del futuro della fabbrica facendo votare oltre 16.000 persone e creando 189 seggi. Possono certo farlo anche PaP, PRC, PC di Rizzo, PCI, Ancora Italia Sovrana e popolare ecc.! Possono farlo per costruire lโunitร dโazione necessaria!
A situazione straordinaria soluzioni straordinarie!
Non รจ piรน tempo di buio e divisioni, facciamo luce!