Sabato 27 agosto una delegazione del PCARC ha partecipato alla quarta manifestazione indetta dai comitati che da inizio giugno lottano contro l’installazione di un rigassificatore nel Porto di Piombino. A differenza delle precedenti manifestazioni, questa volta c’erano i candidati alle prossime elezioni politiche, tra cui quelli legati alle larghe Intese che hanno raccontato tante balle e buone intenzioni rispetto alle posizioni che assumeranno in parlamento sul caso Piombino. Questa lotta ormai è diventata un caso nazionale e sta mostrando chiaramente i danni fatti in campo energetico, ambientale e lavorativo che hanno fatto i vari governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni. Politiche pienamente sostenute e proseguite dai partiti dell’agenda Draghi.
Nella piazza la nostra delegazione è intervenuta portando questi contenuti ed è intervenuta, tramite il nostro compagno Lino Parra, per mettere in evidenza il ruolo dei comitati in questa lotta e anche l’uso che si deve fare di questa campagna elettorale. Abbiamo ribadito che oggi è necessario che non bastano programmi radicali, servono azioni radicali! I candidati che dicono di volersi schierare con le masse popolari devono imboccare questa strada e sostenere l’organizzazione e la mobilitazione dei comitati, promuovere e sostenere quelle azioni radicali che siano effettivamente funzionali a portarci fuori dallo stato di emergenza e dalla politica guerrafondaia, per costruire un governo che faccia gli interessi delle masse popolari, un governo di blocco popolare!