[Pisa] 8 ottobre: presidio contro guerra e carovita in piazza XX Settembre

La Federazione Toscana del Partito dei CARC Invita tutti a partecipare al presidio popolare con microfono aperto contro guerra e carovita il prossimo sabato 8 ottobre alle ore 17:00 in piazza XX Settembre a Pisa.

Le elezioni hanno decretato la vittoria della coalizione di centro-destra, ma la solfa non cambia! Guerra, carovita e devastazione ambientale sono sempre più dei macigni che pesano sulle spalle delle masse popolari. Il punto è che non possiamo fidarci o delegare le soluzioni dei nostri problemi a chi ci ha portato nel baratro: organizziamoci dal basso contro guerra, carovita e devastazione ambientale!

La battaglia contro il progetto dell’ennesima base militare a Coltano, fa il paio con quelle dei comitati contro la base americana di Camp Darby e con le mobilitazioni contro il rigassificatore di Piombino.

Il conflitto in Ucraina, fomentato e foraggiato dalla NATO, ha enormi ricadute sulle masse popolari del nostro paese, a partire dalla militarizzazione dei territori, fino all’aumento incontrollato dei prezzi dell’energia, dovuto sia all’interruzione delle forniture di gas dalla Russia, sia alla speculazione sfrenata dei capitalisti. In tutto questo, la tutela dell’ambiente è passata non in secondo ma in terzo piano.

Se fino a qualche mese fa la classe dominante e i capitalisti italiani e stranieri giocavano a fare i paladini del clima e, opportunisticamente, stanziavano fondi su fondi per le energie rinnovabili, all’indomani dell’apertura del conflitto in Ucraina Draghi già parlava di riaprire le centrali a carbone (!!!). Adesso invece l’asse si è spostato su altre “soluzioni”, comunque estremamente dannose per le masse popolari: c’è in ballo la proposta di riapertura delle centrali nucleari (in barba, anche questa volta, ai risultati del referendum del 2011…) e l’acquisto già effettuato da SNAM (società a partecipazione statale) di due navi rigassificatrici da piazzare una nel porto di Piombino e una a Ravenna. Due costosissime infrastrutture che, oltre a non essere la soluzione né per il rimpiazzo delle forniture russe (il gas non sarebbe minimamente sufficiente), né per il caro energia (il gas liquido che importeremmo dagli USA è costosissimo), mettono a repentaglio la sicurezza delle masse popolari.

Discorso simile vale per il territorio pisano, dove la militarizzazione cresce costantemente: Camp Darby si sta dotando di nuove infrastrutture, come il ponte ferroviario recentemente inaugurato, potenziando la base e molto probabilmente anche i mezzi e gli armamenti presenti al suo interno. Dall’altra parte la base di Coltano non è stata realizzata come da progetto solo per l’opposizione delle masse popolari del territorio, dei comitati, delle componenti politiche cittadine contrarie a questa imposizione. Ma è solo questione di tempo prima che le Larghe Intese tornino all’attacco.

Piombino e Coltano sono due battaglie ancora tutte da giocare e ne decideranno le sorti non i governi e i governanti che si susseguiranno, ma la mobilitazione e il coordinamento delle organizzazioni operaie e popolari.

Siamo in una situazione di straordinaria instabilità. Una situazione nella quale ciò che decide, che è determinante, non è quello che fanno o non fanno le Larghe Intese, ma quanto e come gli operai, i lavoratori e le masse popolari organizzate si pongono come nuova classe dirigente. In questa situazione, succederà quello che le masse popolari organizzate faranno succedere.

Per questo abbiamo organizzato questo presidio in piazza a Pisa, per promuovere il confronto tra le organizzazioni e i comitati, tra i partiti e le forze contrarie all’agenda Draghi-Mattarella, nell’ottica di alimentare il coordinamento tra queste e altre realtà e rendere il paese ingovernabile alla classe dominante.

Manifestazioni, scioperi, non pagamento delle bollette, presidi, picchetti: è tutto legittimo ciò che va negli interessi delle masse popolari, al di là del fatto che sia “legale” o meno, secondo le leggi della classe dominante.

Per far fronte a queste emergenze serve un governo di emergenza delle masse popolari organizzate! Solo la nostra classe ha interesse a risolvere davvero i problemi, non a cercare false soluzioni che vanno solo ad ingrassare gli speculatori e trascinano il paese in guerra!

Contro la distruzione perpetrata dalla classe dominante serve un piano, un piano che possono elaborare e attuare pezzo dopo pezzo solo le masse popolari organizzate.

Per questo invitiamo tutti a partecipare al presidio dell’8 ottobre, ad organizzarne di altri, a fare rete per strutturare scioperi, scioperi delle bollette, manifestazioni, occupazioni. Il Partito dei CARC sostiene a ogni livello la mobilitazione delle masse popolari organizzate!

Partecipiamo tutti alla manifestazione del 20 ottobre a Piombino contro il rigassificatore!

Partito dei CARC – Federazione Toscana

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