In tutto il paese le contraddizioni alimentate dalla crisi del sistema capitalista si acuiscono. Da un capo all’altro del paese la lotta per il lavoro, contro lo sblocco dei licenziamenti e lo smantellamento del tessuto produttivo (ex Ilva, Whirlpool, Alitalia, GKN, Gianetti Ruote, Elica, ex Embraco ecc.), le lotte contro gli sfratti, per una istruzione pubblica e di qualità, contro la gestione criminale dell’emergenza sanitaria e per il potenziamento della sanità pubblica (assunzioni, nuove strutture, per una sanità territoriale, pubblica e gratuita ecc.) si moltiplicano di giorno in giorno. A queste, aggravate dall’emergenza da Covid-19, si aggiungono le proteste contro l’inefficienza dei governi a fronte della crisi climatica, le mobilitazioni contro l’applicazione del Green Pass per lavorare e tante altre mille forme di ribellione. E’ la resistenza più o meno organizzata al procedere della crisi, che cresce di intensità e con la quale i governi borghesi devono fare i conti. Non a caso prezzolati di regime si spendono con orpelli e discorsi da intellettuali nel giustificare in ogni modo l’azione e la repressione del governo Draghi contro chi oggi si mobilita per far fronte agli effetti della sua gestione del paese. Persino chi nei salotti televisivi si prodiga nel denunciare la repressione del governo Draghi, lo fa principalmente per promuovere la logica dei due estremismi: “se reprimete i fascisti, dovete reprimere anche i comunisti”. E’ in questa logica che si inquadrano gli articoli infamanti contro il P. CARC scritti dal Corriere Fiorentino del 12 e 13 ottobre scorsi, una logica che apre il campo (almeno nelle intenzioni) alla repressione poliziesca e alle persecuzioni giudiziarie contro il P. CARC ma in generale contro chiunque oggi si mobilita per far fronte agli effetti della crisi.
La classe dominante ha paura. L’esisto elettorale delle amministrative in importanti città come Roma, Milano, Torino, Trieste, Bologna, Napoli ecc, conferma il crescente scollamento tra le masse popolari e le istituzioni e uomini della classe dominante. L’astensionismo la fa da padrona, i partiti delle larghe intese progressivamente perdono voti, a conferma della sfiducia crescente e del malcontento popolare che si vede nelle piazze, fuori dai luoghi di lavoro e anche al loro interno, nella “maionese che monta” del malcontento e dell’insofferenza diffusa.
Mentre da un lato la classe dominante è costretta a intossicare, inquinare le coscienze alimentando la guerra tra poveri e la diversione dalla realtà (tra no vax e si vax, ad esempio) con programmi tv, articoli di giornale e interventi pubblici che dicono tutto e il contrario di tutto tranne che la verità, continua la sua azione di saccheggio e spoliazione delle risorse delle masse popolari (diritti, redditi, posti di lavoro, ecc.) e in questo senso vanno le intenzioni di smantellare la Quota 100, il Reddito di Cittadinanza, come se non bastasse lo sblocco dei licenziamenti e il carovita contro cui il governo non ha intenzione di muovere un dito. Di fronte a questi attacchi la resistenza spontanea cresce e si sviluppa fino ad un certo punto e laddove questa resistenza è promossa e canalizzata da un fronte di forze che si pone apertamente contro le Larghe Intese, contro il Governo Draghi, diventa un problema da gestire per la borghesia. La repressione quindi deve aumentare: da un lato, per tamponare la ribellione e il malcontento diffuso; dall’altro, per separare questo malcontento dalla forze più organizzate e dai comunisti.
