Quello che è successo alla GKN di Firenze è noto e si commenta da sé: questo è il risultato delle raccomandazioni di Landini e Co. a Confindustria, questo è il risultato dell’opera del governo dei migliori: sicuramente sono i migliori nel massacrare gli operai e le masse popolari di questo paese ma è per questo che Draghi avrà anche la fiducia dei padroni e degli speculatori ma di certo non ha e non può avere la fiducia nostra! Quello a cui stiamo assistendo non è nuovo, lo hanno spiegato bene i lavoratori e le lavoratrici della GKN: siamo davanti all’ennesima multinazionale che al pari della Whirlpool o di Arcerol Mittal viene nel nostro paese puppa i nostri soldi con lauti finanziamenti statali e con la pretesa di fare i propri porci comodi sfruttando forza lavoro, professionalità, risorse per poi decidere di lasciare a casa con una mail centinai di lavoratori insieme alle loro famiglie. Il governo Draghi ha sdoganato, ancora più degli altri governi, l’arroganza dei padroni che vogliono far pagare interamente ai lavoratori, il costo della crisi pandemica e cercano di farlo provando a piegarci con il cappio economico e con la repressione che ha raggiunto proprio in queste settimane il suo picco con l’uccisione di Adil e le tante aggressioni a danno dei lavoratori come quelli della Texprint di Prato.La situazione generale è certamente grave ma numerose sono le iniziative di lotta, di protesta, di opposizione, in tutti i campi della nostra società e l’assemblea che c’è stata ieri sera davanti allo stabilimento di cui gli operai si sono appropriati è un importante esempio ed è altrettanto importante dire che alla giornata di solidarietà di ieri (e alle tante altre che ci saranno) ci siamo arrivati non solo perché esiste un fronte di solidali, di compagni e compagne, pronto a muoversi nella nostra città ma anche grazie e soprattutto al lavoro sistematico e instancabile che negli anni hanno fatto i lavoratori di questa fabbrica vincendo battaglie importanti come quella di circa un anno fa proprio contro i licenziamenti che erano già stati annunciati. È per questo che crediamo che ci siano tutte le condizioni per vincere, perché esiste un gruppo di operai determinato a farlo e noi siamo con loro! Innanzitutto a difesa della fabbrica, perché la fabbrica è degli operai: il padrone non è niente senza gli operai, gli operai sono tutto senza il padrone, la società esiste e va avanti grazie al loro lavoro.E’ indispensabile non abbandonare la fabbrica da cui, come è stato già detto, non deve uscire nemmeno uno spillo,è importante allargare il perimetro della lotta alzando innanzitutto la parola d’ordine dello sciopero generale, sciopero generale contro questo governo, il governo del commissariamento dell’UE che dobbiamo mandare a casa insieme agli speculatori stranieri o italiani che siano.Noi ci mettiamo a disposizione con tutta la nostra rabbia ma soprattutto con tutta la nostra voglia di cambiare il mondo perché questo in definitiva è l’aspetto dirimente e di questo cambiamento i lavoratori non possono che esserne protagonisti.
Vincere è possibile, quindi vinciamo!
Federazione Toscana del Partito dei Carc