Il servo della UE e della NATO mobilita l’esercito per condurre operazioni di guerra!
Serve la mobilitazione della classe operaia e delle masse popolari per impedirlo!
Valutare con attenzione i congedi anticipati, reparti in prontezza operativa “alimentati al 100%”, addestramento “orientato al warfighting”,”provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri e i sistemi d’arma dell’artiglieria”. Con una circolare il 9 marzo (scaricabile qui) lo Stato Maggiore dell’Esercito mobilita una serie di comandi dell’Esercito Italiano indicando loro di prepararsi sostanzialmente alla guerra. Sebbene il Ministero della Difesa smentisca, affermando che è una circolare “ruotinaria” (è di routine tenere in allarme i reparti d’artiglieria e prepararli alla guerra!) il testo parla chiaro e non lascia dubbi: si prevede la mobilitazione immediata di una serie di battaglioni, deve essere accelerata la disponibilità operativa di un reggimento d’artiglieria e garantita la massima disponibilità alla mobilitazione della truppa.
La circolare dello Stato Maggiore dell’Esercito, del 9 marzo 2022, fa il paio con l’invio di armi partite da Pisa e denunciato da USB Pisa in un comunicato del 14 marzo, che citiamo:
“Alcuni lavoratori dell’aeroporto civile Galileo Galilei di Pisa ci hanno informato di un fatto gravissimo: dal Cargo Village sito presso l’Aeroporto civile partono voli “umanitari”, che dovrebbero essere riempiti di vettovaglie, viveri, medicinali e quant’altro utile per le popolazioni ucraine tormentate da settimane da bombardamenti e combattimenti. Ma non è così! Quando si sono presentati sotto l’aereo, i lavoratori addetti al carico si sono trovati di fronte casse piene di armi di vario tipo, munizioni ed esplosivi.Una amara e terribile sorpresa, che conferma il clima di guerra nel quale ci sta trascinando il governo Draghi”. E rilanciano alla mobilitazione: “Chiediamo:
1) alle strutture di controllo del traffico aereo dell’aeroporto civile di bloccare immediatamente questi voli di morte mascherati da aiuti “umanitari”;
2) ai lavoratori di continuare a rifiutarsi di caricare armi ed esplosivi che vanno ad alimentare una spirale di guerra, che potremo fermare solo con un immediato cessate il fuoco e il rilancio di dialoghi di pace;
3) alla cittadinanza di partecipare alla manifestazione di sabato 19 marzo di fronte all’aeroporto Galilei (ore 15) sulla parola d’ordine “Dalla Toscana ponti di pace, non voli di guerra!”.
Mario Draghi vuole portare il paese in guerra: “Non siamo ancora in economia di guerra perché altrimenti avremmo già il razionamento, ma bisogna essere pronti” ha affermato Mario Draghi dalla reggia di Versailles dove il 10 e 11 marzo si è riunito con i suoi compari dell’UE. Nel frattempo prepara la proroga allo Stato di Emergenza sfruttando l’aumento dei contagi e il clima guerrafondaio che i gruppi imperialisti alimentano attraverso la stampa di regime, pronti all’intervento militare contro la Russia e in attesa di trovare l’appiglio giusto per giustificare l’ennesima guerra NATO!
Denunciare pubblicamente le manovre NATO e del governo Draghi sul suolo nazionale che alimentano l’escalation della guerra e preparano l’intervento militare italiano!
Indire scioperi, mobilitazioni, picchetti e animare azioni di protesta contro il tentativo del governo Draghi di trascinare il paese in una nuova guerra!
Non un uomo, non un soldo né un lembo di terra per la guerra imperialista!