Ieri mattina gli studenti e le studentesse del Collettivo politico del Liceo Manzoni di Milano hanno occupato la scuola per confrontarsi sull’emergenza climatica, l’alternanza scuola-lavoro e i risultati delle elezioni politiche del 25 settembre.
VOGLIAMO DIRLO CHIARAMENTE, ALLA MELONI, A CONFINDUSTRIA, A CHI CI REPRIME: NON SIAMO PIÙ DISPOSTI A TIRARCI INDIETRO, FAR FINTA DI NULLA E ASPETTARE CHE VOI CAMBIATE LE COSE
[Dal comunicato dell’assemblea diffuso dagli studenti]
Come Partito dei CARC esprimiamo pieno sostegno agli studenti del Liceo Manzoni. L’iniziativa è da prendere come esempio, deve essere replicata nelle scuole di tutto il paese: non aspettiamo che si insedi il prossimo governo, un governo che continuerà a portare avanti il programma di sottomissione alla NATO e all’UE, di smantellamento dell’istruzione pubblica, di criminalizzazione e repressione dei comunisti, degli studenti e dei lavoratori organizzati!
Negli ultimi anni il diritto allo studio è stato oggetto di attacchi senza precedenti: dalla chiusura di scuole e università durante il lockdown (mentre ci si continuava a contagiare e morire nelle fabbriche) all’imposizione di una misura repressiva come il green pass per poter seguire le lezioni in università. La vera e propria strage di studenti (tre morti dall’inizio dell’anno, non si contano i feriti) sull’alternanza scuola-lavoro, poi, mostra anche agli occhi più miopi cosa sono i giovani delle masse popolari per la borghesia: niente più di carne da macello e manodopera gratuita.
Ma l’ultimo anno è stato anche teatro di grandi mobilitazioni, in tutta l’Italia ha iniziato a soffiare un vento di riscossa, gli studenti sono tornati a lottare fianco a fianco agli operai, come è successo a Firenze, sull’onda della mobilitazione del Collettivo di Fabbrica della GKN.
Oggi gli studenti e le studentesse si trovano nella situazione di dover fare di più e meglio: non hanno bisogno di un altro governo delle Larghe Intese! È giusto mostrare fin da subito che Giorgia Meloni, un’altra esecutrice dell’agenda Draghi, già ministra alla gioventù del governo Berlusconi, non è ben accetta fra gli studenti.
Allora, che ogni scuola diventi un focolaio di lotta e organizzazione sull’esempio del Liceo Manzoni, rendiamo il paese ingovernabile agli sciacalli in giacca e cravatta!
Gli studenti organizzati devono irrompere nel teatrino della formazione del nuovo governo e costruire i rapporti di forza necessari per imporre dal basso le misure che servono per rifondare il diritto allo studio!
Lo faranno tanto meglio, quanto più si coordineranno con i collettivi di lavoratori delle aziende a rischio di delocalizzazione, con i comitati popolari che promuovono autoriduzioni delle bollette, con i comitati ambientalisti che chiedono la fine della partecipazione alla guerra contro la Federazione Russa, per le ricadute negative che questa ha sul rifornimento energetico e non solo.
Sono tutti problemi ai quali la classe dominante non vuole e non può dare una soluzione: mettiamole ancora di più i bastoni fra le ruote, dichiariamo lo stato d’emergenza per imporre dal basso un governo d’emergenza degli studenti e dei lavoratori!
Fare come gli studenti e le studentesse del Liceo Manzoni di Milano!
10, 100, 1000 occupazioni per rendere il paese ingovernabile ai partiti delle Larghe Intese propinatori dell’agenda Draghi!