USA: la Corte Suprema vieta l’aborto

Ripristineranno anche la caccia alle streghe?

Il 24 giugno la Corte Suprema degli Stati Uniti ha rovesciato la sentenza Robe vs Wade, con cui nel 1973 lo stesso organo aveva sancito in tutti gli USA il diritto all’aborto, secondo il sistema legislativo anglosassone per il quale le sentenze fanno giurisprudenza.

La questione diviene ora di competenza degli Stati federali: sono già sette quelli che ne hanno subito approfittato per vietare l’aborto, in alcuni Stati anche a fronte di stupri o malformazioni del feto. Una situazione che sconvolge la vita di milioni di donne delle masse popolari, riaprendo nel paese il tragico capitolo degli aborti illegali che mettono a serio rischio la vita delle madri.

Questa è la via del regresso verso su cui la borghesia conduce l’umanità. Quella stessa borghesia che non perde occasione per dire che il comunismo è un ideale superato, vecchio, morto.

È il caso allora di ricordare che il diritto all’aborto venne riconosciuto per la prima volta nell’Unione Sovietica, all’indomani della presa del potere da parte dei bolscevichi, il 18 novembre 1920. Non solo la pratica venne legalizzata, ma anche posta a completo carico della sanità pubblica.

Il diritto all’aborto è quindi un frutto diretto della prima ondata della rivoluzione proletaria mondiale cominciata con la Rivoluzione d’Ottobre. Da lì, solo con molti decenni di ritardo, sarà poi riconosciuto anche nei paesi capitalisti, costretti a rincorrere le conquiste che le masse realizzavano in URSS. Basti pensare che in Italia sarà legalizzato solo nel 1978.

Con l’esaurimento della prima ondata della rivoluzione e il crollo dell’Unione Sovietica, la borghesia ha inaugurato un’era di nera reazione, nel corso della quale sta attaccando ed erodendo tutti i diritti che era stata costretta a concedere quando il movimento comunista era forte. Solo la rinascita del movimento comunista e la nuova ondata della rivoluzione proletaria che avanza in tutto il mondo possono mettervi fine e inaugurare una nuova era di progresso per l’umanità.

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