[Pistoia] Solidarietà agli studenti del liceo artistico Petrocchi!

A distanza di qualche settimana dalla prima occupazione della scuola torniamo ad esprimere il nostro più completo sostegno e la nostra massima solidarietà agli studenti del liceo artistico Policarpo Petrocchi di Pistoia per la nuova occupazione del 9 marzo.

La violenza subita da alcuni giovani studenti che cercavano di entrare nella scuola per mano di un insegnante, la teatrale dimostrazione di forza della Digos pistoiese nel gestire la trattativa con gli occupanti e il tentativo di alcuni giornali di strumentalizzare le notizie anziché fare una reale ricostruzione dei fatti dimostrano che la lotta degli studenti del liceo artistico ha scosso la città e fatto paura!

Denunciamo infatti il comportamento di un insegnante che per impedire fisicamente l’entrata degli studenti nel plesso scolastico ha ferito 4 giovani, uno dei quali refertato con prognosi medica di sei giorni. I professori dovrebbero essere i primi a sostenere gli studenti che si mobilitano per mettere mano allo stato di abbandono in cui versa il liceo artistico di via S. Pietro! Dopo due anni di promesse del governo italiano che ha mostrato chiaramente di non avere la ben ché minima volontà politica di trovare soluzioni adeguate alle esigenze degli studenti (l’uso indiscriminato della DAD è un esempio, ma non è il solo), il bla, bla, bla del presidente della Provincia e del Provveditore sono stati l’ennesimo schiaffo morale dato agli studenti.

Di una gravità inaccettabile è stato il comportamento della Digos di Pistoia che in più occasioni ha utilizzato metodi “di stampo cileno” per intimidire gli studenti e dissuaderli dal continuare l’occupazione.

I “suggerimenti” della Digos a non denunciare il professore che ha ferito i 4 studenti (perché per occupazione, se maggiorenni, si rischia il carcere) e la schedatura degli occupanti fatti passare con il documento in mano di fronte alla telecamera, fanno il paio con il pugno duro usato dal governo in quest’ultima tornata di mobilitazioni studentesche nazionali che ci sono state in seguito alla morte del giovane Lorenzo Parelli.

Denunciamo anche il comportamento di alcuni giornalisti locali che, andando a cercare dichiarazioni e scrivendo articoli unilaterali, si sono prestati al gioco delle autorità e delle istituzioni borghesi che alimenta la divisione tra buoni e cattivi e prova a dividere il fronte del movimento studentesco.

La determinazione delle studentesse e degli studenti del liceo artistico a portare fino in fondo la loro lotta è stata d’esempio per tutti coloro che si rendono conto che le cose non possono più andare avanti così. I temi sollevati dagli studenti non riguardano soltanto loro, ma vanno alla radice del problema, investono tutta l’azione del governo e il modello di società capitalista. Questo apre non solo alla mobilitazione degli studenti che ancora non partecipano alle lotte e alla necessità di organizzarsi per imporre le misure che servono a soddisfare le loro esigenze, ma anche alla possibilità di rafforzare il legame tra gli studenti e le altre mobilitazioni, in particolare con quelle della classe operaia. 

La presenza di fronte alla scuola degli operai della GKN di Campi Bisenzio, di alcuni genitori e di cittadini pistoiesi solidali con la lotta degli studenti ha impedito che ambiziosi funzionari di polizia, per eccesso di solerzia o per ambizioni carrieristiche, imbastissero operazioni funzionali ad aggravare la situazione degli occupanti.

Il fronte operai-studenti-cittadini si allarga! Convergere per insorgere verso il corteo GKN del 26 marzo a Firenze!

La nuova classe dirigente dal basso del paese deve far valere la sua forza per cambiare lo stato di cose presente, quindi avanti fino alla vittoria!

Partito dei CARC,

Sezione di Pistoia

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