Con le Amministrative del 3-4 ottobre il PD locale, nella figura del candidato sindaco Matteo Lepore, tenta di mantenere inalterato il suo sistema di potere e abbiamo visto cosa ciò ha significato negli anni: cementificazione, speculazioni, perdita di posti di lavoro e allontanamenti dal centro sempre più “vetrina”, repressione e clientelismo. Il PD è nemico dei lavoratori e di chi vive la città!
Queste Amministrative, anche a Bologna, hanno valore politico nazionale poiché sono una sorta di referendum pro o contro le Larghe Intese e il governo Draghi: un indebolimento a livello locale di questo sistema alimenterebbe le contraddizioni interne “al palazzo” e indebolirebbe ulteriormente il governo.
Certo è che il gioco del teatrino della politica borghese può essere uno strumento per alimentare la lotta di classe in corso ma non è né l’unico, né il principale. In quest’ottica, riteniamo che lo sforzo comune debba essere quello teso ad alimentare la lotta comune contro Draghi, il suo governo e le Larghe Intese.
L’unico “voto utile” è quello che rafforza la mobilitazione e l’organizzazione dei lavoratori e del resto delle masse popolari, a partire dalla lotta contro lo smantellamento dei diritti (e gli attacchi ad essi come il Green Pass) e dell’apparato produttivo del territorio (a partire dalle chiusure nella logistica all’Interporto).
Per questo, le nostre indicazioni di voto per le amministrative bolognesi si basano sull’analisi della campagna elettorale di quei candidati e di quelle liste che hanno concretamente hanno dimostrato di mettere al centro gli interessi popolari: in altre parole, indicazioni per chi ha già iniziato a fare ciò che ha promesso in caso di elezione.
Entrando nel merito della tornata elettorale cittadina, di “nuovo” c’è che il PD locale, espressione particolare del sistema delle Larghe Intese nazionali, è riuscito nell’opera di cooptazione del M5S e di ambienti della sinistra borghese come Coalizione Civica, nel tentativo di apparire più vicino ai bisogni e agli interessi di chi vive e lavora in città.
Ma non è così: “il voto per Matteo Lepore in realtà è un voto per Legacoop e di questo devono essere coscienti gli elettori del M5S e di Coalizione Civica. La “santa alleanza” con il PD è mortale!” scrive giustamente il Comitato di Partito “Fratelli Cervi” del (nuovo) PCI nel suo comunicato n.10, a cui rimandiamo per un’analisi più approfondita sulla natura del PD locale e i motivi per combatterlo anche a queste Amministrative.
A questo ha fatto da contraltare la divisione (per motivi di concorrenza elettorale) nel campo della sinistra borghese, in particolare tra la lista di Potere al Popolo che candida Marta Collot e la lista Sinistra Unita che candida Dora Palumbo (sostenuta da PRC e PCI).
Tra queste ultime due, alla luce dei criteri sopra illustrati, si è distinta la lista di Potere al Popolo e per tanto diamo indicazione di voto per essa e per la sua candidata Marta Collot. Infatti, è la lista che più di altre si è prodigata nella promozione popolare nei quartieri (a partire dalla lotta agli sfratti), al sostegno delle mobilitazioni della classe operaia e contro la speculazione (ricevendo pure la visita della Questura durante una conferenza stampa contro l’ennesima speculazione edilizia).
A Potere al Popolo e a Sinistra Unita rilanciamo l’appello a collaborare sul territorio, combattendo i settarismi e mettendo al centro gli interessi reali delle masse popolari: difesa dei posti di lavoro, della Sanità, tutela ambientale, portando anche a Bologna la parola d’ordine lanciata dagli operai GKN di Campi Bisenzio “Insorgiamo”. La costruzione e la riuscita dello sciopero generale chiamato dal sindacalismo di base per l’11 ottobre è una tappa che consente di andare oltre la scadenza elettorale e dare prospettiva ulteriore alla cacciata di Draghi. Il governo di cui c’è bisogno è un governo di emergenza fatto con le teste dei lavoratori e della masse popolari organizzate e non sulle loro teste!
Diamo inoltre indicazione di voto a singoli candidate e candidati che hanno meglio interpretato gli interessi delle masse popolari:
per la lista di Potere al Popolo
– Eleonora Ferrari, candidata al Consiglio Comunale per il suo lavoro nella costruzione di una Sanità popolare con il Collettivo Materia Grigia e il percorso dell’Assemblea per la Salute del Territorio;
– Saverio Bianco, candidato nel quartiere Navile perché attivo nel comitato Fermiamo i Mostri Urbani in lotta per contro le speculazioni edilizie e di devastazione del territorio;
– Francesca Sanfelice, candidata al Consiglio Comunale per il suo lavoro nella lotta per la verità e la giustizia per le vittime Covid-19 nelle CRA/RSA della regione, esempio di lotta contro questo sistema criminale e per tutelare realmente la salute di tutte e tutti.
Per la lista Sinistra Unita
– Mauro Covili, candidato al Consiglio Comunale per il costante impegno nelle lotte cittadine e dei lavoratori nella Sanità.
Basta esattori di tasse per conto del governo! Basta soci di padroni, multinazionali, speculatori e mafiosi! Basta con i finti “amici” del popolo! Servono Amministrazioni Locali di Emergenza!
Dal governo popolare della città a quello del paese intero!
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Giovedì 30 settembre ore 10:00 in p.zza di Porta Ravegnana partecipa, in contemporanea con l’udienza di Appello, al presidio in solidarietà con gli antifascisti sotto processo che il 25 aprile 2014 difesero Reggio Emilia dalle scorribande di Matteo Salvini! (qui l’evento Facebook)