La Federazione Toscana del Partito dei CARC porta la propria solidarietà ai lavoratori della WORSP di Pisa nuovamente sotto attacco da parte dei padroni, invita le organizzazioni operaie e popolari, i partiti e i sindacati a fare altrettanto per sostenerli nella doverosa risposta alla repressione aziendale a cui sono sottoposti.
Tutto questo avviene nella totale indifferenza della Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa e non è un caso visto che la direzione e gestione sono diretta emanazione del Partito Democratico regionale che della catena di appalti e subappalti ha da tempo fatto un suo “punto forte” e anzi le ingerenze e le pretese verso i lavoratori sono perfino aumentate.
Nessuna parola da parte dei consiglieri comunali di Pisa che sono perfettamente informati di quanto accade, solo Auletta di Una Città In Comune si è nuovamente espresso in merito mentre tutti gli altri tacciono. Questo non ci sorprende da parte di Lega e FdI, che da una parte sono per “prima gli italiani” e poi lasciano che questi siano in balia di ogni tipo di vessazione al pari degli “stranieri”. Non ci stupiamo del PD, che con le ben note vicende di S. Croce e della Texprint di Prato conferma di essere parte integrante del sistema malavitoso e infame che, tra le tante, trova un’altra delle sue espressioni appunto nella catena infernale dei subappalti ospedalieri, di cui WORSP fa parte. Non ci stupisce il M5S, evidentemente sempre più risucchiato nel gorgo delle Larghe Intese appena citate, di cui nella pratica, con il totale silenzio, mostra di condividere le posizioni.
Proseguono quindi i richiami disciplinari pretestuosi, le prepotenze e le intimidazioni a singoli lavoratori di capetti e aguzzini vari, le lavate di capo e anche atti di bullismo da due soldi (tipo esser presi per un orecchio), gli spostamenti di sede arbitrari dei lavoratori più combattivi e del delegato sindacale della FILCAMS: dopo 4 mesi dall’inizio della vertenza questa deve ancora uscire con uno straccio di posizione pubblica, stesso discorso per la Camera del Lavoro.
L’inasprimento della repressione aziendale è conseguenza anche del riuscito presidio di lotta che si è tenuto il Primo Maggio proprio ai cancelli di Cisanello, promosso dai lavoratori WORSP e altri lavoratori dell’ospedale e partecipato dagli operai Piaggio, da sindacati di base come COBAS e CUB, dal P.CARC e altre forze politiche come PRC e Una Città In Comune, dallo storico Comitato Dializzati e tanti altri compagni e compagne che si sono confrontati sulla situazione disastrosa della Sanità pubblica che il COVID ha smascherato, sugli appalti al massimo ribasso che il governo Draghi intende rendere la normalità in ogni settore, facendo emergere quali sono i protagonisti dal quale passa la Riscossa Popolare che serve!
Ribadiamo la nostra solidarietà a questi coraggiosi lavoratori che non si sono fatti imbavagliare da leggi come i vincoli di fedeltà aziendale, ma hanno portato alla luce un sistema putrido e indegno di qualunque azienda pubblica; saremo al loro fianco per rivendicare il diritto sacrosanto a salari dignitosi e condizioni di sicurezza ottimali che sono fondamentali per evitare conseguenze sugli utenti, che a migliaia frequentano quotidianamente gli ospedali: quindi le loro denunce sono anche azioni di controllo operaio e popolare fondamentali per la salute pubblica.
Rilanciamo l’invito ai partecipanti al presidio del Primo Maggio e alle altre forze politiche e sindacali che non erano presenti ma si sono dette solidali, a fissare un momento di confronto in cui rilanciare la lotta per una Sanità pubblica ed efficiente di cui i lavoratori WORSP sono parte integrante, per la reinternalizzazione del servizio, per costruire il sempre più necessario fronte anti Larghe Intese in città e nel paese!
Al fianco dei lavoratori WORSP, non un passo indietro di fronte all’arroganza e alle minacce del padrone!
Unirsi per colpire i nemici comuni, i nemici dei lavoratori e delle masse popolari responsabili di 120mila morti per COVID in poco più di un anno, di un milione di posti di lavoro persi e di centinaia di migliaia di altri a rischio con lo sblocco dei licenziamenti “rivendicato” dal ministro Orlando e dal PD!
La Segreteria Federale Toscana del P.CARC