Il popolo sardo si mobilita contro la NATO

A causa della presenza dei tre poligono NATO più grandi d’Europa, la Sardegna è una terra in cui fervono le mobilitazioni contro l’occupazione militare e l’inquinamento ambientale causato dai poligoni e dalle esercitazioni militari.

L’occupazione militare della Sardegna dura da decenni e da sempre la popolazione si oppone alla costruzione dei poligoni NATO (Capo Frasca, 1950-56; Capo Teulada, 1956; Salto di Quirra, 1956) e USA (La Maddalena, 1956). Particolarmente famosa è la rivolta di Pratobello del 1969 in cui migliaia di pastori, agricoltori e altri lavoratori del nuorese occuparono la zona fino ad ottenere lo stop alle esercitazioni dell’Esercito Italiano.

La Sardegna è stata ed è la base di addestramento di tutti gli eserciti NATO impiegati sui vari scenari di guerra: dalla Somalia all’Afghanistan, dal Libano all’Iraq, ai Balcani. Alle mobilitazioni degli ultimi anni è seguita una dura repressione da parte del Ministero dell’Interno: ad oggi sono oltre 50 i compagni e le compagne inquisiti a vari livelli.

Anche a seguito dell’escalation militare in Ucraina, l’ampio e variegato movimento sardo ha programmato una serie di mobilitazioni.

Riportiamo a seguire quelle di cui siamo a conoscenza:

26 febbraio: “Prepariamo la pace” – corteo a Cagliari.

1° marzo: manifestazione contro la guerra e la fabbrica di bombe RWM, a Villamassargia.

8 marzo: manifestazione contro la guerra alla base di Decimomannu.

13 marzo: assemblea generale contro la guerra a Bauladu.

16, 23 e 30 marzo: presidi contro la guerra presso l’aeroporto militare di Decimomannu.

19 marzo: assemblea pubblica contro la guerra a Cagliari.

31 marzo: presidio presso il tribunale di Cagliari in solidarietà ai compagni colpiti dall’Operazione Lince.

1° aprile: presidi contro la guerra a Cagliari, Sassari, Nuoro e San Sperate.

3 aprile: pranzo di solidarietà contro l’occupazione militare al circolo Sa Bena (Nuoro).

9 aprile: marcia popolare contro la guerra, presso l’aeroporto militare di Decimomannu.

12 aprile: assemblea di bilancio della marcia popolare contro la guerra e di programmazione delle future mobilitazioni e attività, a Cagliari.

25 Aprile: pranzo benefit a sostegno dei compagni colpiti dall’Operazione Lince a Ulassai.

22 maggio: corteo alle basi contro la guerra.

Il 28 maggio come P.CARC promuoveremo a Cagliari un’iniziativa di presentazione del Partito, con l’intento di alimentare il dibattito sulla crisi in corso, sulle mobilitazioni contro la guerra e sulla prospettiva. Solo attraverso la costruzione di un fronte ampio di lotta contro la guerra e la NATO, contro il governo Draghi promotore della linea interventista e per la costruzione di un governo d’emergenza delle masse popolari organizzate, si può far fronte al disastroso corso delle cose, assestare un duro colpo all’occupazione NATO della Sardegna e dell’Italia e farla finita con l’asservimento alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti.

Articolo precedente
Articolo successivo

Iscriviti alla newsletter

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

I più letti

Articoli simili
Correlati

Manuale di Storia contemporanea

La conoscenza della storia è uno strumento della lotta...

La lotta per la formazione

La formazione è un pilastro dell’attività del P.Carc. Si...

4 novembre in piazza: appello del Calp di Genova

Unire le lotte e le mobilitazioni contro la guerra...

Quando i sionisti attaccano hanno paura della verità

Liliana Segre e la denuncia all'attivista Cecilia Parodi