[Reggio Emilia] Dichiarazione pubblica per la conferenza stampa del 10 maggio: giù le mani dai comunisti!

Abbiamo indetto questa conferenza stampa per due motivi.

Il primo è che Marco Vicini è membro del nostro Partito e il P.CARC non lascia mai da soli i propri compagni di fronte alla repressione. Siamo anzi convinti che la solidarietà sia uno dei principali strumenti nelle mani dei lavoratori e delle masse popolari. Per questo motivo, insieme alla conferenza stampa, abbiamo chiesto e chiediamo ai comunisti e alla parte antifascista, democratica e progressista della città di schierarsi accanto a Marco Vicini e all’Arci Tunnel, contro un’intimidazione che è anche un grave attacco alla libertà di espressione. Il presidio di oggi è dunque una prima risposta.  Ovviamente, accanto a ciò, ribadiamo la solidarietà alla P38-GANG.

Il secondo motivo di questa conferenza stampa è squarciare il velo della manipolazione politica e mediatica: l’attacco alla P38-GANG, al Circolo ARCI Tunnel e a Marco Vicini che ne è presidente è un tentativo di criminalizzare il movimento comunista.

Noi vogliamo ricordare che il concerto si è svolto nell’ambito della Festa dell’Unità Comunista, un’iniziativa che ha visto la partecipazione di vari partiti e organizzazioni che hanno fatto un passo concreto nella tanto invocata “unità”.

Il “convitato di pietra” al tavolo apparecchiato dalle autorità giudiziarie e da certa stampa è la rinascita del movimento comunista, che evidentemente impensierisce tanto i gruppi apertamente fascisti (Reggio Emilia Identitaria) che hanno sollevato “il caso”, quanto i “democratici” (PD e compagnia) che a parole difendono la libertà di espressione, ma nei fatti scatenano una moderna “santa inquisizione” con la scusa dell’apologia del “terrorismo”. 

Chi oggi si accoda al coro di condanna per “l’apologia del terrorismo” lanciata dai fascisti, lo fa per perseguire lo stesso obiettivo di coloro che hanno votato al Parlamento europeo, nel settembre 2019, la delibera che equipara comunismo e nazismo. Comunismo uguale nazismo e comunismo uguale terrorismo è il messaggio che il PD e la sua cricca di affaristi cercano di promuovere a reti unificate.

Ecco i motivi di questa conferenza stampa. Ma c’è di più.

Mentre i partiti borghesi e le loro quinte colonne nell’associazionismo, le autorità, le istituzioni e una certa stampa di regime fanno carte false per restringere ulteriormente la libertà di espressione

– il governo Draghi ha portato il paese in guerra contro la Federazione Russa (con il sostegno del PD che lucra sulla vendita di armi!),

– alle famiglie arrivano bollette da centinaia di euro (con il benestare del PD),

– il carovita avanza, insieme all’aumento della miseria (e il governo stanzia per le famiglie un’elemosina di 200 euro all’anno: grazie PD!).

– le aziende chiudono una dopo l’altra e i posti di lavoro spariscono (per le delocalizzazioni, per il caro energia, per le “sanzioni alla Russia”… al governo c’è il PD).

Il PD governa questa regione e questa città con una mano che stringe affari con la malavita (si veda l’inchiesta Aemilia: confermate 73 condanne) e con l’altra che fa affari con le grandi multiutility dei servizi (IREN), privatizza e chiude ospedali, devasta il territorio, cementifica. Lo fa in questa regione e lo fa in tutto il paese.

Chiunque alza la testa deve essere represso, isolato, denigrato e criminalizzato con ogni pretesto. È ciò che è toccato a coloro che si sono opposti alla gestione criminale della pandemia e al movimento NO Green Pass, succede a coloro che non si uniscono al coro dei servi della NATO e dei battaglioni neonazisti ucraini, succede in particolare ai comunisti.

Vogliamo parlare di anni Settanta al di fuori delle strumentalizzazioni? Sono stati il contesto di un grande movimento operaio, giovanile, popolare che, figlio della vittoria della Resistenza al nazifascismo, ha prodotto TUTTE le conquiste di civiltà e benessere per la classe operaia, per i lavoratori e per le masse popolari. Conquiste che oggi ci vengono strappate una ad una. Sono stati teatro di una feroce repressione di massa, delle stragi di Stato, delle torture nelle carceri contro i rivoluzionari prigionieri.

Sono stati una fase in cui ha infuriato la lotta di classe: tanti operai, tanti studenti e tante donne hanno lottato, hanno combattuto, e tanti sono morti, per un paese migliore, per fare dell’Italia un paese socialista.

Questo non si può rimuovere. Non lo rimuovono le autorità giudiziarie – che perseguitano anche un gruppo musicale e gli organizzatori di un concerto – né la classe dirigente attuale, né la classe dominante nel suo insieme.

Pertanto, prendiamo l’occasione di questo attacco, di questo tentativo di criminalizzazione, di questa intimidazione per affermare tre concetti:

1. la solidarietà è uno strumento che rafforza chi la riceve e chi la dà – e per questo lanciamo l’appello a sostenere la mobilitazione contro la criminalizzazione di Marco Vicini, dell’ARCI Tunnel e della P-38 GANG;

2. tutte le masse popolari sono unite oggettivamente dalla necessità urgente di cacciare Draghi, il suo governo e tutti i servi della NATO e della UE – e per questo lanciamo l’appello a coordinarsi e mobilitarsi per cacciare Draghi, ma soprattutto per imporre un governo di emergenza delle masse popolari organizzate;

3. soltanto la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato permette di riprendere il cammino dei partigiani che liberarono l’Italia dai nazifascisti, quello degli operai che tentarono l’assalto al cielo negli anni Settanta, lo stesso cammino che ha permesso alla gente di Reggio Emilia e del paese intero di scrivere le pagine migliori della loro storia.

Bisogna scrivere anche quelle del futuro.

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