Numerose manifestazioni e presidi sono stati fatti negli ultimi mesi da studenti delle scuole medie superiori e delle università per denunciare la morte di Lorenzo Parelli, ucciso durante l’ultimo giorno in alternanza scuola lavoro, la didattica a distanza che ha danneggiato psicologicamente troppi ragazzi, la fatiscenza degli istituti e la mancanza di personale, e altre problematiche strutturali del sistema scolastico.
La risposta, in particolare, del Governo Draghi e delle istituzioni è stata la repressione.
Esprimiamo la nostra solidarietà agli studenti manganellati a Milano e Torino. Ma la repressione non si è fermata qua!
Ieri, 11 gennaio c’è stato un altro tentativo da parte della Digos di reprimere e intimidire gli studenti, in occasione della manifestazione della Consulta degli studenti ad Arezzo.
Riportiamo la testimonianza di un giovane sedicenne del Liceo Musicale Petrarca di Arezzo, che dopo essere intervenuto è stato attenzionato dalle forze dell’ordine in quanto ciò che aveva detto è stato considerato “troppo spinto”.
Per tanto, la Digos ha chiesto direttamente agli organizzatori di lasciargli nome e cognome del ragazzo ma senza ricevere alcuna risposta. Questo becero tentativo della Digos di spaccare il fronte studentesco non è passato perché la solidarietà è un’arma ed è stata usata!
E’ un episodio molto grave! Esortiamo tutti gli studenti a denunciare pubblicamente qualsiasi forma di intimidazione, minaccia e limitazione della loro agibilità politica. Invitiamo anche le altre organizzazioni studentesche, e non solo, a rilanciare questa nostra denuncia e a solidarizzare.
Questa è la vera faccia del sistema capitalista, questa è la vera faccia del Governo Draghi!
Portiamo la nostra solidarietà al compagno del Liceo Petrarca e a tutti gli studenti che si organizzano e mobilitano contro i criminali che sono al governo.
Mobilitarsi e organizzarsi per rendere ogni scuola un focolaio di lotta, per imporre ai padroni i nostri interessi!