L’antidoto alla repressione è lo sviluppo della solidarietà: una solidarietà che si costruisce nella lotta comune per far fronte alla crisi in corso, per cacciare il governo Draghi, per sostenere la costruzione di organismi di operai e lavoratori che difendono l’apparato produttivo, per costruire un fronte di forze anti Larghe Intese disposto a cacciare il governo Draghi e farla finita con il suo governo di malfattori, speculatori ed affaristi e costruire una nuova governabilità del paese, un governo che sia espressione degli interessi delle masse popolari e che sia rappresentativo e sostenuto dalla parte più organizzata della classe operaia e delle masse popolari. Noi chiamiamo tutto ciò Governo di Blocco Popolare. La necessità di spazzare via il governo Draghi ci pone di fronte alla necessità di porci l’obiettivo della costruzione di un governo alternativo ad esso. Un governo che abbia la forza delle più avanzate mobilitazioni in corso nel paese. In questa ottica la solidarietà di classe è un aspetto decisivo per porre un confine di demarcazione chiaro tra il nemico e il campo delle masse popolari. E’ possibile rendere gli attacchi repressivi un boomerang:
– continuando a denunciare pubblicamente tutti gli attacchi repressivi, anche quelli che apparentemente sembrano “di poco conto”. L’aspetto decisivo per indebolire un attacco repressivo è dimostrare che chi è stato colpito dalla repressione non è solo, non è isolato e anzi può contare sul sostegno di altri organismi, di altre organizzazioni e delle masse popolari ;
– chiedendo ed esprimendo la solidarietà verso tutti coloro che nel campo delle masse popolari sono colpiti dalla repressione indipendentemente da appartenenze sindacali e politiche e dalle tante differenze ideologiche e organizzative che caratterizzano il movimento delle masse popolari in questa fase. Dobbiamo far emergere sempre il carattere di classe della repressione e rimarcare il confine di campo tra la borghesia e le masse: è uno strumento della classe dominante e dei partiti delle Larghe Intese per cercare di fermare le lotte sociali, impedire l’organizzazione dei lavoratori, a prescindere dal tipo di “reato” che viene imputato a chi viene colpito.
– mettendo in campo tutte le operazioni necessarie per mantenere l’iniziativa nelle proprie mani. Ogni volta che un organismo cade nella trappola dell’autocensura o gioca “in difesa per non peggiorare la situazione” cede terreno al nemico e apre la porta a nuovi attacchi. Bisogna quindi estendere e moltiplicare le iniziative di lotta, di solidarietà e di organizzazione.
Nel ringraziare tutte le forze che finora si sono espresse a sostegno della Federazione Toscana del P. CARC, rilanciamo l’appello a organizzarsi in ogni luogo di lavoro, in ogni città e quartiere per cacciare il governo Draghi: contro i tentativi di criminalizzare le lotte sociali, contro il tentativo di imbavagliare la protesta che monta verso il suo operato, contro lo smantellamento del tessuto produttivo e per promuovere la riscossa di tutti i lavoratori e le masse popolari, costruiamo un fronte di organismi che collabora e unisce le forze!
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[Firenze] Solidarietà al P.CARC per l’infame accusa del Corriere Fiorentino
Dopo gli articoli del Corriere Fiorentino del 12 e 13 ottobre, che accusavano il P.CARC di aver mandato una lettera di minacce con annesso proiettile al segretario della FIM-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini, tanta è stata la solidarietà che ci è arrivata da organizzazioni e singoli di fronte a questa infamia.
Chi collabora con noi nella lotta quotidiana sui territori sa che questa è una montatura bella e buona (oltre che maldestra) che prova a criminalizzare il P.CARC nel gioco degli “opposti estremismi” dopo l’attacco di Forza Nuova alla sede della CGIL a Roma di sabato 9 ottobre.
Per questo abbiamo pubblicato una nota in cui rigettiamo tutte le accuse in merito e ieri, 15 ottobre, abbiamo tenuto una conferenza stampa sotto la sede del Corriere Fiorentino.
Al goffo tentativo di attaccare un’organizzazione che quotidianamente si impegna a fianco della resistenza e delle lotte delle masse popolari, in particolare della classe operaia, rispondiamo con la solidarietà dei nostri compagni di lotta che conoscono il valore del nostro lavoro. Qua sotto pubblichiamo i contributi che ci sono giunti fino ad adesso, ringraziando tutti i compagni che sono al nostro fianco nella lotta per invertire il corso disastroso delle cose nel nostro paese.
