Sabato 12 novembre dalle ore 18,30 presso la Sala dell’Arsenale a Piombino, in occasione della Festa della Riscossa Popolare si terrà un dibattito sul tema Rigassificatore, guerra e carovita: usciamo insieme da questa deriva!
Le Feste della Riscossa Popolare che si stanno svolgendo in diverse città della Toscana e non solo, sono occasioni di discussione politica per costruire un’alternativa concreta per la vita delle masse popolari, per favorire la moltiplicazione e il coordinamento delle organizzazioni operaie e popolari, il loro rafforzamento politico e organizzativo.
Comprendono anche momenti ricreativi come la cena sociale, che si terrà dopo il dibattito a partire dalle 20,30.
Il dibattito che si terrà a Piombino non può di certo prescindere dall’imposizione di un rigassificatore nel porto che ha travolto la città negli ultimi mesi in nome dell’emergenza e dell’indipendenza energetica dell’Italia, e che ha visto i piombinesi in prima fila nel difendere territorio e diritti calpestati.
L’emergenza questa volta è stata costruita sulla guerra che si sta svolgendo in Ucraina, seppur il conflitto ha solo peggiorato una tendenza che era ben visibile fin dall’anno precedente nei mercati europei. Ma non solo: tra gennaio e maggio di quest’anno la quantità di gas esportata da operatori italiani è stata superiore del 578% rispetto al 2021 e tuttavia, il governo Draghi e gran parte delle forze parlamentari hanno sostenuto e sostengono la necessità di realizzare nuove infrastrutture, soprattutto per l’importazione e la distribuzione di GNL.
Le politiche antipopolari del governo Draghi, prima, e del nuovo governo Meloni oggi (già dalle prima battute e prese di posizione è chiaro che ne è il degno successore!), fatte di asservimento ai gruppi imperialisti USA e alla NATO, si manifestano non solo nel mandare armi in Ucraina e nel militarizzare il territorio del nostro paese, ma anche nella strategia energetica emergenziale che blocca, attraverso sanzioni di guerra, il rifornimento di gas dalla Russia (da cui il nostro paese si riforniva a prezzi bassi e stabili grazie a contratti a lunga scadenza) per affidarlo alle multinazionali della filiera del gas liquefatto (di cui gli Stati Uniti sono il maggior produttore) e che in Italia è gestito da SNAM: altro che energie rinnovabili e abbandono del combustibile fossile!
E’ ormai sotto gli occhi di tutti l’inefficacia di queste sanzioni nel fermare il conflitto, sanzioni che ricadono gravemente sulle spalle delle masse popolari del nostro paese e accelerano lo smantellamento delle aziende (energivore e non)!
Il Governo Draghi, da una parte ha garantito profitti per 20 anni alle multinazionali del gas, e dall’altra ha affossato la pianificazione delle energie rinnovabili. Questo è il quadro che sta dietro alla decisione di installare una serie di rigassificatori nel nostro paese.
Non sarà certo il “riscatto” dal gas russo e l’installazione di rigassificatori che garantirà il calo dell’ingiustificato aumento di bollette di gas, luce e benzina. Questi dipendono da manovre speculative di società finanziarie controllate in gran parte sempre da gruppi imperialisti USA; manovre contro le quali le compensazioni previste nel memorandum Giani sono solo promesse al vento, che tra l’altro consistono in misure già previste per questo territorio dichiarato Sito di Interesse Nazionale (SIN) e che appunto non sono mai state realizzate in 30 anni, come i piombinesi sanno bene!
Quanto succede a Piombino è una delle manifestazioni concrete dello sfascio del sistema capitalista, a cui prima il Covid e poi il conflitto in Ucraina hanno dato un’accelerazione, pur non essendone la causa. Non è un destino segnato, anzi gli operai e le masse popolari possono “approfittare” della situazione prendendolo in mano, dando battaglia senza tregua e con ogni mezzo (anche illegale purchè legittimo, come blocchi stradali e del porto, scioperi senza preavviso, irruzioni in ogni ambito istituzionale e non) a una classe dominante che offre solo miseria economica e sociale, devastazione ambientale e guerra.
E’ ora di lottare per conquistare il mondo migliore, non per difendere il mondo marcio in cui viviamo!
Si deve osare sognare e osare praticare l’unità d’azione degli operai, degli studenti e degli ambientalisti, dei disoccupati e delle donne, delle partite IVA e i commercianti, del ricchissimo mondo dell’associazionismo per decidere cosa si fa a Piombino qui e ora contro l’installazione di un’opera inutile e dannosa come il rigassificatore, per la difesa e il miglioramento della sanità e scuola pubblica e il ripristino dell’ospedale di Villa Marina, per le bonifiche, per gli smantellamenti in sicurezza degli impianti della ex Lucchini e porre le basi di una siderurgia ecocompatibile, per risolvere il problema della discarica di Colmata, per il Lavoro utile e dignitoso.
Partecipate alla Festa della Riscossa Popolare per contribuire al confronto, al coordinamento e allo sviluppo della lotta di classe necessaria per la rinascita di Piombino!
Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
cell. 3496331276
La Segreteria Federale Toscana del P.CARC