Il 22 gennaio abbiamo partecipato all’assemblea nazionale “Ora l’unità” promossa dalla rivista Cumpanis. Non abbiamo avuto la possibilità di intervenire, ma poco male.
Seguiamo lo sviluppo dell’appello sui territori e portiamo nelle assemblee locali il nostro contributo su come dare gambe a un percorso per l’unità d’azione dei comunisti.
Dopo l’assemblea nazionale abbiamo partecipato a due iniziative locali: quella del 9 febbraio a Pistoia e quella del 12 febbraio a Piombino.
La prima cosa che ci è saltata all’occhio è stata la diversità d’impostazione delle due iniziative: attenta ai ragionamenti generali quella di Piombino, volta a discutere di cosa fare alle elezioni amministrative quella di Pistoia. Ma anche questo testimonia della vivacità del percorso e anche delle diverse spinte che lo animano; è quindi un aspetto positivo.
Ad entrambe le iniziative hanno partecipato una ventina di persone. Non sono molte, ma rappresentano un ottimo punto di partenza! Venti persone che si ritrovano per discutere sul che fare oggi, dimostrano che il problema dell’unità è sentito.
In entrambe le iniziative sono stati toccati temi decisivi. Uno di essi, in particolare, ha animato anche le discussioni informali e i “capannelli” a margine: il rapporto con la classe operaia e la relazione fra comunisti e operai.
È chiaro che le differenze ideologiche di fondo si riflettono su ogni singola questione. In questo caso particolare la divergenza si può riassumere nella seguente domanda: agli operai serve un partito che possono votare oppure un partito su cui possono contare, che orienta la loro mobilitazione e che li organizza?
Che emergano le differenze è molto positivo e per quanto ci riguarda cercheremo di porre la questione in modo ancora più franco per consentire un passo avanti collettivo. Questo perché, in definitiva, costruire l’unità ideologica dei comunisti significa condurre una costante lotta ideologica. Per l’unità d’azione, invece, è sufficiente la volontà di fare fronte comune, ad esempio, per sostenere le lotte degli operai, degli studenti, di chi si attiva in difesa della sanità pubblica, dell’ambiente o contro la guerra imperialista.
Questo è lo spirito e l’obiettivo con cui stiamo intervenendo nelle assemblee territoriali.