[Reggio Emilia] Adesione del P. CARC alle mobilitazioni contro Draghi del 29.1

Cacciare Draghi: organizzarsi e coordinarsi dentro e fuori i posti di lavoro!

La sezione “Lidia Lanzi” di Reggio Emilia del Partito dei CARC aderisce alla giornata di mobilitazione cittadina di sabato 29 Gennaio contro il governo Draghi.

Questo governo incarna il commissariamento del nostro paese da parte della Troika (UE, BCE, FMI) ma la crisi politica del sistema di potere della classe dominante cresce e si estende (e la spettacolarizzazione dell’elezione del Presidente della Repubblica è un’ulteriore cortina fumogena di intossicazione per mascherare la difficoltà crescente a trovare “soluzioni”), come crescono e si estendono l’insofferenza e la ribellione delle masse popolari.

L’attuazione del “programma comune” di lacrime e sangue della classe dominante si traduce nel progressivo smantellamento dell’apparato produttivo, nelle delocalizzazioni, nei licenziamenti, nel peggioramento delle condizioni di lavoro, nelle speculazioni attorno alla distruzione del SSN, nella distruzione della scuola pubblica, nell’ulteriore attacco alle pensioni e nel carovita che, combinati agli effetti della gestione criminale che la classe dominante sta facendo della pandemia, spingono la classe operaia e le masse popolari alla mobilitazione: la “brace sotto la cenere” cova ovunque!

È quindi fondamentale che l’organizzazione delle masse popolari si sviluppi impetuosa anche nella nostra città, governata da quello stesso Partito Democratico che rappresenta un perno delle Larghe Intese al governo del paese e che a livello locale, insieme alla criminalità organizzata, realizza le stesse politiche antipopolari che promuove a livello nazionale chiudendo ospedali e tagliando i fondi alla sanità, devastando l’ambiente per fare spazio alla speculazione edilizia, permettendo che migliaia di persone si impoveriscono per poter pagare affitti esorbitanti ai palazzinari mentre migliaia di appartamenti rimangono sfitti per mantenere alti i prezzi, garantendo a Confindustria, al clero e alle cooperative amiche la possibilità di perseguire i propri interessi a discapito dei lavoratori.

Riteniamo che sia oggi più che mai necessario che tutti coloro che si oppongono al governo Draghi e al sistema poliziesco e mafioso del PD, in città e in regione, e sono determinati a mandarlo a casa lavorino insieme per una riscossa operaia e popolare che riunisca le ragioni

  • dei lavoratori che combattono per difendere i propri posti di lavoro e contrastare la distruzione dell’apparato produttivo del nostro paese rispondendo all’appello e seguendo l’esempio del Collettivo di Fabbrica della GKN di Campi Bisenzio (FI) sotto la parola d’ordine “Insorgiamo”;
  • del personale sanitario sottoposto a turni massacranti e a condizioni di lavoro inaccettabili a causa dei tagli alla sanità e al blocco delle assunzioni (firmato da Bonaccini);
  • dei lavoratori della suola costretti a vivere in una condizione di precariato crescente lavorando dentro edifici pericolanti dove le classi pollaio sono la norma e gli studenti vengono “valorizzati” con l’alternanza scuola lavoro (la morte di Lorenzo Parelli, 18 enne di Udine morto schiacciato da una trave durante le ore di alternanza scuola lavoro non è una fatalità o un tragico incidente: è il frutto delle politiche criminali contenute nel pacchetto della “Buona Scuola” di Matteo Renzi e della necessità dei padroni di avere manodopera a costo zero per le proprie aziende. La sua morte grida vendetta!);
  • di chi da mesi lotta contro le restrizioni crescenti, il Green Pass e la gestione criminale della pandemia.

Le nuove e ulteriori limitazioni d’accesso a luoghi quotidiani delle masse popolari sono una dichiarazione di guerra: bisogna cacciare Draghi e tutta la sua corte di sciacalli e speculatori che grufolano nella mangiatoia della pandemia al corto di centinaia di morti e decine di migliaia di contagi al giorno. Serve una mobilitazione generale in ogni posto di lavoro, quartiere e città fino ad imporre un governo di emergenza popolare!

Per queste ragioni invitiamo tutti a scendere in piazza sabato 29 Gennaio alle 15 in piazza Martiri del 7 Luglio insieme al coordinamento Uniti contro il Green Pass e alle 16.30 in piazzale Tricolore per la manifestazione cittadina “Quando tutto sarà privato saremo privati di tutto”.

Che il 29 gennaio sia un’ulteriore tappa di un percorso di riscossa in città: insorgiamo e convergiamo per far valere gli interessi della classe operaia e del resto delle masse popolari!

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