«Se non si comprendono le radici economiche del fenomeno, se non se ne valuta l’importanza politica e sociale, non è possibile fare nemmeno un passo verso la soluzione dei problemi pratici del movimento comunista e dell’imminente rivoluzione sociale.
L’imperialismo è la vigilia della rivoluzione sociale del proletariato. A partire dal 1917 se ne è avuta la conferma in tutto il mondo».
V.I. Lenin
Per raggiungere una comprensione abbastanza avanzata del mondo che dobbiamo trasformare bisogna inquadrare i suoi eventi, personaggi e operazioni nella storia di cui sono parte: l’epoca finale della società borghese, l’epoca della rivoluzione socialista. Lo scritto di Lenin che presentiamo è per la concezione comunista del mondo la continuazione delle opere di Marx e di Engels. Illustra il seguito della storia della società borghese dopo la fase denominata “macchine e grande industria” descritta nel capitolo 13 del primo dei 3 libri di Il capitale, che nei due paesi più avanzati dell’epoca (Gran Bretagna e Usa) copre all’incirca il periodo 1750-1875. In essi e in altri gli anni 1875-1900 costituiscono il periodo del passaggio dalla società basata sulla produzione capitalista di merci (beni e servizi) alla società in cui predomina il capitale finanziario e speculativo e la produzione di merci è ridotta a parte indispensabile ma limitata delle attività della classe dominante.
Ancora oggi gran parte degli esponenti che con maggiore convinzione si dichiarano marxisti tra gli animatori di gruppi e organismi derivati dalla frammentazione del movimento comunista, cercano di interpretare il corso delle cose trattando di crisi cicliche al modo in cui ne hanno trattato Marx ed Engels descrivendo la società borghese dell’Ottocento quando la produzione di merci era ancora la principale attività dei capi della classe dominante. Lenin nello scritto che presentiamo, anche se non entra in merito alla sovrapproduzione assoluta di capitale di cui Marx aveva prospettato l’avvento (capitoli 13, 14 e 15 del libro III di Il capitale) e che è la fonte dell’imperialismo, illustra chiaramente come il capitalismo incentrato sulla produzione di merci ha dato luogo al capitalismo incentrato sulle operazioni finanziarie e sulla speculazione. Il capitale finanziario e speculativo è oggi la parte di gran lunga predominante del titolo al comando dell’attività altrui di cui si fa forte la classe dominante che fa incombere sull’umanità la catastrofe ecologica e della Terza guerra mondiale. Sta a noi comunisti dei paesi imperialisti superare i limiti (il rivendicazionismo sindacale e politico, l’elettoralismo e il militarismo) che ci hanno nel passato resi impotenti e ancora ci ostacolano nel mobilitare e dirigere le masse popolari a organizzarsi e instaurare il socialismo.
Titolo: L’imperialismo, fase suprema del capitalismo
Autore: Vladimir Ilic Lenin
Anno: 2022
Pagine: 160 pp.
Formato: 210×148 mm
Prezzo: 15,00 euro
Collana: Prima ondata della rivoluzione proletaria e i primi paesi socialisti.
Editore: Edizioni Rapporti Sociali
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