Rilanciamo la nota di denuncia della FILCAMS di Pisa sulle condizioni di lavoro in cui si trovano alcuni lavoratori della Worsp di Pisa all’ospedale di Cisanello. Essere costretti a stare all’aperto in questa stagione (ma il discorso vale anche per l’estate, con 40° sulla testa) equivale senza mezzi termini ad attentare alla salute dei lavoratori. Questo non ci stupisce, in un paese governato dai capitalisti dove si contano oltre milleduecento morti sul lavoro all’anno (ieri un ragazzino di 18 anni è stato ucciso durante l’alternanza scuola lavoro, ultima frontiera dello sfruttamento voluta da Renzi e sottoscritta dai sindacati), dove la sicurezza dei lavoratori è considerata dai padroni “un lusso che non ci possiamo permettere”, per dirla con le parole dell’allora ministro Tremonti in riferimento alla legge 626.
E’ un sistema da spazzare via e, per questi motivi (più altre condizioni indegne, a partire dai salari da fame), alcuni lavoratori della Worsp si sono organizzati dallo scorso anno per mettervi mano. Hanno costituito un gruppo che si ritrova regolarmente, che comprende anche lavoratori senza tessera o di altri sindacati, in cui discutere della situazione e soprattutto agire; hanno aperto una pagina FB con la quale comunicare, sono andati spesso a dare solidarietà ad altri lavoratori in lotta come gli operai Piaggio, GKN, appalti ENI di Livorno, CSO di Scandicci.
Da subito, non appena si sono tesserati al sindacato, sono stati attaccati pesantemente dal padrone con trasferimenti e ferie forzati, intimidazioni e provocazioni di ogni genere. Ricordiamo che questa azienda riempie spesso le pagine dei giornali locali con interviste autocelebrative dei successi del “grande imprenditore” (è facile diventarlo trattando i lavoratori in questo modo), si appresta a curare la sicurezza del Festival di Sanremo mentre mette a repentaglio quella dei suoi lavoratori, mentre licenzia i delegati sindacali che osano contrapporsi a questa deriva. Come è stato fatto lo scorso 9 dicembre con Simone Casella, delegato sindacale e compagno della sezione di Pisa del P.CARC, che era andato a verificare le condizioni di un collega rinchiuso nella propria auto alle 23,30 della sera per ripararsi dal gelo.
Bene ha fatto la FILCAMS a denunciare quanto accaduto due giorni fa e a pretendere un intervento degli ispettori della ASL di Pisa, che non si capisce perché non siano già intervenuti dato che questa tiritera va avanti (ufficialmente) da novembre. Bene ha fatto la FILCAMS a indicare la responsabilità politica di questa situazione, che ricade sulle spalle dell’Azienda Ospedaliera i cui vertici sono da sempre informati della situazione ma che si sono sempre guardati bene dall’intervenire nell’appalto. Quanto accade è il risultato di anni di esternalizzazione dei servizi con cui le aziende (pubbliche e capitaliste) colgono due piccioni con una fava: abbattono i costi e in caso di problemi scaricano le responsabilità su quelli che stanno dopo di loro nella catena di direzione. La strage operaia di Torino del 18 dicembre è un esempio concreto di questa “impostazione”.
I lavoratori hanno indetto un presidio di protesta per il prossimo 5 febbraio sotto il Comune, sulla repressione aziendale e il “sistema” degli appalti, per informare le masse popolari della loro situazione indecente e coinvolgerle nella lotta per il lavoro dignitoso.
Sosterremo ogni passo che intendono fare per rilanciare la propria organizzazione, coinvolgere altri lavoratori, organizzazioni politiche e sindacali e imporre le misure che servono a cominciare dal reintegro del loro delegato sindacale.
La Segreteria Federale Toscana del P.CARC
Nuova denuncia della Filcams CGIL di Pisa:
VOGLIAMO CONDIZIONI DI LAVORO DIGNITOSE PER LE GUARDIE WORSP DELL’OSPEDALE DI CISANELLO!
Nella giornata di ieri, giovedì 20 gennaio 2021, una delle guardie giurate adibite al servizio di controllo del parcheggio A1 dell’ospedale di Cisanello è dovuta recarsi al vicino Pronto Soccorso per alcuni disturbi legati al freddo e alle intemperie patite durante il turno mattutino, iniziato alle ore 6. Dopo un paio di ore passate sotto una pioggia gelida, privo di qualsiasi riparo e nonostante la divisa invernale, ha chiesto il cambio alla propria Centrale Operativa perché non si sentiva bene. I sanitari del P.S., dopo analisi accurate di alcune ore, hanno per fortuna dimesso il lavoratore prescrivendo alcuni farmaci per il trattamento dei dolori respiratori e muscolo-scheletrici riscontrati.
Da mesi la FILCAMS CGIL di Pisa segnala le difficili condizioni di lavoro delle guardie Worsp addette al controllo del suddetto parcheggio, uno dei più distanti dalla struttura ospedaliera e utilizzato di recente anche come drive-trough per i tamponi rapidi gestiti dall’AOUP. Proprio con quest’ultima la sigla sindacale aveva avuto un incontro la scorsa primavera, al termine del quale aveva ricevuto rassicurazioni in merito all’imminente completamento di alcuni edifici simili a quelli da tempo presenti negli altri parcheggi dell’Ospedale. Ciò nonostante, ad oggi la struttura promessa non è stata ancora completata e il disagio degli operatori si è aggravato a causa del naturale peggioramento delle condizioni climatiche legato al cambio di stagione.
«Lo scorso 26 novembre abbiamo mandato un ulteriore sollecito a Worsp e AOUP, mettendo per conoscenza anche il Servizio di prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro dell’ASL Nord Ovest» racconta Matteo Taccola della segreteria della FILCAMS CGIL di Pisa. «Dall’’Istituto di vigilanza Worsp, assegnatario dell’appalto da oltre due anni, si sono limitati a risponderci dopo qualche giorno dichiarando che non credono ai disagi lamentati dai propri dipendenti e che non ritengono necessario che AOUP fornisca loro una struttura temporanea per ripararsi.»
«Si tratta dell’ennesima mancanza di rispetto nei confronti di lavoratori che chiedono solamente di lavorare in condizioni dignitose, come i colleghi degli altri parcheggi dello stesso sito ospedaliero,» continua il sindacalista, «da parte di una Società che, non contenta di non venire incontro alle semplici richieste dei propri dipendenti, ha anche licenziato in tronco il delegato sindacale che aveva segnalato con forza il problema. Adesso uno dei lavoratori addetti a quel parcheggio, dopo giorni passati al freddo, si è sentito male: non è accettabile che anche l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, che tutela la salute pubblica, quindi anche quella dei lavoratori, non si faccia carico del problema.»
Per questo la FILCAMS CGIL di Pisa ha provveduto in queste ore a chiedere l’intervento degli Ispettori dell’ASL di Pisa, per sollecitare tutte le parti in causa ad intervenire immediatamente, scongiurando il ripetersi di episodi come quello di ieri, se non peggiori.
Filcams CGIL di Pisa
Pisa, 21 gennaio 2022