[Parma] Lettera aperta al Circolo Comunista – Parma

Parma, 26 maggio 2021

Alle compagne e ai compagni di Circolo Comunista – Parma

Care compagne e cari compagni,
la pandemia da Covid-19, la sua gestione criminale da parte della classe dominante e in particolare la gestione della pandemia da parte dei paesi che ancora mantengono parte delle conquiste e dei progressi realizzati dai primi paesi socialisti sono la dimostrazione pratica, su larga scala, della necessità e della superiorità del socialismo.
La crisi del sistema politico della borghesia si è approfondita, con grave danno per le masse popolari sotto ogni cielo: qui da noi, l’installazione del governo Draghi, il Commissario UE per il nostro paese e garante delle misure lacrime e sangue, ne è dimostrazione lampante.
Compito dei comunisti è quindi oggi quello di diventare centro promotore, centro autorevole di una nuova Liberazione nazionale dai capitalisti e dalla pandemia, fomentando in ogni dove organizzazione operaia e popolare e promuovendo la costruzione di ampi fronti comuni per cacciare Draghi, la sua cricca nazionale e le sue traduzioni a livello locale.
Il sistema poliziesco e mafioso del PD in salsa emiliano romagnola si traduce in devastazione del territorio, speculazioni finanziarie e repressione e in regione lo sperimentiamo quotidianamente: questo è ben visibile a Parma con i maldestri tentativi del sindaco F. Pizzarotti di “ottenere” la stazione cittadina dell’Alta Velocità, la cementificazione della Tibre autostradale e l’infame progetto di allargamento dell’aeroporto G. Verdi.

Vi scriviamo perché con il vostro comunicato del 21 marzo scorso avete dato notizia della ricostruzione del Circolo Comunista – Parma, risultato questo della decisione di una parte della federazione di Parma di Partito Comunista di terminarne il percorso.
Salutiamo positivamente il comunicato perché ciò che avviene nel campo della rinascita del movimento comunista nel nostro paese non è un affare privato ma è una questione politica patrimonio dell’insieme del campo comunista.
Trattare apertamente e francamente le divergenze e ragionare del che fare sono la chiave di volta per dare ulteriore contenuto e profondità alla rinascita stessa del movimento comunista, combattendo risolutamente steccati e settarismi dannosi ai nostri fini comuni perché, quel che è certo, nessuno si salva da solo.
L’unità dei comunisti si forgia a partire dal dibattito ideologico (il Partito Comunista è al contempo depositario e promotore di un’unità ideologica).
Questo non deve limitare, anzi tutto il contrario, una pratica comune sui territori, davanti alle aziende, ai magazzini, agli ospedali, alle scuole.
È questo infatti un terreno pratico per temprare il confronto politico finalizzato alla messa al centro degli interessi della classe operaia e del resto delle masse popolari promotrici, da nord a sud del paese, di un’ampia e variegata resistenza spontanea al decorso della crisi generale del capitalismo, aggravata dagli effetti della pandemia da Covid-19 (ne sono testimonianza le lotte nella logistica, dei riders, dei lavoratori autonomi, ecc.).

Come giustamente scrivere nel comunicato, è la lotta di classe la “base fondamentale” dell’azione dei comunisti, in ogni campo: la promozione del confronto è una risorsa troppo spesso bistrattata o da cui si rifugge.
Concezione, analisi, linea, metodi per avanzare fino alla vittoria della rivoluzione socialista non sono una questione che attiene alla singola organizzazione.
Natura della crisi e vie d’uscita, ruolo dei comunisti e natura della loro organizzazione, piano per arrivare all’instaurazione del socialismo, analisi della situazione e linea d’azione, bilancio dell’esperienza del movimento comunista che ci ha preceduto, cosa è il socialismo: la nostra area politica, la Carovana del (nuovo) PCI di cui il P. CARC fa parte, ha da tempo sintetizzato le risposte (sintetizzate nel Manifesto Programma del (nuovo) PCI e nell’articolo I quattro temi principali da discutere nel Movimento Comunista Internazionale, materiale reperibile su www.nuovopci.it) e sono questi temi fonte inestimabile di confronto e ambito per concretizzare quanto il socialismo è la cura (e il capitalismo è la malattia)!

Nel vostro comunicato ponete apertamente la questione del Partito Comunista: avanzare nel dibattito sulla sua natura è un pilastro fondamentale per avanzare nella direzione che voi stessi indicate.
Il ruolo del Partito Comunista è centrale e discriminante: il nuovo potere del proletariato organizzato necessita della fucina di quella scienza, il marxismo-leninismo-maoismo, per trasformare il mondo ed elaborare il piano di guerra necessario per raggiungere i nostri obiettivi e realizzare i compiti storici.

A fronte di tutto ciò, accogliamo la vostra proposta di confronto: “Obiettivo per i militanti del Circolo Comunista è l’elevazione del livello di coscienza politico, ideologico e culturale. Saranno nostri compiti il confronto e la discussione aperta e franca con altre realtà di comunisti marxisti leninisti indipendentemente dalla loro collocazione organizzativa o meno. I comunisti e le comuniste non si ritirano mai”.
Fate molto bene a proporre scambi di questa natura: i ritardi nella rinascita del movimento comunista sono la principale fonte del perché avanziamo lentamente.
Per questo vi invitiamo quindi ad organizzare un primo incontro tra il Circolo Comunista e la nostra organizzazione: questo è anche l’anno dell’anniversario della fondazione del primo Partito Comunista Italiano… facciamone occasione per imparare dalla nostra storia, dalle sue vittorie ma soprattutto dalle sue sconfitte e limiti!
Facciamone occasione per elevare il dibattito franco e aperto, per promuovere unità d’azione sul territorio e per estendere la pratica della solidarietà reciproca senza condizioni di fronte alla repressione borghese.

Salutandovi, ribadiamo l’utilità di sviluppare pratica comune a Parma a partire dalla verifica della possibilità di costruire un’iniziativa pubblica comune (dal centenario del PCd’I alla gestione della pandemia in paesi socialisti ad esempio) e di impostare diffusioni congiunte alla Vetreria Bormioli per portare la parola d’ordine della cacciata di Draghi!

In attesa di una vostra risposta,
Avanti nella rinascita del movimento comunista cosciente ed organizzato nel nostro paese!
Avanti nel dibattito franco e aperto e nell’azione comune!

La Segreteria Federale Emilia Romagna del Partito dei CARC

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