Rigettiamo il fango e le calunnie dei nostri detrattori!
La solidarietà è un’arma, usiamola!
P.CARC, Federazione Toscana
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Comitato Aurora del (n)PCI
13 ottobre 2021. Comunicato numero 28 del Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano
Solidarietà al Partito dei CARC
Il Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano esprime massima solidarietà al Partito dei CARC, oggetto di attacco sguaiato dal Corriere fiorentino con un articolo del 13 ottobre firmato da Simone Innocenti, quello che vent’anni fa iniziava la sua carriera squallida spacciando notizie false e denigratorie sul movimento comunista vendendole poi alla stampa berlusconiana, come fece in occasione del primo Social Forum Europeo, nel 2002 a Firenze.
Innocenti dice oggi che i CARC [che nel 2004 si sono organizzati in partito, NdR] avrebbero firmato insieme ai Nuclei Comunisti Combattenti (NCC) una lettera con un proiettile per il sindacalista Beccastrini della CISL.
Il Corriere fiorentino evidentemente considera bestie senza cervello e ignoranti le masse popolari se pretende credano che un partito che fa azione politica pubblicamente fino dalla sua costituzione sia così stupido da mandare a qualcuno un proiettile dando così agli organi della repressione possibilità di mettere termine a tutta la sua opera trentennale e di perseguitare tutti i suoi membri e i suoi simpatizzanti. Bestia è il Corriere fiorentino e chi gli dice cosa devono scrivere. Per di più accostano un partito pubblico come quello dei CARC a organismi comunisti combattenti che non esistono da tempo, e i cui militanti sono, tra l’altro, chiusi in carceri dove è loro comminato isolamento perpetuo in una forma che nemmeno il regime fascista osò adottare.
Il Comitato Aurora si associa al comunicato della segretaria della Federazione Toscana del Partito dei CARC (vedi su www.carc.it) e chiama ciascuno, singolo e collettivo, a esprimere la propria solidarietà al Partito dei CARC.
Ai compagni del Partito dei CARC e tutti gli operai, i lavoratori, i cittadini in lotta che sono obiettivo della repressione, della denigrazione, della falsificazione cui il regime è costretto sempre di più a ricorrere, a considerare che essere sotto attacco da parte del nemico significa essere sulla strada giusta!
Ed è motivo di orgoglio essere nemici di un governo come quello di Draghi, essere nemici dei suoi mandanti e dei suoi servi. Facciamo di ogni attacco occasione per la crescita della nostra coscienza, della nostra scienza della realtà, della nostra determinazione, della nostra forza.
Viva il Partito dei CARC!
Viva la Carovana del (nuovo)Partito comunista italiano!
Viva la lotta della classe operaia e delle masse popolari contro il governo Draghi!
Costruiamo un Governo di Blocco Popolare!
Riprendiamo la via della lotta vittoriosa contro il nazifascismo, avanti, fino a fare dell’Italia un nuovo paese socialista!
E l’ora della riscossa!
Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano
Movimento di lotta per la casa Firenze
TUTTO CIÒ CHE SI UNISCE FA PAURA!!
Il silenzio stampa sulle lotte, la repressione e soprattutto la calunnia , tutto ciò nel panorama delle lotte che si sono unite e che si uniscono .Percorsi condivisi,allargati al di là delle differenze soggettive ,lotte unitarie contro lo strapotere politico che ogni giorno toglie un mattoncino ai più fragili,da un posto di lavoro a una casa,da un diritto allo studio o alla sanità.
Ogni realtà che si è unita nelle lotte ha subito ignobili attacchi ( ben lo sappiamo noi del movimento ) questa volta è toccato al partito dei carc che si sono uniti da tempo ad altre realtà per costruire un percorso unitario di lotta che verte alla difesa dei diritti appunto casa , lavoro, sanità, istruzione e ogni fragilità che ci viene denunciata.
