Sostenere la campagna #BagnaMI!
Costruire ovunque comitati che si occupano del verde pubblico e dei problemi dei quartieri!
Veniamo a conoscenza tramite socialnetwork che molti cittadini milanesi si sono mobilitati, attraverso l’hashtag #BagnaMI, per far fronte all’emergenza siccità andando spontaneamente ad innaffiare le piante più fragili nei parchi della nostra città.
Salutiamo con piacere questa iniziativa poiché dimostra nel concreto che organizzandosi le masse popolari possono fare fronte all’inerzia delle istituzioni e sostituirle in piena regola: nei fatti queste persone sono andate a mettere mano alle mancanze di una amministrazione che ha fatto della tutela del verde mera propaganda, salvo poi continuare l’opera di devastazione del territorio, un esempio sono le magre campagne di piantumazione alberi come ForestaMI, quando non addirittura il taglio degli alberi anche in tempi di lockdown.
L’amministrazione Sala è la principale responsabile della grave situazione in cui versa il verde pubblico a Milano.
Le operazioni di greenwashing da parte del sindaco sono innumerevoli, una fra tutte la partecipazione ai cortei del Fridays for Future: ma al di là delle dichiarazioni e delle passerelle a parlare è la pratica.
Le misure non prese sono quelle che pesano di più sulla salute, sul portafoglio e sulla dignità dei lavoratori e lavoratrici milanesi: quegli stessi lavoratori che si stanno mobilitando, usando il loro tempo libero e che sono la vera spina dorsale della città di Milano!
Un esempio su tutti, MM SpA, azienda di proprietà del Comune di Milano, dichiara che la rete idrica milanese perde circa il 41% dell’acqua immessa nel circuito. Mai che Sala avesse fatto una ordinanza straordinaria per eliminare o anche solo limitare queste perdite, con buona pace di chi addita a sprecone chi si fa una doccia di 10 minuti!
La mobilitazione dei volontari nella campagna #BagnaMI dimostra, inoltre, che è necessario creare nuovi posti di lavoro con lo scopo di manutenere ed ampliare le zone verdi della nostra città: solo così l’egregio lavoro di cura che i volontari stanno portando avanti nel loro tempo libero sarà valorizzato appieno e sarà garanzia di continuità.
La privatizzazione della gestione dell’acqua, nonostante l’esito del referendum sull’acqua pubblica del 2011 (oltre 95% a favore dell’acqua pubblica), è un processo in corso: Sala e accoliti cercano di usare la crisi idrica in funzione dello smantellamento della gestione pubblica, per dimostrare che “il pubblico non funziona”, in funzione di preparare le condizioni affinché la gestione dell’acqua sia privata! Ecco spiegata l’inerzia e la lascività del Comune di Milano!
La mobilitazione dei volontari nella campagna #BagnaMI insegna che per sbarrare la strada alla siccità, alla privatizzazione del servizio idrico e per la tutela del verde pubblico occorre organizzarsi collettivamente, costruendo comitati in ogni quartiere che organizzano assemblee ed eventi per:
– ampliare la partecipazione alle innaffiature (programmando eventi da far conoscere nei quartieri e sui social, mappando le piante più bisognose di cure, facendo turni in modo da non sovrapporsi,)
– confrontarsi insieme agli abitanti del quartiere per prendere misure concrete (fare una mappatura degli spazi verdi e pianificarne l’espansione, individuare le misure contro l’inquinamento ed il consumo del suolo attuabili fin da subito, etc)
– fare pressioni sui consiglieri comunali e di municipio perché usino le loro risorse (spazi di propaganda, mozioni, prese di posizione pubbliche etc) per la creazione di nuovi posti di lavoro.
Prossimi appuntamenti campagna #BagnaMI – zona 2:
DOMENICA 24 LUGLIO – ore 18.00 @ Parco Trotter – https://tinyurl.com/bagnami24luglio