[Reggio Emilia] Sulla Festa al Campovolo e le elezioni di settembre

In un suo recente post su Facebook in occasione di una sua visita al Campovolo dove è in corso l’allestimento della Festa del suo partito, il sindaco Vecchi, afferma che “tutte le feste, di tutte le forze politiche, hanno in sé un valore politico e partecipativo che va riconosciuto e apprezzato”. È lo stesso sindaco che poche settimane fa vessava con minacce e controlli chiunque desse spazio ai comunisti o perseguisse una politica culturale e associativa autonoma dal suo partito, lo stesso sindaco il cui partito votava con la Lega Nord in consiglio comunale una mozione tesa a criminalizzare il Circolo ARCI Tunnel e il suo Presidente, colpevoli di aver ospitato una festa politica e un concerto. È lo stesso sindaco che ha cercato di impedire con ogni mezzo lo svolgimento della Festa della Riscossa Popolare promossa dal P. CARC, senza peraltro riuscire a pregiudicarne il successo.

Contemporaneamente il PD può svolgere le proprie attività all’interno di spazi comunali o associativi, portati a credere che collaborare con il PD sia utile a “evitare problemi” con l’amministrazione e ottenere da essa supporto per le proprie attività.

L’utilizzo a scopo di partito delle prerogative dell’amministrazione comunale è dimostrato, in modo alquanto emblematico, dallo svolgimento della festa del PD presso l’arena Campovolo, per giunta nell’area denominata “IREN Green park”, finanziata dalla multiutility locale privatizzata dal PD a discapito dell’interesse dei cittadini. Un’azienda un tempo di proprietà pubblica che, per scelta del PD, è ora governata da manager espressione della grande finanza che hanno come priorità i propri compensi e i profitti degli azionisti anziché gli investimenti sulla rete per dare un servizio migliore tutelando maggiormente l’ambiente, il controllo dei prezzi delle bollette per contenere il carovita e i diritti dei suoi lavoratori. Un’azienda che quest’anno, pur proseguendo nella vertiginosa espansione del proprio debito, ha conseguito profitti stellari grazie alle bollette record che ha fatto pagare ai propri utenti.

Sarebbe meglio che il PD si preoccupasse di coprire il buco milionario generato dalle precedenti edizioni di Festareggio a danno di artigiani e fornitori prima di organizzare feste per fare campagna elettorale, tanto più che il loro programma lo conosciamo avendoli visti all’opera nel governo guidato dal banchiere Draghi che tanto ha contribuito a peggiorare la condizione dei lavoratori e delle masse popolari del nostro paese tra guerra, gestione criminale della pandemia, carovita e distruzione dell’apparato produttivo e dei posti di lavoro.

Lavoratori e cittadini reggiani non si faranno ingannare dai trucchi da imbonitori messi in campo dal partito che rappresenta a livello locale il sistema affaristico delle Larghe intese che tanti danni ha fatto alla nostra città tra privatizzazioni, cementificazione selvaggia e inquinamento ambientale, esternalizzazione e riduzione dei servizi ai cittadini, degrado sociale ed economico.

Organizzarsi è urgente, prima delle elezioni del 25 settembre, per le elezioni del 25 settembre e dopo le elezioni. Per portare in parlamento il maggior numero possibile di eletti che si oppongono ai partiti delle Larghe Intese, che come “i ladri di Pisa, di giorno litigano e la notte rubano insieme”, è necessario dimostrarsi fin da subito determinati a lottare attraverso azioni concrete senza limitarsi a fare una campagna di opinione. Facciamo della compagna elettorale un’occasione di organizzazione e di lotta!

Avanti nella costruzione di un fronte unito contro il sistema delle Larghe intese, a Reggio e in tutto il paese! Che le realtà organizzate sul territorio e le masse popolari di tutta Reggio Emilia siano ancora una volta avanguardia nella lotta per una nuova liberazione nazionale!

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