Da qualche giorno sul sito del (nuovo) Partito Comunista Italiano è disponibile la raccolta di una serie di pubblicazione che sia il (n)PCI, sia il P. CARC hanno divulgato dall’inizio della pandemia da Covid-19 ad oggi. Questa raccolta contiene articoli e documenti che vogliono essere strumento per la lotta di classe in corso.
In primo luogo, intende fornire spunti e ragionamenti per orientarsi in una situazione apparentemente confusionaria e “schizofrenica”: l’emergenza sanitaria ha acuito gli effetti della crisi in corso, ha messo nelle condizioni la classe dominante di dover alimentare l’intossicazione e la deviazione delle coscienze con la propaganda di guerra, la guerra tra poveri e le notizie spazzatura. Conseguenza di ciò è la grande confusione che si è creata che ha come unico scopo quello di non dare riferimenti certi a chi oggi vuole organizzarsi per lottare contro la gestione criminale della pandemia ma soprattutto per farla finita con la gestione criminale della società da parte della classe dominante.
In secondo luogo, vuole mettere in luce le decine, centinaia di esperienze di lotta e mobilitazione che sono esistite ed esistono per far fronte all’emergenza sanitaria, dal basso, e renderle spunto ed esempio di organizzazione. Dalle Brigate volontarie d’emergenza, alla lotta dei lavoratori per la sicurezza sul luogo di lavoro, fino alle mobilitazioni contro le restrizioni e le misure discriminatorie come il Green Pass (a danno solo delle masse popolari, non per chi ha i soldi per pagarsi la libertà) e la battaglia di infermieri e personale sanitario contro lo smantellamento della sanità pubblica, la vera causa dell’aumento dei morti per malattie curabili, per l’intasamento delle terapie intensive e per il disastro in cui versa l’assistenza sanitaria nel nostro paese.
In definitiva, vuole essere strumento per lottare con più consapevolezza, decisione e lungimiranza per far fronte al disastro in corso in termini positivi. La resistenza che le masse popolari oppongono alla crisi ha generato, genera e continuerà a generare organismi operai e popolari che si pongono alla testa della mobilitazione per far fronte al corso delle cose: le mobilitazioni sono aumentate di numero e di intensità, il malcontento cresce e si diffonde. Punta di questa mobilitazione oggi è la lotta del Collettivo di Fabbrica della GKN (Campi Bisenzio) che incarna la lotta per la difesa dell’apparato produttivo italiano, contro i licenziamenti e per una politica industriale che dia lavoro ad ogni adulto del paese. E’ esempio di quello che possono fare la classe operaia e le masse popolari se decidono di essere protagonisti del proprio futuro, se decidono di essere classe dirigente della società. La loro lotta è anche dimostrazione della necessità di costruire oggi un governo che sia espressione diretta della parte più cosciente, organizzata e combattiva delle masse popolari, il Governo di Blocco Popolare. La lotta per affermare un simile governo è il contenuto della lotta rivoluzionaria che i comunisti devono perseguire per la rinascita del movimento comunista, forgiare nuove schiere di rivoluzionari, imparare a orientare e dirigere la classe operaia per farla finita con la borghesia imperialista ed instaurare il socialismo!
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