Come sezione di Pisa del Partito dei CARC apprendiamo e divulghiamo il risultato di una prima vittoria, frutto di un anno di battaglia, dei lavoratori Worsp (vigilanza non armata all’ospedale di Cisanello e altre strutture della AUOP), a cui siamo stati più volte solidali nel loro percorso e al cui interno ci sono alcuni nostri compagni.
La lotta dei lavoratori Worsp per la dovuta trasformazione contrattuale sta portando ad un miglioramento netto delle condizioni lavorative, economiche e di vita. Questa si concretizza nell’aumento salariale netto del 25%, buoni pasto, contratto integrativo e quattordicesima per tutti quei lavoratori che fino ad oggi hanno lavorato sotto appalto dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana con un contratto irregolare, da OTS e non da GPG non armata come previsto dal capitolato d’appalto: un contratto estremamente a ribasso, con paghe da fame e senza i diritti più basilari. Senza questa giusta lotta i lavoratori avrebbero continuato a lavorare secondo contratti d’apprendistato illegali in condizioni per lo più di schiavitù: stipendi di 3,60€ l’ora lordi con turni di 12 ore consecutive, assenza di DPI in piena pandemia, assenza di postazioni sicure, assenza di servizi igienici essenziali, ricevendo le comunicazioni dei turni anche la notte prima per la mattina dopo e svolgendo mansioni all’interno dell’Azienda Ospedaliera non previste da contratto.
Questa battaglia è stata condotta dal Gruppo Lavoratori Worsp, un organismo nato nel posto di lavoro per far fronte ai problemi comuni e per trovare soluzioni, con costanza e determinazione nonostante i tentativi di sedare sul nascere la loro organizzazione e le intimidazioni e i ricatti da parte della dirigenza, con il costante sostegno del P.CARC: il legame fra classe operaia e comunisti è fondamentale.
Senza questa giusta lotta i lavoratori avrebbero continuato a lavorare secondo contratti d’apprendistato illegali in condizioni per lo più di schiavitù: stipendi di 3,60€ l’ora lordi con turni di 12 ore consecutive, assenza di DPI in piena pandemia, assenza di postazioni sicure, assenza di servizi igienici essenziali, ricevendo le comunicazioni dei turni anche la notte prima per la mattina dopo e svolgendo mansioni all’interno dell’Azienda Ospedaliera non previste da contratto.
La vertenza è stata sostenuta dal sindacato FILCAMS, al quale alcuni di loro (e altri colleghi via via) si sono iscritti innescando una condotta repressiva e antisindacale da parte dell’azienda, costringendo il sindacato a “correre” mantenendo saldamente in pugno l’iniziativa, portandolo a raggiungere questi risultati non indifferenti, tanto più in tempi di crisi dove i padroni non mollano niente.
L’organizzazione del gruppo di lavoratori e la partecipazione del resto dei colleghi, tanto più in una categoria non storicamente “di sinistra” come questa, sia d’esempio per tutti coloro che si definiscono comunisti e rifuggono dal mettere le mani in pasta in simili ambienti, sia di esempio per quelle realtà lavorative in cui vige il precariato, il ricatto, la repressione aziendale, e in cui il contesto di lavoro appare ostile al perseguimento di un obiettivo comune (differenze di contratti e di tutele per le stesse mansioni, lavori di aziende private che operano per il pubblico, continuo rinnovamento di personale, e via dicendo). Organizzarsi è possibile, con la scienza e coscienza necessari!
I lavoratori Worsp hanno risposto a tutte queste mancanze e violazioni di diritti con l’organizzazione, coinvolgendo lavoratori anche senza tessera: è la principale arma per ribaltare le carte in tavola e fare ingoiare al padrone la forza dei lavoratori, nonostante la repressione aziendale alla quale il gruppo ha fatto fronte
-legandosi con lavoratori di altri appalti e della sanità di Cisanello, con sindacati, comitati e consiglieri comunali solidali fino alla costruzione di un Primo Maggio di presidio e lotta ai cancelli dell’ospedale che ha visto una grande partecipazione (nonostante la pandemia in corso), ribadendo il diritto a manifestare oggi negato dal ministro Lamorgese e il governo Draghi;
– portando la propria solidarietà ad altri gruppi di operai in lotta come quelli della GKN di Firenze, della Piaggio di Pontedera, di Texprint a Prato, di Amazon e AVR a Pisa (la solidarietà rafforza chi la riceve ma anche chi la dà);
In questo mese la prefettura ha chiamato la maggior parte dei lavoratori per far firmare loro il decreto e trasformare così i propri contratti. Il gruppo di lavoratori sta vedendo concretizzarsi alcune delle richieste ma non per questo dovrà cessare la propria attività ed esperienza di organizzazione dal basso, partendo dal vigilare sull’effettivo rispetto degli accordi. Al momento, nonostante sia passato più di un mese dalla conferma in prefettura, una decina di lavoratori non sono ancora stati chiamati tra cui il delegato sindacale, che in questo percorso è stato uno dei lavoratori più soggetti a repressione e tentativi di isolamento. Denunciamo in modo aperto l’ennesimo attacco, chiamiamo consiglieri comunali e sindacato a intervenire subito per sanare una situazione che è marcia fin nelle fondamenta!
Permangono problematiche (sulle postazioni, sui turni, sul cambio di appalto…) e sappiamo bene che nella società in mano ai padroni ogni conquista dei lavoratori è precaria e va difesa con le unghie e con i denti; però la strada è stata aperta per arrivare a coordinarsi con altri lavoratori invischiati nella trappola degli appalti (come quelli dell’Aeroporto, di AVR, delle pulizie sempre ospedale di Cisanello), con chi combatte la precarietà come precarie storiche della Piaggio asserragliate sul tetto e le RSU combattive che non si piegano ai diktat di Colaninno, a tutti i lavoratori che non piegano la testa e a cui daremo come Partito il massimo sostegno. E’ sempre più urgente e necessario attivarsi per imporre il governo che serve ai lavoratori: per un lavoro utile e dignitoso e il diritto ad andare in pensione ad un’età decente, che avvii la reinternalizzazione e ripubblicizzazione di ogni servizio basilare, per riprendere in mano le nostre vite senza delegare più niente a nessuno: imporre il Governo di Blocco Popolare e avanzare verso il socialismo, la soluzione finale ai mali che ci affliggono, a cento anni dal Biennio Rosso e dalla fondazione del PCI!
Avanti lavoratori Worsp! Tutto il potere a chi lavora!
Il P.CARC è al vostro fianco e a quello di tutti i lavoratori di appalti e subappalti di Pisa!
Sezione di Pisa del P.CARC