Il P.CARC partecipa e invita tutti a partecipare allo sciopero degli studenti di sabato 20 novembre a Firenze, concentramento in Piazza San Marco alle ore 9:30.
Sabato gli studenti scenderanno in piazza contro le misure che stanno continuando a smantellare la scuola e università pubblica e il diritto allo studio. Questo non succede solo a causa della pandemia, ma è un processo che viene da molto lontano: classi pollaio, strutture fatiscenti, didattica di scarso livello, mancanza di professori, ecc. sono solo alcuni dei problemi a cui la mala-gestione dell’emergenza Covid ne ha aggiunti di nuovi: utilizzo massiccio della DaD, riduzione o eliminazione dei servizi collaterali come mense e trasporto pubblico (con grande danno di tutti i lavoratori impiegati), eliminazione degli spazi di assemblea e riunione.
In pratica adesso le scuole e le università sono ridotte a esamifici e tutti gli spazi di socialità (tanto per gli studenti quanto per la collettività) sono stati accantonati con la scusa del Covid. Il governo, con le sue misure criminali, sta dicendo chiaramente che lo shopping natalizio e le aperture dei negozi e ristoranti valgono molto di più che i diritti degli studenti!
Anche per questi motivi negli scorsi giorni molte sono state le occupazioni di istituti e università a Firenze e non solo (vari istituti fiorentini come il Calamandrei, il Rodolico, il Pascoli, il Polo scientifico di Sesto Fiorentino, la Torretta di Psicologia sempre a Firenze, il liceo Dini a Pisa, ecc.): gli studenti devono riprendersi i propri spazi e a loro va tutto il nostro appoggio!
E sanno di non essere soli. La classe operaia, con alla testa il Collettivo di Fabbrica GKN ha sostenuto e partecipato fin da subito alle iniziative dentro le scuole e università, alle assemblee, alle autogestioni e alle occupazioni. Perché se è vero che gli studenti di oggi sono i lavoratori di domani, che futuro si prospetta davanti a noi?
La classe dominante ha dimostrato che niente di buono può venire da un governo asservito alle logiche dello sfruttamento capitalista. La chiusura della GKN e di altre centinaia di fabbriche è un esempio, così come lo sono i miliardi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) destinati all’istruzione pubblica che in realtà sono solo un atro enorme favore ai privati per sfruttare ancora di più gli studenti e la scuola stessa per i loro interessi!
È ora di dire basta e di riprenderci il futuro! Possono farlo se si organizzano in ogni scuola e in ogni università, se cominciano a mettere mano direttamente ai problemi che ci sono, organizzandoci insieme ai professori e al personale. Fuori gli studenti hanno tanti, tantissimi alleati!
Lavoratori e studenti lottano ognuno per le proprie rivendicazioni particolari, ma la soluzione è una sola: dobbiamo farla finita con questo sistema marcio fino alle fondamenta, dobbiamo farla finita col capitalismo che inquina, uccide, licenzia, reprime ed elimina i diritti più basilari delle masse popolari per il profitto di pochi.
Dobbiamo costruire organizzazioni studentesche in ogni scuola, rafforzarle dove già ci sono, coordinarle tra loro per costruire un governo di emergenza che metta mano agli effetti più gravi della crisi aggravata dal Covid. Siamo in uno stato di emergenza? Allora servono misure di emergenza e solo le masse popolari possono prenderle!
Studenti e lavoratori uniti devono cacciare il governo Draghi e imporre un loro governo di emergenza. I lavoratori GKN stanno dimostrando di poter mandare avanti una fabbrica da soli, così come gli studenti in occupazione mostrano che da soli sanno molto meglio di ministri e governo cosa serve loro e cosa bisogna fare!
Da tante parti si sente dire che serve una rivoluzione, perché questo sistema è tutto sbagliato. È vero! Serve costruire un sistema socialista in cui le masse popolari non saranno più sfruttate e i giovani non saranno esuberi o carne da macello come lo sono oggi. È difficile, ma del tutto possibile.
La lotta di classe è l’unica strada positiva che i giovani proletari possono percorrere. Il futuro è luminoso se non lasceranno le decisioni in mano alla classe dominante. Organizzarsi fin da ora per costruire l’alternativa: il socialismo!
Per questo rinnoviamo a tutti l’invito a partecipare allo sciopero studentesco di sabato 20 novembre!
P.CARC, Federazione Toscana