Il 28 febbraio 2022 la Sezione di Massa del P.CARC ha svolto la consueta lettura collettiva mensile di Resistenza. Abbiamo discusso l’articolo “GKN, una nuova fase della lotta”.
La lettura è stata pensata proprio per portare questi insegnamenti agli elementi avanzati della classe operaia massese con cui siamo in contatto. Per farlo nel migliore dei modi è stato invitato a partecipare anche Antonio Martello, operaio GKN, componente del Collettivo di Fabbrica e membro della Sezione di Prato del PC.
All’iniziativa erano presenti oltre i compagni della Sezione vari simpatizzanti. Fra questi anche alcuni operai, in particolare della Sanac (in lotta contro la chiusura) e della Baker Hughes (BH, ex Nuovo Pignone).
Il dibattito è stato avviato dall’intervento di Martello. Le sue considerazioni hanno trasmesso slancio e fiducia negli operai presenti. Antonio ha portato la sua esperienza diretta, illustrando sia i risultati che le difficoltà trovate nella costruzione del Collettivo di Fabbrica (CdF) e, in seguito, nella lotta contro la chiusura. Ha mostrato come tutto quello che è stato fatto e si farà magari non è facile, ma è possibile e necessario.
Ha sottolineato come, per costruire il CdF, si siano lasciate da parte le appartenenze politiche o sindacali per mettere al centro l’obiettivo della continuità produttiva e gli interessi dei lavoratori. Oggi la costruzione di un vasto coordinamento di forze operaie e popolari che il CdF promuove attraverso l’appello “Convergere e insorgere” e l’Insorgiamo Tour è lo strumento necessario non solo alla loro lotta particolare ma a quella più generale che deve porsi come obiettivo il ribaltamento dei rapporti di forza nel paese in favore delle masse popolari tutte e della classe operaia.
Il quadro della lotta GKN e il ragionamento sul ruolo della classe operaia nella costruzione del futuro del paese ha fornito agli altri operai concreti spunti di discussione. I lavoratori BH sono intervenuti esponendo le difficoltà incontrate in passato nella costruzione di un coordinamento di tutti i lavoratori (alla BH ci sono anche operai dipendenti di ditte esterne), difficoltà che possono essere superate solo con la costruzione di un’organizzazione che vada oltre la tessera sindacale e il profilo contrattuale; che vada oltre quelle RSU che ostacolano il processo unitario; che metta al centro la comune appartenenza di classe e la risoluzione dei problemi lavorativi. I lavoratori Sanac, a loro volta, hanno esplicitato l’intenzione di riversare gli insegnamenti della GKN nel lavoro in corso per costruire un coordinamento esterno all’azienda, che li sostenga nella lotta contro la dismissione e che sia capace di infondere coraggio a quegli operai che oggi sono sfiduciati e sentono di essere stati abbandonati a loro stessi.