Inutile parlare delle mille iniziative,assemblee nei circoli ,manifestazioni e quant’altro serva alla costruzione di un percorso.
Al partito dei carc va tutta la nostra solidarietà e vicinanza per l’infame e infondata accusa di essere il mandante della busta contenente il proiettile al segretario della CISL da parte di una testata fiorentina e da un “giornalaio “( perché così si può solo definire chi fa sensazionalismo per vendere copie) . Notizia che non ha alcun fondamento visto che le altre testate compresa l’Ansa danno la notizia di “lettera anonima” .
Comprendendo appieno la pericolosità di tali calunnie possiamo soltanto essere solidali .
Miti e quieti come sempre
Movimento di lotta per la casa
Al fianco dei carc.
CUB Firenze
BASTA ATTACCHI STRUMENTALI ALLA SINISTRA ANTICAPITALISTA
Le notizie che accusano il partito dei Carc di responsabilità nelle minacce alla Cisl di Prato dei giorni scorsi, con invio di una missiva intimidatoria e di un proiettile inesploso, ci lasciano basiti e increduli; al contempo siamo seriamente preoccupati per quella che a tutti gli effetti assume i connotati di una montatura politica a danno di un’organizzazione della sinistra conflittuale fiorentina, con l’evidente obiettivo di colpirla tutta.
È assai sospetto che la questione sia divampata subito dopo gli attacchi alla sede CGIL di Roma, da parte di squadracce neofasciste, e dopo la proposta di legge per mettere al bando le organizzazioni di estrema destra. Non crediamo casuale che poco prima della evidenza delle minacce a Prato, le destre a livello nazionale hanno chiesto di introdurre nel dibattito la condanna di tutte le sedicenti azioni violente, anche da sinistra.
Esprimiamo solidarietà piena ai sindacalisti Cisl minacciati, come già fatto per l’attacco alla sede CGIL, in quanto riteniamo vigliacca e reazionaria ogni violenza nei confronti di sedi sindacali, che indipendentemente dalle posizioni assai diverse dalle nostre, rappresentano gruppi di lavoratori e pensionati; tuttavia allo stato delle notizie riteniamo la vicenda una mera montatura, utile a distrarre la opinione pubblica e screditare la sinistra anticapitalista toscana, di cui anche la Cub fa parte, che ha dimostrato in questi mesi forza e unità, come nello sciopero generale dell’11 ottobre e nel sostegno alle vertenze Texprint di Prato e Gkn di Campi Bisenzio.
Teniamo a precisare che da anni lavoriamo a Firenze con il Partito dei Carc, che ha collaborato a costruire, insieme alle altre organizzazioni della sinistra conflittuale, importanti iniziative sociali, politiche e sindacali, per i diritti fondamentali alla salute, alla casa, allo studio, al lavoro, al reddito, alla libertà di espressione.
Escludiamo che donne e uomini che conosciamo da anni e con cui abbiamo condiviso tante lotte e iniziative possono essere coinvolti in un atto così bieco.
È del resto impensabile che un’organizzazione pubblica e rintracciabile, mandi una missiva di minaccia firmata; una follia ridicola solo ipotizzarlo. Di fatto non ci risulta infatti che ad oggi alcun attivista del partito del Carc sia stato neanche sentito dagli inquirenti.
Peraltro solo una testata giornalistica locale ha attribuito ai Carc la paternità delle minacce, mentre tutti gli altri media hanno parlato di lettere anonime! Che si tratti di illazioni o di errori è comunque un atto grave, dannoso e illegittimo, che deve essere prontamente corretto!
Come Cub di Firenze esprimiamo solidarietà al partito dei Carc per l’attacco infamante subito e non consentiremo che sia infangato il percorso di classe e di massa che come sinistra conflittuale stiamo costruendo anche in Toscana, per un futuro di dignità e uguaglianza.
