[Pistoia] Respingiamo al mittente le intimidazioni di Digos e polizia! A fianco della classe operaia e delle masse popolari che si mobilitano per fare fronte agli effetti peggiori della crisi.

Pistoia, 20.11.2021

Nel pomeriggio di mercoledì 17 novembre, come di consueto da qualche mese a questa parte, eravamo di fronte ai cancelli dell’Hitachi Rail di Pistoia a fare il volantinaggio settimanale.

Stavamo portando ai lavoratori Hitachi Rail e dell’indotto l’invito scritto dal Collettivo di Fabbrica della GKN di Campi Bisenzio a partecipare all’assemblea che faranno domenica 21 novembre per discutere della prospettiva delle nazionalizzazioni e dello sciopero generale, quando improvvisamente, si sono presentati di fronte a noi due agenti della DIGOS pistoiese (un uomo e una donna). In un primo momento si sono limitati a fotografare la bandiera del nostro Partito e il manifesto dove argomentiamo l’importanza di organizzarsi, nella forma dei Consigli di Fabbrica degli anni ’70, prima che il padrone attacchi: farlo quando i licenziamenti e lo smantellamento delle aziende è già partito è troppo tardi. Subito dopo però, si sono incamminati verso di noi e ci hanno chiesto i documenti per identificati.

Apparentemente l’identificazione che ci è stata fatta può sembrare una cosa di poco conto, ma non così. Riteniamo doveroso denunciare pubblicamente questo tentativo di intimidazione da parte della DIGOS pistoiese per il semplice motivo che si inserisce a pieno nella strategia repressiva che il governo Draghi sta mettendo in campo nel vano tentativo di soffocare la resistenza spontanea delle masse popolari al procedere della crisi.

È del 9 ottobre la notizia che un gruppo di neofascisti di Forza Nuova è stato accompagnato dalla Polizia di Stato, con il lasciapassare del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ad assaltare la sede nazionale della CGIL. Dopo soltanto qualche giorno, il 13 ottobre, il Corriere Fiorentino pubblica la Fake News che una busta contenente un proiettile indirizzata al segretario della FIM CISL Toscana è firmata dal Partito dei CARC. Dopo soltanto qualche giorno iniziamo a ricevere diverse segnalazioni, da parte di compagni e compagne iscritti alla CGIL, sul fatto che all’interno delle Camere del Lavoro in Toscana “gira voce” che il P.CARC sia il responsabile dell’invio di proiettili al segretario fiorentino della FIM CISL, un chiacchiericcio alimentato da funzionari e dirigenti del sindacato.

Con la direttiva del Ministero dell’Interno del 10 novembre, il governo Draghi fa un ulteriore passo per cercare di contenere l’avanzata delle mobilitazioni politiche e sindacali dei lavoratori e delle masse popolari, che metterebbero a repentaglio la sua stabilità e le garanzie che ha dato alla Comunità Internazionale (UE in testa), ai padroni e finanzieri di essere in grado di attuare il loro programma. Con la scusa di “garantire gli affari, la “ripresa” e limitare i disagi causati dai cortei contro il Green Pass”, restringe il diritto di manifestare (non importa se contro il Green Pass o per altri motivi) e si appresta ad aggravare la campagna di criminalizzazione e la repressione contro chi “si mette di traverso” all’attuazione del suo programma. E’ un salto di qualità.

Fatti come questi non vanno lasciati passare sotto traccia, perché farlo porta a giustificare l’eliminazione dei diritti democratici, l’inasprimento delle misure repressive, il restringimento degli spazi di agibilità politica dei lavoratori e del resto delle masse popolari perpetrati del governo Draghi e dei partiti delle larghe intese che lo sostengono.

La nostra identificazione da parte della Digos è un chiaro tentativo di intimidazione verso chi interviene instancabilmente e con una linea d’avanguardia di fronte ai cancelli delle aziende, nelle mobilitazioni operaie e nelle manifestazioni delle masse popolari: promuovendo il coordinamento e la politica da fronte con altri partiti e organizzazioni per contrastare la guerra fra poveri, per cacciare il governo Draghi e per costruire un governo di emergenza popolare.

Per questi motivi invitiamo i partiti, gli organismi operai e popolari, i singoli che si dichiarano comunisti e antifascisti, i circoli ARCI, gli eletti in consiglio comunale a esprimere pubblicamente solidarietà alla sezione Pistoia del Partito dei CARC e a partecipare alle prossime iniziative che metteremo in campo sul territorio!

Partito dei CARC

Sezione Pistoia

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