“Dobbiamo educare un lavoratore colto ed evoluto.
Dobbiamo educare in lui il sentimento del dovere e il concetto dell’onore o, in altri termini: egli deve sentire la dignità sua e della sua classe e deve esserne orgoglioso, deve sentire gli obblighi che ha verso la sua classe. Deve essere capace di subordinarsi al compagno e di dare ordini al compagno. Deve essere un attivo organizzatore. Perseverante e temprato, egli deve saper dominare se stesso e saper influenzare gli altri.
[…] Deve essere lieto, cordiale, alacre, capace di lottare e di costruire, capace di vivere e amare la vita: deve essere felice e non soltanto nel futuro, ma in ogni giorno presente della sua vita”.
A. S. Makarenko
Poema pedagogico è un romanzo-verità: il racconto della storia di una colonia penale per criminali minorenni creata e gestita dalla polizia politica comunista in Ucraina negli anni venti del secolo scorso. Anton Semenovyč Makarenko è un pedagogo e un pedagogista sovietico, un costruttore del primo Stato socialista della storia. Non quindi un educatore di ragazzi e di giovani, un professionista sia pure brillante del “reinserimento nella società” di ragazzi delinquenti, drogati, disadattati e asociali, il sostenitore di un metodo particolare di insegnamento, di rieducazione o di “reinserimento sociale”: è proprio della sinistra borghese deformarne la figura isolando un aspetto di Makarenko e valorizzarlo in questi ruoli, perché nella cultura della sinistra borghese la rivoluzione socialista non esiste e tra società borghese e società socialista la sinistra borghese non vede sostanziale differenza. In primo luogo Makarenko è quindi un costruttore del primo paese socialista che racconta come ha diretto un gruppo di ragazzi criminali e disadattati e asociali, non a “reinserirsi nella società”, ma a trasformarsi in attori della costruzione del socialismo.
In secondo luogo Makarenko è stato trascinato a partecipare a questa impresa partendo dal lavoro di insegnante che stava già facendo con passione da più di dieci anni a figli di operai, in una zona relativamente industrializzata dell’Ucraina, quando la rivoluzione socialista promossa dal partito comunista di Lenin vinse l’impero zarista e instaurò il socialismo. Egli aderì entusiasticamente e sempre più consapevolmente alla rivoluzione socialista. La Rivoluzione d’Ottobre non significò soltanto l’espropriazione dei latifondisti e dei grandi industriali, non significò soltanto “la terra ai contadini, le fabbriche agli operai”: essa fu anche il più grande movimento di masse verso l’istruzione (e innanzitutto verso l’alfabetizzazione) che ci fosse mai stato.
La storia della colonia Gor’kij, il “poema pedagogico” di Makarenko, è esemplare – ma davvero non unica – per quel che riguarda lo sviluppo dell’istruzione nei primi, difficilissimi anni del potere sovietico. Il potere sovietico – benché qua e là ancor debole, incerto, inesperto nei suoi quadri – dà un potente impulso all’istruzione.
I metodi che egli usa sarebbero incomprensibili e i risultati che ottiene genererebbero frustrazione nei lettori e in particolare in quelli che sono oggi in Italia impegnati in sforzi educativi familiari o professionali, nelle istituzioni pubbliche o in iniziative di volontariato, se non tenessero conto che Makarenko racconta di uno sforzo educativo condotto in condizioni difficili ma nel contesto di una società che lo richiede, che ne ha bisogno, che sta tutta trasformandosi nella stessa direzione a cui l’opera educativa tende. È velleitario cercare di educare all’altruismo un bambino che vive in un mondo di lupi rapaci: quello che gli serve ed è possibile fare è educarlo a diventare un rivoluzionario. Il libro di Makarenko, prima di essere un incitamento ad adottare metodi pedagogici, è quindi incitamento a fare la rivoluzione socialista nel nostro paese.
Leggi la recensione pubblicata su Resistenza n. 9/2017
Titolo: Poema pedagogico
Autore: Anton Semenovyč Makarenko
Anno: 2017
Pagine: 416 pp.
Formato: 16×22,5 cucito con bandelle
Isbn: 9788867181674
Prezzo: 25,00 euro
Collana: Prima ondata della rivoluzione proletaria e i primi paesi socialisti.
Editore: Edizioni Rapporti Sociali (coedizione Red Star Press – Hellnation Libri)
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