14 Ottobre 2021
CUB DI FIRENZE E PROVINCIA
Segreteria Provinciale Firenze del PRC
La Segreteria provinciale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra europea di Firenze esprime solidarietà alle compagne e ai compagni dei CARC del nostro territorio, colpiti da un articolo del Corriere Fiorentino, che li indica di fatto come responsabili dell’invio di un proiettile (in forma anonima) alla sede fiorentina della CISL.
In un clima pesante di aggressione alle organizzazioni sindacali, da parte di realtà come Forza Nuova, non ci si può permettere di sottovalutare la retorica degli “opposti estremismi”, che viene sposata in modo fin troppo diffuso con molto entusiasmo ed evidente imprecisione.
Purtroppo le smentite non riescono ad avere lo stesso impatto di una “notizia” che colpisce e criminalizza una realtà politica che in modo pubblico e trasparente porta avanti la sua attività politica.
USB Firenze
USB Firenze esprime solidarietà e vicinanza ai militanti del PCarc, gravemente infamati in un articolo del Corriere Fiorentino, che gli accusa di essere i responsabili dell’invio del proiettile al sindacalista della CISL. Non accetteremo mai che chi esprime posizioni dissidenti, in moto trasparente, dal quadro politico dominante venga in alcun modo criminalizzato.
COBAS Firenze
Rimaniamo senza parole di fronte alle notizie pubblicate dalla redazione del Corriere Fiorentino, che accusano il partito dei CARC di essere tra i firmatari della lettera inviata al segretario della Cisl, contenente un proiettile.
Ma cosa vogliamo aspettarci da un giornale che difficilmente pubblica notizie sulle lotte popolari e dei lavoratori, ma è sempre pronto a pubblicare dichiarazioni di chi governa questa città e questa regione?
È chiaro che dietro questa menzogna c’è un attacco a compagni e compagne sempre in prima linea nelle lotte sociali del territorio.
Come COBAS Confederazione esprimiamo tutta la nostra solidarietà al Partito dei CARC.
Fondo Comunista
Paolo, la mia/nostra solidarietà a tutti voi per le grossolane falsità del pennivendolo di regime (uno dei tanti pennivendoli). Come sappiamo questi metodi sono sempre stati usati dalla nostra “democrazia imperialista” per coprire le loro nefandezze ma la coperta è sempre più corta e mi pare non gli vada bene per niente!! A presto, un abbraccio, Marinella e Fondo comunista
Unione Inquilini Sede Provinciale di Firenze
Firenze, 16 ottobre 2021
Nel mentre esprimiamo solidarietà ad Alessandro Beccastrini, segretario della FIM-
CISL Toscana, in relazione alla ignobile lettera minatoria allo stesso recapitata unitamente ad un proiettile, la nostra sentita solidarietà e vicinanza, vada ai compagni dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo – C.A.R.C., la cui attività politica trasparente, onesta e generosa, conosciamo e apprezziamo da anni.
La radicalità delle lotta politica è imposta dalla necessaria resistenza contro le forze
della reazione che sovvertono sempre più l’assetto costituzionale dei rapporti sociali. Questa radicalità è espressa valorosamente dai compagni dei CARC, che notoriamente esprimono la loro azione politica con entusiasmo, idealità e a viso aperto.
Dunque è da respingere la mistificazione propagandistica e delegittimante che pare
trasparire nel poco, o troppo, ponderato articolo pubblicato il 13 ottobre sul Corriere Fiorentino, a tenore del quale si insinua con superficiale analisi e sulla base di dati del tutto frammentari, su cui gli investigatori faranno chiarezza, la tesi dell’esistenza di un movimento violento contro i sindacati del tutto indistinto, generalizzato, indifferenziatamente fascista e di sinistra.
Il sindacato è conquista di libertà, essi sono tra le espressioni più alte della
Costituzione nata dalla Resistenza che pone il lavoro e la tutela dei lavoratori quale
elemento fondante della Repubblica. Di questo i CARC, differenza dei fascisti
dell’ultima ora, non solo sono avvertiti ma sono fedeli custodi.
Il Segretario
Pietro Pierri