La pandemia ha aggravato la crisi del sistema capitalista e a scendere in piazza non ci sono solo gli operai e gli studenti, ma anche tutto il mondo delle partite IVA, i genitori dei bimbi costretti alla didattica a distanza, gli insegnanti, gli operatori sanitari…
Sta aumentando il numero di coloro che si organizzano per trovare soluzioni ai problemi di tutti i giorni, quei problemi di cui il governo centrale e le varie amministrazioni si disinteressano o non sono in grado di affrontare e risolvere perché sono espressione di una classe dominante i cui interessi non coincidono con quelli dei lavoratori e delle masse popolari, ma seguono la legge del profitto a ogni costo, delle privatizzazioni, delle speculazioni, dell’incuria e della devastazione ambientale.
Le mamme livornesi che si sono organizzate e hanno forzato le casse del supermercato per dare da mangiare ai propri figli mettono bene in evidenza la situazione di disperazione che stanno vivendo e soprattutto sono un grande esempio per le migliaia di famiglie che in tutto il paese si trovano nella loro condizione: hanno compreso che non potevano aspettare soluzioni da chi non può (non vuole) darle e si sono organizzate per risolvere a modo loro e autonomamente i loro problemi, mettendo in pratica che è legittimo tutto ciò che serve agli interessi delle masse popolari anche se considerato illegale dalle autorità borghesi!
Gli assessori Raspanti e Garufo che non hanno tardato a denunciarle, anziché elargire briciole di carità dovrebbero impegnarsi a garantire loro un reddito di quarantena e a organizzare quei lavori di pubblica necessità che occorre fare in una città come Livorno, creando così lavoro utile e dignitoso di cui c’è bisogno!
Serve organizzarsi il più possibile, quartiere per quartiere, fabbrica per fabbrica, scuola per scuola e coordinarsi per obbligare le amministrazioni a fare quello che serve! Non è vero che il lavoro non c’è: sistemare gli spazi pubblici lasciati all’incuria per anni, creerebbe lavoro per centinaia di persone! Non mancano nemmeno i soldi se si pensa quanti ne vengono sprecati per opere inutili e dannose!
Si tratta di individuare i lavori di pubblica utilità che servono al territorio, realizzarli organizzando scioperi alla rovescia, imporre con la lotta il pagamento della prestazione lavorativa.
Solidarietà con le mamme livornesi!
W la spesa proletaria
W il proletariato