Ieri 25 gennaio 2022 dalle 19.00 abbiamo tenuto la terza edizione dello Sportello di Solidarietà Popolare, con la presenza del compagno Gianfranco Bignamini, segretario regionale del FISI, che era presente per rispondere alle domande dei lavoratori che stanno avendo problemi sul posto di lavoro a causa del Green pass.
Mentre preparavamo la sede in piazza San Giuseppe per l’iniziativa, due agenti in borghese hanno cercato di intrufolarsi nella sede perché informati dal commissariato dell’iniziativa e volevano capire come si svolgeva: quanto durava, il tema, se si sarebbe svolta all’interno o all’esterno della sede.
Alla nostra reticenza nel dare loro le informazioni che ci chiedevano, dal momento che l’iniziativa era pubblica e quello che volevano sapere lo potevano trovare online, hanno tentato la carta di essere lì per “tutelarci dai malintenzionati”.
La questura di Milano, dopo averci sequestrato per alcune ore il 4 dicembre e averci comminato complessivamente 8 multe, una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, un Daspo dal centro storico e averci informato che sono in corso indagini a nostro carico per violenza privata e interruzione di pubblico servizio, scomoda agenti della Digos per difendere il partito dei CARC dai malintenzionati che vogliono partecipare alle nostre iniziative!
Non avendo ottenuto da noi alcun tipo di informazione, i due agenti si sono tolti dalla porta, rimanendo in piazza per tutto lo svolgimento dell’iniziativa.
Nel mese di dicembre abbiamo lanciato lo Sportello di Solidarietà Popolare per resistere alla repressione di piazza e nei luoghi di lavoro.
Uno strumento per promuovere l’organizzazione contro la repressione; per promuovere le corrette pratiche per tutelarsi dagli abusi delle forze dell’ordine, per rompere l’isolamento dei tantissimi colpiti da denunce, multe, daspo, in particolare per le mobilitazioni contro il green pass; per sviluppare il coordinamento tra le diverse realtà che lottano contro le misure repressive e per alimentare il legame tra la repressione delle piazze e quella nei posti di lavoro.
Lo Sportello è un’iniziativa che ha avuto fin dal suo esordio, il 28 dicembre, un ottimo riscontro in termini di partecipazione. È un momento di confronto politico e per promuovere iniziative di lotta comuni, è per molti un ambito in cui trovare supporto e non sentirsi soli. È uno strumento per dare risposte concrete ai problemi che le masse vivono, come è per esempio la presenza del compagno Bignamini che ha risposto a tutti i quesiti posti dai lavoratori presenti.
Lo Sportello sta diventando un punto di riferimento per i lavoratori sospesi, che hanno problemi sul lavoro poiché isolati o abbandonati dai propri delegati sindacali. Sta contribuendo ad alimentare un coordinamento di tutte quelle energie positive che la repressione di piazza non è riuscita a fiaccare.
Questo è il vero motivo per cui la Questura di Milano scomoda due suoi agenti.
Quella di ieri sera è una provocazione, un tentativo di intimidire chi partecipa a queste attività, di provare a fare terra bruciata intorno al Partito dei CARC, e di scoraggiare a organizzarsi le decine di lavoratori che sono contrari al green pass e stanno lottando per abolirlo.
Le provocazioni non ci fermano!
Se il nemico attacca vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta!
Andremo avanti con tutte le iniziative necessarie per rispedire al mittente le provocazioni, gli arbitrii e gli abusi della polizia, fino a costringerli a fare marcia indietro sui divieti a manifestare, sul green pass e tutte le sue varianti, sul clima di repressione crescente: lo Stato di Polizia non deve passare!
Ma andremo avanti, innanzitutto, per fare anche di questa lotta particolare un tassello della lotta più generale per cacciare Draghi, imporre un governo di emergenza popolare che sia veramente rappresentativo della volontà, delle istanze, dei diritti dei milioni che nel nostro paese per vivere devono lavorare!
Invitiamo a non farsi intimidire e a partecipare numerosi anche ai prossimi Sportelli e alle prossime iniziative di lotta!
Partito dei CARC – Sezione di Milano Nord Est
Una sola parola vergognoso
E tutto quello che stanno facendo è antidemocratico.