Il 31 marzo 2022 il Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova, con USB, ha indetto uno sciopero per sabotare la guerra contro il traffico di armi nel porto di Genova. Nella stessa giornata, ha indetto un’assemblea nazionale proprio sulla guerra. Quello che i portuali di Genova hanno affermato con forza è la loro opposizione all’economia di guerra e a tutto quello che ha portato alla situazione attuale, chiedendo l’applicazione della Costituzione.
Pochi giorni prima, il 29 marzo, a Napoli lavoratori e masse popolari, con in testa gli operai della Whirlpool e il movimento NO Green Pass, hanno duramente contestato la visita di Draghi, contestato come assassino. Al centro delle contestazioni le politiche guerrafondaie del governo e quelle criminali verso le masse popolari italiane. Lo stesso è avvenuto a Torino il 5 aprile, con contestazioni in diverse piazze della città.
Il CALP con le sue azioni mette seriamente in difficoltà il governo Draghi perché mostra a tutti i lavoratori italiani che tante delle leggi che il governo vara sono carta straccia se i lavoratori le sabotano. I lavoratori hanno la forza e il potere di rendere ingovernabile il paese a Draghi! Devono solo far valere la loro forza organizzandosi per mettere in campo iniziative simili e coordinandosi fra loro. Allo stesso modo le masse popolari napoletane e torinesi hanno reso impossibile a Draghi fare le sue passerelle e hanno reso evidente che ovunque va le masse popolari italiane possono rendergli ingovernabili le città.
Questi sono esempi di quello che va replicato, esteso e coordinato su tutto il territorio nazionale.
Il governo è già in bilico e diviso al suo interno, ma sono i lavoratori e tutte le masse popolari a dovergli dare la spallata per cacciarlo! Quegli stessi che devono decidere da chi deve essere formato un governo d’emergenza di cui c’è bisogno!
Che ogni posto di lavoro e ogni piazza diventino ambito di lotta per rendere il paese ingovernabile al governo Draghi e per boicottare la NATO e la sua guerra!