Né con la loro normalità, né con la loro emergenza
Lo stato di emergenza lo dichiariamo noi
Stiamo preparando la Festa nazionale delle Riscossa Popolare che si svolgerà dall’11 al 16 agosto a Marina di Massa (MS).
Organizziamo la Festa nazionale dal 2006 e l’edizione di quest’anno sarà in linea con quelle del passato: iniziative politiche e culturali, stand con i libri, dibattiti, formazione, concerti e le altre classiche attività delle feste popolari, prima fra tutte la cucina. Ma quest’anno la Festa sarà anche un po’ diversa.
A dire la verità è dal 2020 che la Festa è diversa: nell’agosto 2020 l’abbiamo organizzata “nonostante la pandemia”. Non a dimostrazione di una qualche sottovalutazione della situazione sanitaria, ma a riprova del fatto che i comunisti e le masse popolari organizzate possono fare di più e meglio di quanto fa la classe dominante. Infatti la Festa fu un successo non solo perché dopo mesi di chiusure e divieti “c’era voglia di socialità”, ma soprattutto perché quella voglia di socialità siamo stati capaci di combinarla alla responsabilizzazione collettiva, necessaria a garantire la salute pubblica. Esattamente ciò che governo e istituzioni non hanno voluto né saputo fare (ricordate i focolai di Covid nelle discoteche per ricchi in Sardegna ad agosto 2020?).
Certo, c’è stato chi ci ha detto che non era il caso di organizzarla per i pericoli di contagio e per le responsabilità che ci stavamo assumendo. Infatti, quell’anno di feste politiche ce ne furono pochissime in tutto il paese. Noi ragionammo al contrario: la Festa andava fatta, anche perché a dispetto del nome “Festa”, il contenuto era prima di tutto politico.
Oggi, nel 2022, organizziamo la Festa nel contesto della guerra. Guerra contro la Federazione Russa (è inutile girarci attorno: il governo Draghi ha trascinato il paese nelle operazioni militari della NATO!) e guerra del governo, delle istituzioni e dei padroni contro i lavoratori e le masse popolari (dai morti sul lavoro a quelli per malasanità). Sull’estate si addensano nubi che preparano quello che accadrà in autunno: crisi energetica, economia di guerra, scarsità di materie prime, ulteriori chiusure di aziende, bollette alle stelle e prezzi fuori controllo… “Ma come, e voi fate una festa?”. Ebbene sì. Anzi, lavoriamo per fare una festa più ampia, coinvolgente, partecipata. Perché prima di tutto, la Festa nazionale della Riscossa Popolare è un’iniziativa politica, di dibattito, di organizzazione e di lotta.
Non abbiamo tutti gli elementi per entrare adesso nel dettaglio del programma dei dibattiti, dei seminari, dei tavoli tematici e delle altre iniziative (tutti gli aggiornamenti su www.carc.it), ma abbiamo ben chiaro il messaggio che attraverso la Festa rivolgiamo ai lavoratori e alle masse popolari, a chi ha “la falce e il martello nel cuore” e a chi sogna di vivere in un paese in cui detta legge la Costituzione del 1948: “Né con la loro normalità, né con la loro emergenza. Lo stato di emergenza dobbiamo dichiararlo noi per imporre il Governo di Blocco Popolare”.
La normalità della classe dominante è imposizione del programma comune della borghesia imperialista, è produzione e riproduzione di emergenze di ogni tipo, è devastazione e saccheggio del paese.
L’emergenza della classe dominante è aggravamento della situazione: maggiore sfruttamento, più speculazioni, promozione della guerra fra poveri (caccia al nemico pubblico) e intruppamento nella guerra fra Stati promossa dalla NATO, maggiore controllo e repressione più dispiegata.
Lo stato di emergenza dobbiamo dichiararlo noi, noi lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, precari, disoccupati, finte Partite IVA, studenti, pensionati… e dobbiamo organizzarci per rovesciare il tavolo: cacciare il governo Draghi e sostituirlo con un governo di emergenza delle masse popolari organizzate, il Governo di Blocco Popolare.
Ecco perché siamo ben convinti che discutere, confrontarsi, scambiare esperienze e soprattutto organizzarsi sia necessario. Ecco perché siamo decisi a organizzare la Festa nazionale della Riscossa Popolare e, anzi, lo facciamo con spirito di conquista e prospettive di sviluppo.
Come detto non abbiamo tutti gli elementi per entrare adesso nel dettaglio del programma, ma alcune informazioni possiamo già fornirle.
La prima è che sono disponibili posti nei campeggi attrezzati della zona (a un prezzo calmierato) e che per evitare di rimanere senza posto è meglio iniziare a prenotare. Nello stesso modulo di prenotazione è possibile fare presente ogni tipo di esigenza: cerchiamo di garantire a tutti la sistemazione migliore.
La seconda è che pur nel solco di una festa rivolta a tutte le masse popolari, stiamo organizzando specifiche attività per i giovani. Che siano già comunisti, che siano alla scoperta del mondo, che cerchino l’opportunità e il contesto per fare un’esperienza di vita collettiva e di sana socialità, alcune attività della Festa sono rivolte espressamente a loro. Mica per caso: se il comunismo è la gioventù del mondo, ai giovani di oggi servono soprattutto l’opportunità e gli strumenti per diventare protagonisti del presente e del futuro. Con la Festa intendiamo dare un contribuito in questo senso.
La terza è che si tratta di una festa anche per i bambini. Dal campeggio allo spazio bimbi, dalle giornate al mare alle attività di gruppo… Quindi, nessuno si scoraggi! Anzi, con i bambini che svolgono le “loro attività” sotto gli occhi di compagni che si dedicano a loro è più agevole partecipare a un dibattito, a un seminario… o darsi da fare nelle squadre di lavoro (per chi lo vuole).